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Catanzaro-Foggia, le pagelle: Sarno uomo da trasferta. Il riscatto del capitano

Quarto sigillo nelle ultime tre gare per il fantasista napoletano, autore ieri di una doppietta. Un gol e un assist per il capitano. Gerbo instancabile. Bene anche i nuovi

Un secco 3-0 al Catanzaro per riprendere al meglio la corsa verso il primo posto. Il Foggia torna a vincere, e lo fa in trasferta, dove fino a poco tempo i rossoneri faticavano a fare risultato. Terzo successo consecutivo lontano dallo “Zac” nel segno di Sarno e Agnelli. Due giocatori contestati troppo per i loro effettivi demeriti, dopo il deludente pareggio con la Paganese, e che nella giornata di ieri hanno trascinato la squadra. E sabato arriva il Benevento, per il primo scontro diretto del girone di ritorno.

Le pagelle dei rossoneri

FOGGIA (4-3-3) Narciso 7; Angelo 7 Loiacono 7 Gigliotti 6,5 Di Chiara 6,5; Agnelli 7,5 Vacca 7 (29'st Coletti 6) Gerbo 7,5; Chiricò 7 (36'st Lanzaro s.v.), Sarno 8 (41'st Sainz Maza s.v.) Floriano 5. A disposizione: Micale, Bencivenga, De Giosa, Riverola, Lodesani, Sicurella, Adamo, Agostinone. All. De Zerbi 8

Narciso 7 Una sola grande parata, per dire no a Giampà, e scongiurare il pareggio del Catanzaro. Perfetto in uscita. Le incertezze di sabato scorso sono già un ricordo.

Angelo 6,5 – Appoggia con la solita costanza le azioni offensive di Chiricò, con il quale sembra ci sia feeling da anni. Limita le incursioni nella ripresa, quando c’è un po’ più da soffrire.

Loiacono 7 – Sa leggere in anticipo le situazioni, il che gli permette di andare a chiudere con la giusta tempestività. Nessuna sbavatura, partita inappuntabile.

Gigliotti 6,5 – Qualche leggera sbavatura in più rispetto al compagno di reparto, ivi compresa un’ammonizione evitabilissima, visto che proprio Loiacono era in netto anticipo su Razzitti. Ma la difesa ritrova la sua stabilità anche grazie al francese.

Di Chiara 6,5 – Meno aggressivo del solito, ma più puntuale dietro. Provvidenziali alcune chiusure nella ripresa.

Agnelli 7,5 – Gli errori della scorsa partita sono stati archiviati. A centrocampo corre, ringhia, attacca e difende. Segna un rigore pesante per tanti motivi. E poi offre a Sarno la palla del 3-0. Riscatto migliore non poteva augurarselo.

Vacca 7 – Qualità ma anche quantità, perché quando c’è da randellare non si tira indietro. Gioca semplice, e non è un aspetto negativo, anzi. Il gioco, soprattutto nel primo tempo, è piuttosto scorrevole proprio perché chi fa partire l’azione fa sempre la scelta giusta (29’st Coletti 6 – Un quarto d’ora cementare il fortino difensivo. Con questo Vacca, bisognerà sudare di più per la maglia da titolare).

Gerbo 7,5 – Una stagione fa, contro la stessa squadra, l’infortunio che lo tagliò fuori dai giochi. A distanza di oltre un anno, sfodera un’altra prestazione incredibile. Avrebbe mandato in tilt il gps per i chilometri percorsi, senza dimenticare le palle recuperate.

Chiricò 7 – E’ un funambolo, di quelli che fai fatica a contenere in certe giornate. Nel primo tempo è praticamente immarcabile, perché o si accentra saltando l’uomo, o apre lo spazio per la sovrapposizione di Angelo. Manda in porta Floriano, che sciupa. Poi più casualmente propizia il gol di Sarno. Ci prova anche dalla distanza, e Grandi deve superarsi. Nella ripresa si vede meno, ma si sacrifica di più (36’st Lanzaro s.v. – Esordio in maglia rossonera. Si piazza nella difesa a tre, per congelare definitivamente il risultato).

Sarno 8 – Gioca come falso nove, e segna un gol da nove vero, di rapina. Ma è il lavoro di raccordo tra i reparti che occorre sottolineare. Senza contare il sacrificio a cui è chiamato nel secondo tempo, quando di fatto fa reparto da solo. E chiude segnando pure una doppietta. Sempre più decisivo in trasferta (4 reti nelle ultime 3 gare) (41'st Sainz Maza s.v.).

Floriano 5 – I progressi si evidenziano anche contro il Catanzaro. E’ più nel vivo dell’azione, anche se non sfrutta la grande palla confezionatagli da Chiricò. Poi si becca un rosso evitabilissimo.

De Zerbi 8 – Con coraggio e le proprie convinzioni la porta a casa, stanando sul nascere i cattivi pensieri e mettendo a tacere i mugugnatori per professione. Il suo Foggia vince e convince, anche senza Iemmello. Perché la sua è una grande squadra.

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