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Tris di Natale, il Foggia batte il Gladiator: Tortori, Cittadino e Gerbaudo fanno felice lo Zaccheria

Allo ‘Zaccheria’ i rossoneri chiudono l’anno (e il girone di andata) superando la formazione campana. Ospiti avanti con Del Sorbo al 21’, poi i satanelli ribaltano nel giro di tre minuti, prima con Tortori poi con Gerbaudo. Nella ripresa al 21’ il tris di Cittadino su rigore

Il modo migliore per finire il 2019: il Foggia non fallisce l’ultimo appuntamento dell’anno e del girone d’andata, battendo il Gladiator allo Zaccheria e restando incollato al Bitonto, vittorioso in casa contro l’Altamura. 

Il Foggia l'ha vinta con la forza dei nervi e la pazienza delle grandi squadre. Diversamente sarebbe stato difficile rimontare il Gladiator, a cui era bastata un'azione all'insegna della semplicità, con una percussione di Sall che trova l'assistenza preziosa di Di Paola, la cui rifinitura viene perfettamente capitalizzata dalla 'zucca' di Del Sorbo. Uno a zero al 21'. Il Foggia fa fatica a imbastire una manovra, fioccano i lanci lunghi, in spregio ai fraseggi sullo stretto che pure sarebbero più opportuni non essendoci un panzer in attacco. Logico che a rimettere in sesto la carrozza serva un piazzato, un corner, per la precisione. L'azione sporca che ne esce fuori, porta alla conclusione rabbiosa di Tortori. È il 35'. Tre minuti dopo, è un altro piazzato a capovolgere i destini delle squadre: ci pensa Gerbaudo dalla destra, con una traiettoria alla Kragl e un'opposizione dell'estremo difensore non proprio ineccepibile. Ma è sufficiente per infiammare lo Zaccheria, e per migliorare anche la qualità del gioco del Foggia. 

Il Gladiator, di fatto, si riduce tutto nell'azione del gol. Il Foggia scopre Cipolletta, che subentra a un acciaccato Gentile (proposto al centro della difesa), che non dissimula per niente la capacità di guidare il reparto arretrato. I cambi di Borrelli, dall'altra parte, non sortiscono alcun effetto. E al 21' il Foggia la chiude: una mano sbarazzina di un difensore, viene castigata dal direttore di gara, rigore: lo trasforma chirurgicamente Cittadino che chiude il match. C'è spazio anche per gli altri volti nuovi, da Tedesco (buoni movimenti, ma mira da rivedere) e il giovanissimo Ndiaye. Vince il Foggia, che si regala un finale di 2019 da capolista. Il modo migliore per chiudere un anno non proprio indimenticabile per la Foggia calcistica. 

Foggia-Gladiator 3-1

FOGGIA (3-5-2) Fumagalli; Cadili, Gentile (9'st Cipolletta), Di Jenno; Salines, Campagna (24'st Staiano), Cittadino, Gerbaudo, Kourfalidis (48'st Buono); Russo (27'st Tedesco), Tortori (44'st Ndiaye). A disposizione: Di Stasio, Anelli, Pertosa, Gibilterra. All. Carafa (Corda squalificato)

GLADIATOR (3-5-2) Zagari; Sall, Maraucci, Pantano; Landolfo, Ziello (36'st Odje), Prevete (22'st Marzano), Di Pietro (15'st Sorrentino); Di Paola (31'st Vitiello), Del Sorbo. A disposizione: De Lucia, Ioio, Di Monte, Andreozzi, Troianiello. All. Borrelli 

Arbitro: Di Cicco di Lanciano

Marcatori: 21'pt Del Sorbo (G), 35'pt Tortori (F), 38'pt Gerbaudo (F), 21'st rig. Cittadino (F)

Ammoniti: Gentile (F), Tortori (F), Di Jenno (F), Sall (G), Maraucci (G), Pantano (G), Del Sorbo (G)

Espulsi: 25'st Sall (G) per doppia ammonizione

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