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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Nel Foggiano si spara e si uccide anche per futili motivi: 10 omicidi in otto mesi

Nel 2022 in provincia di Foggia si sono verificati nove agguati mortali e dieci vittime. Sventata in extremis l'esecuzione di un imprenditore. I nomi delle vittime.

Con l'uccisione Andrea Gaeta avvenuta la scorsa notte in via Saragat a Orta Nova, salgono a dieci gli omicidi compiuti in provincia di Foggia nel 2022, in poco più di otto mesi. Come nel caso Francesco Pio D'Augelli, il 17enne assassinato a San Severo la sera del 18 luglio, potrebbe essere la gelosia il movente che avrebbe armato la mano dell'assassino del ventenne ortese (che gli inquirenti avrebbero già individuato).

Soltanto venti giorni fa, il 13 agosto, il 52enne Maurizio Cologno, di San Severo, era stato freddato da almeno tre colpi d’arma da fuoco esplosi da distanza ravvicinata nei pressi di uno stabilimento balneare in località Punta Pietre Nere di Marina di Lesina. E' sopravvissuto a un agguato compiuto tra la folla nell'area del Luna Park di Manfredonia, la notte del 1 settembre, il 45enne Giovanni La Torre (leggi qui).

Il 30 luglio, nelle campagne tra Cerignola e Manfredonia erano stati assassinati Gerardo e Pasquale Davide Cirillo, padre e figlio di 58 e 27 anni. Per il fatto gli agenti della squadra mobile di Foggia, con i colleghi del commissariato di Cerignola e i carabinieri della Compagnia ofantina, hanno arrestato a Trinitapoli il 45enne Giuseppe Rendina (i dettagli).

Era già intercettato perché sospettato per l’omicidio del 12 marzo avvenuto all’esterno di un casolare di campagna in agro di Zapponeta, dove era stato trovato senza vita il corpo di Giuseppe Ciociola, agricoltore 59enne di Manfredonia, ucciso con un colpo di pistola alla nuca. Nelle mani degli inquirenti ci sarebbero alcune intercettazioni-chiave relative al duplice omicidio. Oltre agli spari, si sentirebbero le parole di una delle vittime (“Giuseppe non dico niente a nessuno") e poi il rumore di oggetti pesanti trascinati al suolo, forse i corpi delle vittime chiusi in due grossi sacchi e occultati sotto cumuli di tubi irrigui.

In Capitanata si spara e si uccide con modalità sudamericane. Nove agguati mortali, dieci le vittime. Sarebbero state di più se gli uomini della squadra mobile della questura di Foggia non avessero interrotto il piano omicidiario di Emiliano Francavilla & Co., il gruppo mafioso che la sera del 26 giugno, nei pressi del casello autostradale della zona Industriale, erano pronti ad ammazzare Antonio Fratianni, il noto imprenditore di Foggia che il 6 agosto verrà arrestato con l’accusa di essere l’esecutore materiale del tentato omicidio di Antonello Francavilla e del figlio 15enne del 2 marzo a Nettuno (continua a leggere).

La mafia di San Severo cancella volti e vite

L'omicidio del 17enne D'Augelli

La sera del 18 luglio, a San Severo, tra via Lucera e via Ferrini, un tentativo di chiarimento tra un 16enne e un 17enne si era trasformato in tragedia provocando la morte di Francesco Pio D'Augelli, ucciso con una coltellata infertagli all'altezza della aorta sottorenale da un minorenne ora ristretto nel carcere minorile di Bari con l’accusa di omicidio e con il quale la vittima si era data appuntamento per fare chiarezza sullo scambio di messaggi che pochi mesi prima l’accoltellatore aveva scambiato con la fidanzata di lui, nonché a poche ore dal litigio verbale avvenuto tra i due la notte tra sabato 16 e domenica 17 luglio in un lido di Marina di Lesina (la ricostruzione dell'omicidio).

Gli altri omicidi a Foggia

Sette giorni prima, l'11 luglio, in via Lucera a Foggia, Alessandro Scopece, titolare 37enne di un autolavaggio con precedenti per droga, era stato assassinato nei pressi della parrocchia Sacro Cuore davanti a tanti ragazzi impegnati in quel momento nei giochi estivi

Sempre nel capoluogo dauno, il 17 maggio, davanti al carcere di via delle Casermette, era stato assassinato Alessandro Scrocco. Il 32enne era un sorvegliato speciale in regime di semilibertà dal luglio 2020. Stava scontando una pena a 16 anni e due mesi per l'omicidio di Giuseppe Speranza avvenuto il 2 gennaio 2010 nei pressi della chiesa Sacro Cuore del Rione Candelaro, maturato dopo un violento litigio scoppiato la notte di Capodanno. Stava scontando l’ultima parte della sua pena attraverso i servizi sociali: dal lunedì al venerdì al Banco Alimentare, il martedì e il giovedì pomeriggio presso la parrocchia di Gesù e Maria. Tutte le sere rientrava in carcere. Esattamente così come stava facendo la sera dell'omicidio.

In via Silvio Pellico, la sera del 25 marzo, Roberto Russo, 52enne foggiano con precedenti per stupefacenti, mentre era fermo all'interno della sua auto, veniva affiancato dai killer e ucciso sul colpo. Nel febbraio 2020, comparve in un servizio de 'Le Iene' in cui si affrontava il tema della mafia in città.

L'uccisione di Lombardi

L’8 aprile, a San Severo, era toccato al 30enne Salvatore Lombardi, il 29enne pregiudicato ucciso in un giardino pubblico tra via Tommaso Forte e via Fortore, per il quale, con l'accusa di omicidio volontario, è stato fermato un 17enne. Il giovane, dopo aver fissato un appuntamento con la vittima e aver consumato presso l'esercizio commerciale, ha esploso 7 colpi d'arma da fuoco calibro 7.65, cinque dei quali hanno colpito Lombardi al volto e alla testa, rinvenuto a terra in una pozza di sangue. "Mi hanno riferito che non appena fossi diventato maggiorenne mi avrebbe ucciso”, avrebbe detto nel corso dell’udienza di convalida del fermo davanti al gip del tribunale di Bari (continua a leggere).

Gli agguati 

Il 1 settembra a Manfredonia, Giovanni La Torre di 45 anni, noto alle forze dell'ordine, è stato raggiunto da quattro colpi d'arma da fuoco esplosii al suo indirizzo da un ragazzo, verosimilmente dopo un litigio con il figlio della vittima. Il 9 agosto due persone sono rimaste ferite nei pressi di una masseria di Vieste. Il 26 giugno è stato sventato il piano omicidiario dei Francavilla nei confronti dell'imprenditore Antonio Fratianni. Il 2 giugno un uomo di 58 anni è stato ferito con due fendenti all'addome, al termine di un violento litigio, con una o più persone. Il fatto è successo nella serata di ieri a Peschici.

Il 19 luglio in Vico I Addolorata a Cerignola, un 42enne, è rimasto ferito da un colpo di pistola. Sempre nella città ofantina, il 30 aprile, un 31enne era stato raggiunto da tre colpi d'arma da fuoco mentre si trovava davanti a una sala scommesse. Per il fatto è stato arrestato un 31enne. Rientra nel novero dei tentati omicidi il tentativo di un 26enne di investire e uccidere due fratelli a Foggia.

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