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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Lesina

Chi era Maurizio Cologno, il 52enne ucciso nei pressi di un lido a Marina di Lesina

Originario di San Severo era già noto alle forze dell’ordine per diversi reati. Lavorava come parcheggiatore e come custode notturno

Si chiamava Maurizio Cologno, la vittima dell’agguato mortale avvenuto nella tarda mattinata di oggi a Marina di Lesina, davanti al cancello del parcheggio del lido ‘Holiday’ in località Punta Pietre nere. 

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe stato raggiunto da due sicari, uno dei quali ha esploso diversi colpi di pistola (almeno cinque) la metà dei quali finiti sulla carrozzeria di un’auto in sosta nelle vicinanze. Sulla scena del crimine, anche un monopattino che, probabilmente, Cologno utilizzava per spostarsi. I bagnanti presenti in spiaggia avrebbero avvertito il rumore dei colpi senza però comprendere che cosa stesse accadendo. 

Originario di San Severo, Cologno lavorava come parcheggiatore e come custode notturno. 

A tal proposito, l'avvocato Francesco Rizzo, nell'interesse del titolare del lido Holiday precisa che la vittima dell'agguato non ricopriva alcun ruolo "men che meno quello di parcheggiatore abusivo, atteso che il parcheggio della struttura è da sempre con accesso libero e gratuito a tutti".  

Le immagini sul luogo dell'agguato

Il cinquantaduenne sanseverese era già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, estorsione, porto abusivo di armi e reati in materia di sostanze stupefacenti. Il 2 marzo 2013, mentre era in regime di sorveglianza speciale, fu arrestato per violazione della misura di prevenzione, danneggiamento aggravato, minacce e violenza privata, dopo aver sfondato la porta della segreteria del comune di San Severo e minacciato assessori, impiegati e il capo di gabinetto.

Nel novembre del 2017 fu arrestato in seguito a un blitz degli agenti del Reparto Prevenzione Crimine. Nell’abitazione di Cologno, all’epoca ai domiciliari, gli agenti notarono la presenza di alcuni apparecchi di videosorveglianza posti ad ogni angolo lungo il perimetro dell'edificio; le telecamere installate all’interno dell’abitazione trasmettevano in tempo reale le immagini su un monitor, acceso all'atto del controllo e situato nel salotto, per monitorare la presenza di persone all’esterno. All'interno dei locali, su un tavolino, fu rinvenuta una grossa busta in cellophane trasparente contenente sostanza simile alla marijuana.

Dalla successiva perquisizione furono rinvenuti 41 grammi di marijuana, un coltello a serramanico con evidenti tracce di sostanza stupefacente nella parte della lama e due sacchetti in cellophane trasparenti con ritagli circolari finalizzati al confezionamento delle singole dosi, occultati in locali adibiti a scantinato. 

Sull’agguato sono in corso le indagini dei carabinieri della Compagnia di San Severo e Lesina. Nessuna pista – dal regolamento di conti per droga a possibili legami con la criminalità organizzata – al momento viene scartata. 

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