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Venerdì, 26 Aprile 2024
Calcio

Foggia-Picerno 3-2: le pagelle dei rossoneri

Petermann padrone della mediana, Ferrante ritrova il gol firmando la prima doppietta stagionale. Insufficienti i compagni di reparto

Il Foggia batte il Picerno consolidando la posizione in zona playoff. Tre punti che tengono i rossoneri incollati alla Turris settima in classifica (con una gara in meno, ndr) e la zona 'nulla' a quattro lunghezze. Non una grande prestazione per la formazione di Zeman, che però può sorridere per aver ritrovato i gol di Alexis Ferrante, alla prima doppietta stagionale che gli vale il quarto posto nella classifica marcatori con 14 reti. Migliore in campo è Davide Petermann, autore della rete del provvisorio 2-0 e di una prestazione sontuosa. 

FOGGIA (4-3-3) Dalmasso 6,5; Garattoni 6 Girasole 6,5 Buschiazzo 6 Rizzo 5,5 (11'st Nicolao 5,5); Rocca 5,5 (11'st Di Paolantonio 6) Petermann 7,5 (38'st Maselli s.v.) Gallo 5 (10'st Garofalo 5); Merola 5 Ferrante 7 (38'st Turchetta s.v.) Curcio 5,5. A disposizione: Alastra, Rizzo Pinna, Vitali. Allenatore: Zeman 6

PICERNO (4-4-2) Viscovo 4; Finizio 6 Ferrani 5 (22'st Allegretto 5,5) Garcia Rodriguez 6.5 Setola 6; De Cristofaro 6 (30'st Parigi 6,5) De Ciancio 5,5 (22'st Esposito 6) Pitarresi 5,5 D'Angelo 5 (36'st Reginaldo s.v.); Gerardi 6 (22'st Senesi 5,5) Vivacqua 6,5. A disposizione: Albertazzi, Eduardo, Dettori, Guerra, De Franco, Viviani, Di Dio. Allenatore: Colucci 6

Arbitro: Calzavara di Varese 5

Assistenti: Voytyuk di Ancona 6,5 – Laghezza di Mestre 6

Dalmasso 6,5 – Salva il risultato su Gerardi ed è un intervento determinante perché arriva due minuti prima il gol di Ferrante. Non sembra totalmente esente da colpe sul secondo gol di Parisi, quando si fa scavalcare troppo facilmente dal traversone di Vivacqua.

Garattoni 6 – Rientro fondamentale, essendo a oggi l’unico terzino destro arruolabile. Tiene bene il campo per trequarti di gara, prima dell’evidente e comprensibile calo finale.

Girasole 6,5 – Nella valutazione conta il duplice salvataggio nel finale di gara, anche se sugli sviluppi dell’azione il Picerno fa gol comunque. Alterna grandi interventi a buchi incomprensibili.

Buschiazzo 6 – Chiedergli finezze è un po’ come chiedere a Fedez di darsi al rock progressivo. Non manca, però, quello che conta, ovvero l’efficacia. La scelta del Picerno di affidarsi ai lanci lunghi lo sollecita spesso sulle palle aeree dove cerca di fare il suo.

Rizzo 5,5 – Pronti via, spedisce fuori il più comodo degli appoggi a Curcio. Chiamato in causa spesso, trova pochi spazi e ancor meno movimenti senza palla dei compagni, il che lo costringe di sovente al retropassaggio (11'st Nicolao 5,5 – Riproposto lì dove preferirebbe giocare, non incide granché. Due cross sghimbesci e un po’ di sofferenza difensiva, peraltro evidenziata dallo stesso Zeman nel post-gara).

Rocca 5,5 – Altro rientro importante, anche se la condizione è quella che è. Dovrebbe dare ritmo, nelle intenzioni del mister, ma fa fatica a entrare in partita e a produrre calcio. Quando le energie si diradano, sparisce dalla partita (11'st Di Paolantonio 6 – Non alza troppo il ritmo, ma per lo meno dà un po’ di sostanza a una mediana in evidente affanno).

Petermann 7,5 – Padrone assoluto della mediana. L’unico che prova a dare un senso a ogni pallone toccato, anche nel primo tempo. Perde un brutto pallone nell’azione del quasi gol di Gerardi, ma la colpa è di chi glielo consegna (Gallo). Unico neo di una partita dominante. Nella ripresa diventa mediano-trequartista-attaccante. Rattoppa, cuce, rifinisce e segna pure, con gentile concessione di Viscovo. Partita da top player di categoria (38'st Maselli s.v.).

Gallo 5 – Rispetto a Rocca si muove meglio, ma non ne possiede la gentilezza del tocco. E i risultati sono modesti. Da matita blu il retropassaggio per Petermann, su cui si fionda Gerardi che per poco non segna (10'st Garofalo 5 – Quaranta minuti, recupero incluso, infarciti di errori e scelte rivedibili, dai falli al limite dell’area alla tenera marcatura su Parigi in occasione del 3-2).

Merola 5 – Per un tempo sta più vicino al primo assistente che a Ferrante. Tocca pochi palloni senza produrre giocate sensate. L’unica bella iniziativa è quella che conduce alla occasione poi sciupata dal bomber argentino. Davvero poco per guadagnarsi una sufficienza. Oltretutto, il 2-1 nasce da un suo appoggio del tutto sballato.

Ferrante 7 – Una traversa – condonata dal successivo gol –, una doppietta, una rete annullata e una clamorosa occasione sciupata. C’è di tutto nella sua partita, più gioie che dolori e, forse, la conferma che il momento no è alle spalle (38'st Turchetta s.v.)

Curcio 5,5 – Non è forse un caso che il finale di primo tempo di buona lena dei suoi, coincida con il suo risveglio. Ma tende a stare troppo fuori dalla partita. Le estemporanee intuizioni non gli garantiscono l’assoluzione piena.

Zeman 6 – Porta a casa tre punti in una gara in cui il risultato è l’unico aspetto realmente positivo. La squadra fa fatica a macinare gioco e occasioni, soprattutto nel primo tempo. Poi si rivela incapace di chiuderla definitivamente nella ripresa. Per fortuna ritrova Ferrante e la possibilità di fare qualche rotazione a centrocampo. Il rientro di Garattoni e quelli prossimi di Di Pasquale e Sciacca (bloccati rispettivamente dalla febbre e dal Giudice Sportivo) gli ridoneranno barlumi di abbondanza anche dietro.

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