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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Guerra di mafia senza fine a Foggia: Prencipe giustiziato 23 anni dopo l'agguato fallito

Salvatore Prencipe aveva 64 anni. E' il primo omicidio di mafia del 2023 a Foggia.

Quello di Salvatore Prencipe, l'esponente di spicco del clan Trisciuoglio-Prencipe-Tolonese assassinato sabato sera 20 maggio in viale Kennedy, è il primo omicidio di mafia del 2023 compiuto a Foggia e in provincia.

Il 21 settembre del 1999, la vittima, allora 35enne, scampò miracolosamente ad un agguato in un bar del centro mentre era in compagnia di altri due esponenti della Società Foggiana. Due persone armate entrarono nel locale sparando all’impazzata e uccidendo il 62enne Matteo Di Candia, da poco pensionato, che in quel momento stava festeggiando il suo onomastico con gli amici.

L'ultimo grave fatto di mafia, prima dell'agguato costato la vita a Prencipe, risale al 3 novembre 2022, quando nei pressi di un chiosco di viale Giotto, Agostino Corvino, fruttivendolo al mercato Rosati di Foggia e nipote del boss Tolonese, era stato crivellato di colpi e ucciso mentre insieme alla sua compagna stava festeggiando 50 anni.

Gli altri omicidi a Foggia

Il 27 novembre, nel parco di via La Piccirella, il 21enne Nicola Di Rienzo veniva assassinato con quattro colpi di pistola esplosi da un 17enne reo confesso dell'omicidio, a poche decine di metri dalla parrocchia Beata Vergine Maria. La vittima, all'appuntamento, si era presentata con un tirapugni e una lama nascosti negli slip. 

Secondo gli inquirenti il movente del delitto è da rintracciare in questioni economiche e “attriti riguardanti la gestione di traffici illeciti”. Vittime e reo-confesso, è emerso, si conoscevano bene: secondo la versione resa dal minore, infatti, insieme avrebbero commesso furti e scippi in città, fino a quando il 17enne avrebbe manifestato la volontà di cambiare vita. Ma il 21enne non gli avrebbe creduto e avrebbe minacciato lui e i suoi familiari: “Voleva che rubassi per lui altrimenti gli avrei dovuto dare 500 euro al mese”, ha spiegato. Una sorta di ‘tassa’ da versare mensilmente per continuare ad operare in autonomia, ritengono gli inquirenti.

Il 21 ottobre Ivan Narciso - recentemente condannato a 5 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione nell'ambito del processo 'Decimabis' - è stato colpito ad una spalla, forse con un fucile, nei pressi della sua abitazione in viale Europa. Dopo il tentato omicidio, l'individuo in fuga a bordo di un'auto rubata, ha travolto e provocato il decesso di Salvatore Lo Prete, morto dopo 45 giorni di agonia

L'11 luglio, in via Lucera, Alessandro Scopece, titolare 37enne di un autolavaggio con precedenti per droga, era stato assassinato nei pressi della parrocchia Sacro Cuore davanti a tanti ragazzi impegnati in quel momento nei giochi estivi

Sempre nel capoluogo dauno, il 17 maggio, davanti al carcere di via delle Casermette, era stata interrotta l'esistenza di Alessandro Scrocco. Il 32enne era un sorvegliato speciale in regime di semilibertà dal luglio 2020. Stava scontando una pena a 16 anni e due mesi per l'omicidio di Giuseppe Speranza avvenuto il 2 gennaio 2010 nei pressi della chiesa Sacro Cuore del Rione Candelaro, maturato dopo un violento litigio scoppiato la notte di Capodanno. Stava scontando l’ultima parte della sua pena attraverso i servizi sociali: dal lunedì al venerdì al Banco Alimentare, il martedì e il giovedì pomeriggio presso la parrocchia di Gesù e Maria. Tutte le sere rientrava in carcere. Esattamente così come stava facendo la sera dell'omicidio.

In via Silvio Pellico, la sera del 25 marzo, Roberto Russo, 52enne foggiano con precedenti per stupefacenti, mentre era fermo all'interno della sua auto, veniva affiancato dai killer e ucciso sul colpo. Nel febbraio 2020, comparve in un servizio de 'Le Iene' in cui si affrontava il tema della mafia in città.

Gli agguati falliti

Le vittime sarebbero state di più se gli uomini della squadra mobile della questura di Foggia non avessero interrotto il piano omicidiario di Emiliano Francavilla & Co., il gruppo mafioso che la sera del 26 giugno, nei pressi del casello autostradale della zona Industriale, erano pronti ad ammazzare Antonio Fratianni, il noto imprenditore di Foggia che il 6 agosto verrà arrestato con l’accusa di essere l’esecutore materiale del tentato omicidio di Antonello Francavilla e del figlio 15enne del 2 marzo a Nettuno (continua a leggere). 

Antonello Francavilla, sorvegliato speciale ritenuto al vertice del clan Sinesi-Francavilla, verrà arrestato dalla polizia. Fermato e perquisito dai poliziotti all'interno di un bar di via Capozzi a Foggia, nel suo zainetto aveva una pistola con una cartuccia in canna e un sfollagente telescopico (leggi gli aggiornamenti).

Il 23 settembre è stato sventato l'omicidio di un collaboratore dei una impresa agricola. Due soggetti, tra cui il 29enne Giuseppe Bruno, sarebbero stati incaricati di assassinarlo (continua a leggere). 

I ferimenti

A Foggia intorno alle 19 del 31 dicembre 2022 un uomo di 39 anni era stato gambizzato in piazza Nuova (il video). Un episodio analogo è avvenuto la sera del 16 maggio di quest'anno davanti a un bar di via Gioberti (leggi qui).

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