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Reggina-Foggia, le pagelle: Sarno ci ha preso gusto. D'Allocco risorsa preziosa

L'attaccante realizza la terza rete nelle ultime due partite, castigando la sua ex squadra. Grande prestazione del centrocampista rossonero, condita dal gol che chiude l'incontro. Ancora sotto tono Sainz Maza

Le sconfitte di Lecce e Salernitana, insieme al pareggio del Benevento, rendono la vittoria del Foggia al “Granillo”, ancor più dolce ed entusiasmante. Perché con i tre punti conquistati in Calabria, i rossoneri raggiungono il quarto posto, che in questo momento vorrebbe dire play off, accorciando ulteriormente la distanza dalle primissime

FOGGIA (4-3-3) Narciso s.v.; Bencivenga 6,5 (35’st Grea s.v.) Potenza 6 (27’pt Loiacono 6) Gigliotti 6 Agostinone 6,5; Maza 5 (10’st Sicurella 6) Agnelli 6,5 D'Allocco 7; Sarno 7 Iemmello 6 Cavallaro 6. A disposizione: Micale, Altobelli, Leonetti, Bollino. All. Roberto De Zerbi 7

Narciso s.v. – In pomeriggi come quello di Reggio, c’è il serio rischio di annoiarsi. Nelle pochissime sortite offensive, mai gli amaranto centrano lo specchio. Nell’unica occasione per gli avversari, Masini decide di graziarlo

Bencivenga 6,5 – Propositivo e puntuale in sovrapposizione. Un preciso cross chiede a Cavallaro di essere solo sospinto in rete, ma l’attaccante fallisce l’occasione. Meno in evidenza nella ripresa, ma è tutto il Foggia a gestire senza forzare (35’st Grea s.v.)

Potenza 6 – Poco meno di mezz’ora trascorsa in totale tranquillità, poi l’infortunio (27’pt Loiacono 6 – Un brivido a inizio ripresa, ma ci pensa Masini a tranquillizzare la retroguardia. Centrale o terzino, ormai fa poca differenza)

Gigliotti 6 – Stesso discorso anche per il difensore transalpino. La sterilità offensiva della Reggina non richiede gli straordinari

Agostinone 6,5 – Ormai il ruolo di terzino gli calza a pennello. Lo si vede da come affronta i contrasti: una rudezza da terzinaccio navigato. Carattere e cazzimma, e poi mettici la “piccininiana” sciabolata che porta al gol di Sarno

D’Allocco 7 – Parte ancora da destra, ma stavolta sembra trovarsi più a suo agio, perché è quella la zona dove il Foggia fa più gioco. E’ sempre il primo ad alzare il pressing sui portatori di palla, ed è sempre presente come supporto alle punte. Il gol che chiude la partita, con l’ausilio di una deviazione, è la ciliegina sulla torta, che arricchisce una prova maiuscola

Agnelli 6,5 – Lavoro di sciabola, non disdegnando colpi da fine moschettiere. Sempre più leader di un centrocampo che non avverte le pur pesanti assenze di Quinto e Gerbo

Maza 5 – Nota dolente di un pomeriggio felice. Non sale mai in cattedra, né si propone mai per una giocata che non sia il solito passaggino al compagno distante due metri. Eppure le motivazioni non mancherebbero, giocando contro la sua ex squadra (10’st Sicurella 6 – Entra per far legna in mezzo e ridare brillantezza al centrocampo, nel momento – per fortuna breve – di maggiore difficoltà)

Sarno 7 – Prima occasione, dribbling secco sul difensore e sinistro morbido che beffa Kovacsik. L’esecuzione finale ricorda molto la seconda rete segnata al Lecce. Stavolta nessuna esultanza, per non infierire contro la sua ex squadra. Il resto della partita racconta poco, perché non c’è bisogno di assediare la retroguardia avversaria per vincere. Ma intanto, tre gol in due partite, quasi quasi il ragazzo ci ha preso gusto

Iemmello 6 – Un centravanti che non concretizza in nessuna delle tre ghiotte chance capitategli, dovrebbe rimediare un’insufficienza. Lui no, perché si spende come sempre, perché in tutte e tre le occasioni è bravo anche il portiere, e perché sull’ultima, è protagonista di una sgroppata entusiasmante. I difensori ancora lo rincorrono

Cavallaro 6 – Buone intuizioni nel primo tempo, tra cui una sapiente giocata che manda Iemmello davanti a Kovacsik. C’è poi una bella azione sulla sinistra, conclusa con un cross teso che però nessuno raccoglie. Infine la più ghiotta delle occasioni, il colpo di testa su perfetto invito di Bencivenga, che grida ancora vendetta. Scompare lentamente nella ripresa

De Zerbi 7 – Terza vittoria di fila (seconda consecutiva in trasferta), tredicesimo risultato utile consecutivo, quarto posto raggiunto, tre punti rosicchiati alla capolista. Seconda posizione a tre sole lunghezze. Bastano questi dati per meritare un voto più che positivo. Si aggiunga poi la capacità di motivare una squadra, e di mantenere alta la concentrazione nonostante l’avversario e la sua classifica potessero condurre ad un inconsapevole rilassamento 

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