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Sabato, 27 Aprile 2024
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Le pagelle di Akragas-Foggia: Narciso decisivo, in mezzo c’è solo Gerbo

Il numero uno rossonero non sbaglia un’uscita e nega il vantaggio a Zibert con una gran parata a dieci minuti dalla fine. Altra ottima prestazione del centrocampista ex Latina, che mette lo zampino nell’azione del gol

Vince ma non convince il Foggia nella trasferta di Agrigento, contro un Akragas che nonostante il quarto k.o. di fila ha tenuto sotto scacco la formazione di De Zerbi per tutta la gara, capitolando nei minuti finali con un gol fortuito quanto letale. Il Foggia visto ieri all’Esseneto non avrà di certo fatto strabuzzare gli occhi agli esteti più integralisti, ma neppure ai tifosi meno esigenti. Ma come ha rimarcato ieri lo stesso tecnico rossonero, sono state tante le situazioni in cui la sua squadra ha raccolto meno di quanto in realtà meritasse. Il credito con la fortuna non è stato azzerato dalla vittoria di ieri, fondamentale per la classifica, perché ha mantenuto inalterato il gap dalla capolista, e perché le grandi squadre sono quelle che portano a casa i tre punti anche quando giocano male.

FOGGIA (4-3-3) Narciso 7,5; Angelo 5 Loiacono 6 Gigliotti 5,5 (35’st De Giosa s.v.) Di Chiara 6; Agnelli 5,5 Coletti 5 (13'st Riverola 6) Gerbo 6,5; Sarno 6,5 Iemmello 5,5 Sainz Maza 5,5 (13'st Viola 6). A disposizione: Micale, Bencivenga, De Giosa, D’Allocco, Sicurella, Lodesani, Adamo, Agostinone, Tarolli. De Zerbi 6,5

Narciso 7,5 La difesa balla su ogni ripartenza dell’Akragas, e lui è costretto a fare gli straordinari. Da libero aggiunto le numerose uscite con le quali sbroglia situazioni complicate. Da autentico fuoriclasse la respinta in tuffo sul diagonale di Zibert che nega il vantaggio ai padroni di casa.

Angelo 5 Fermo in un limbo dal quale non riesce mai a emergere. La catena mancina disposta da Legrottaglie funziona bene, e lui si trova ingabbiato in spazi troppo angusti per favorirne le discese. Paga pegno anche in fase difensiva, dove i siciliani affondano di continuo sfruttando la superiorità numerica.

Loiacono 6 Con una fase difensiva da urlo (in senso negativo) lui e Gigliotti si ritrovano spesso ad affrontare gli avversari in pericolosi uno contro uno. Si arrangia come può senza affondare anche nelle situazioni più complicate. Ma nell’azione che porta Zibert al quasi gol, Leonetti gli fa girare la testa.

Gigliotti 5,5 Dei due centrali è quello che perde più spesso la bussola. Fuori posizione in diverse situazioni costringendo Di Chiara ad affannose diagonali. Esce per infortunio (35’st De Giosa s.v. Giusto il tempo di prendersi un giallo)

Di Chiara 6 Costretto agli straordinari in fase difensiva, e in alcune situazioni rischia di brutto, come quando Righi gli scappa via e centra un palo clamoroso. In avanti è propositivo, ma poco concreto. E l’unico cross che produce, finisce in curva.

Agnelli 5,5 In avvio di gara lo si vede allargarsi spesso sull’out di destra a protezione di Angelo, scoprendo però la zona centrale. I continui cambi di posizione gli fanno perdere un po’ di orientamento.

Coletti 5 Se la difesa si scopre incredibilmente vulnerabile è soprattutto per lo scarso filtro del centrocampo. Basta un lancio lungo per mettere in difficoltà la retroguardia rossonera. In impostazione è nullo, per non dire dannoso, come quando perde una “pallaccia” sulla trequarti, che a momenti diventava letale per i suoi (13’st Riverola 6 Nessun prodigio con lui in campo, ma quanto meno un briciolo di fosforo in più. Va anche vicino al gol, ma Vono cala la saracinesca).

Gerbo 6,5 Siamo alle solite: gira e rigira e il migliore (tra i giocatori di movimento) resta sempre lui. In un centrocampo fragile e disordinato è l’unico che sembra sapere sempre cosa fare. Mai banale, sempre decisivo. Indovinate un po’, chi è l’autore del tiro da cui si origina il tap in di Sarno?

Sarno 6,5 Il voto premia esclusivamente il gol, ma la prestazione è da dimenticare. Il dialogo con l’amico Iemmello è inesistente. La sua gara è fatta solo di dribbling fini a se stessi, e giocate testarde quanto inefficaci. Sulla collaborazione con Angelo, meglio non soffermarci.

Iemmello 5,5 Due tiri in una partita, e da posizione peraltro defilata. Per quanto possa muoversi lungo il fronte d’attacco, un cecchino senza grosse munizioni sarà sempre limitato. Ma occorre che con i due colleghi di reparto si cerchi di più.

Sainz Maza 5,5 Nel primo tempo è l’attaccante più in evidenza, anche perché sulla corsia opposta c’è il cartello “lavori in corso”. Potrebbe essere più efficace se lavorasse di più con Di Chiara, invece che andar per conto suo. Sparisce nella ripresa (13’st Viola 6 – Il suo ingresso dà effettivamente un tocco di concretezza in più a un attacco fino a quel momento piuttosto fumoso).

De Zerbi 6,5 Tre punti d’oro nonostante una prestazione bruttina. Ma i campionati li vince chi fa punti. E nel bene o nel male, la vittoria di ieri vale quanto quella con la Casertana o con il Lecce.

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