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Foggia-Juve Stabia 1-1, le pagelle: il riscatto di Maza, Potenza errore decisivo

Lo spagnolo entra e sblocca il risultato con una magistrale punizione, gol reso inutile dall'autorete del difensore. Benissimo anche Sarno

Un autogol che spezza il sogno playoff quasi definitivamente. I rossoneri non vanno oltre il pari contro la Juve Stabia nonostante una partita dominata in maniera quasi imbarazzante, soprattutto nel primo tempo in cui le ‘vespe’ sono riuscite ad arrivare nell’area di rigore rossonera soltanto al 44’. Sarebbe potuta essere la giornata di Sainz Maza, che era riuscito a sbloccare il risultato con una fantastica punizione. Invece l’infortunio di Potenza (complice anche il malinteso con Narciso) ha rovinato tutto. La zona playoff resta a -6, distacco non abissale. Ma con Matera, Casertana e Lecce alle porte, servirebbero 9 punti, impresa davvero ardua.

FOGGIA (4-3-3) Narciso 5; Bencivenga 5,5 Potenza 5 Gigliotti 6 Agostinone 6,5; Agnelli 6,5 Quinto 6 Minotti 6 (40'st Leonetti s.v.); Sarno 7 Iemmello 5 Cavallaro 5,5 (11'st Sainz Maza 7). A disposizione: Addario, D'Angelo, Loiacono, Sicurella, Barraco. All. De Zerbi 6,5

Narciso 5 – Brividi lungo la schiena di 3mila e passa persone, quando gli tocca dare il via all’azione. Non ci sa fare coi piedi, e infatti fa il portiere. Perfetto sulle palle alte, nonostante le gomitate di Ripa. Poi la doppia macchia: non c’è intesa con Potenza sul gol. Nel finale rimedia il rosso che gli costerà verosimilmente le gare contro Matera e Casertana.

Bencivenga 5,5 – La qualità dei cross è inversamente proporzionale all’incisività dei suoi inserimenti. Martella sulla fascia, ma ogni tanto bisognerebbe pure azzeccarlo un passaggio. Velo pietoso su due tentativi dalla distanza.

Potenza 5 – Il voto sta tutto su un autogol che potrebbe aver decretato la parola fine sui sogni playoff. Prima era stato perfetto, concedendosi anche un paio di cambi di gioco eccellenti, oltre che una coast to coast a fine primo tempo.

Gigliotti 6 – Lotta usando più la sciabola che il fioretto. Si perde il conto delle volte in cui resta a terra dopo un contrasto. Vittima principale delle rudezze di Ripa.

Agostinone 6,5 – Come Bencivenga pompa sulla corsia supportando senza sosta Cavallaro. A differenza del suo omologo di fascia opposta, arriva spesso al cross, e si tratta sempre di palloni potenzialmente pericolosi.

Agnelli 6,5 – Protagonista nella prima frazione, quando il Foggia domina a centrocampo. Cala un po’ nel secondo tempo, ma resta sul pezzo fino alla fine.

Quinto 6 – Guida di una macchina perfetta, che nel primo tempo rende innocue le ‘vespe’. Arranca nella ripresa anche lui.

Minotti 6 – Più a sprazzi rispetto ad Agnelli, ma comunque protagonista. Non è un velocista – e vorremmo pure vedere con la stazza che si ritrova – ma fa correre il pallone. In debito di ossigeno verso la fine. Chiude procurandosi la punizione che Maza trasforma (40’st Leonetti s.v.)

Sarno 7 – E’ tra i giocatori più in forma in casa rossonera e ne ha dato un’altra volta conferma. Che scelga di andare sul fondo, o di accentrarsi, mette comunque a disagio il povero Liotti. Ci prova con il suo marchio di fabbrica, ma stavolta la sua punizione centra l’incrocio dei pali.

Iemmello 5 – Due volte davanti al portiere: e se nella prima occasione è leggermente defilato, è errore da matita blu quella specie di rigore in movimento che sciupa a metà primo tempo. Ci riprova nella ripresa ma non è proprio giornata.

Cavallaro 5,5 – Parte bene con un paio di iniziative che fanno ben sperare. Sfiorisce col passare dei minuti fino al cambio sorprendente ma neanche troppo (11’st Sainz Maza 7 – Altro giocatore in grande condizione, che forse meriterebbe un minutaggio più robusto. E’ tutt’altro giocatore rispetto a quello lento, scolastico e impacciato di un girone fa. Non sbaglia un passaggio né una giocata, poi ti tira fuori un gioiello su calcio piazzato. Una sua specialità, finalmente esibita)

De Zerbi 6,5 – Raramente si è visto il Foggia dominare un avversario più quotato (classifica alla mano) come oggi. Neppure nel primo tempo di Salerno i rossoneri avevano giocato così bene. E’ mancata la freddezza sotto porta, cruccio di un’intera stagione. Così come fa male vedere che questa Juve Stabia sia avanti di 6 lunghezze.

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