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Il Foggia ritrova la vittoria e Ferrante: doppietta del bomber e gol di Petermann, Picerno battuto allo 'Zac'

I rossoneri conquistano tre punti pesanti in ottica playoff sconfiggendo 3-2 i lucani. Apre il bomber al 36' del primo tempo, al 9' della ripresa il raddoppio di Petermann. Vivacqua la riapre al 17', ma ancora l'attaccante argentino la chiude. Inutile il gol di Parigi nel recupero

Tre punti per consolidare il posto in zona playoff. Il Foggia supera il Picerno, non senza soffrire, più dopo il 2 a 1 di Vivacqua, che dopo il 3 a 2 di Parigi in pieno recupero. In una serata in cui il risultato, per una volta, conta più della prestazione, il Foggia ritrova bomber Ferrante, autore di una doppietta dopo oltre un mese di digiuno. 

PRIMO TEMPO – Nell'analisi della prima frazione, si potrebbe tranquillamente saltare all'ultimo quarto d'ora per raccontare qualcosa di interessante. Per oltre mezz'ora, infatti, allo Zaccheria l'unica cosa rilevante è uno striscione esposto dagli ultras della curva 'Franco Mancini' indirizzata a Zdenek Zeman: “Mister, il passato non si dimentica, ma il presente è sempre lì che si lamenta”. Abbastanza eloquente per non indugiare nei commenti. Nel Foggia si rivede Garattoni assente da oltre due mesi, mentre in mediana Zeman cambia i due fiancheggiatori di Petermann, riproponendo Rocca e Gallo. La prima mezz'ora del Foggia offre pochi spunti interessanti. Gli errori anche banali in fase di appoggio, lo scarso movimento senza palla agevolano il lavoro del Picerno, sistemato da Colucci con un compatto 4-4-2, che non disdegna il lancio lungo per sfruttare la fisicità di Gerardi. Al Foggia manca il guizzo degli esterni, più spesso in linea con i tre di centrocampo che con l'immalinconito Ferrante. Così al 'Lautaro' rossonero tocca fare tutto da sé, come al 17' quando ingaggia un duello fisico con Ferrani e trova lo spazio per calciare, senza, tuttavia, impegnare Viscovo. Il fraseggio del Foggia è estremamente lento per gli scarsi movimenti succitati; non sorprende, infatti, l'occasione piovuta sul destro di Gerardi, presentatosi in area dopo una sanguinosa palla persa a ridosso degli ultimi quindici metri da Petermann. L'impercettibile, ma decisiva, deviazione di Dalmasso fa sì che il diagonale dell'attaccante ospite non trovi il contatto con il palo, ma solo un platonico corteggiamento. È il preludio dell'episodio che stappa il match. Al 36' Ferrante trova prima la traversa, ben imbeccato da un delizioso filtrante di Curcio, poi trova il tap in vincente sulla difettosa replica di Viscovo al sinistro di Petermann. In una ventina di secondi è successo quello che non si era verificato nei precedenti 36 minuti. Non è solo Ferrante a sbloccarsi, ma anche il Foggia. Tutt'altro che casuale il fatto che il livello di pericolosità della proposta offensiva si alzi con la crescita di Curcio. Bella l'azione nella quale il dieci rossonero attacca la profondità raccogliendo il suggerimento di Merola, magistralmente lanciato da un'apertura di prima di Petermann. Sfortunato, invece, l'attaccante scuola Inter quando sugli sviluppi di un corner, vede la sua deviazione sotto porta stamparsi sulla traversa.

Le pagelle dei rossoneri

SECONDO TEMPO – Gli effetti del gol di Ferrante sono evidenti anche nell'inizio di ripresa, che il Foggia affronta con tutt'altro approccio. E infatti non si arriva neanche al 10' prima che i rossoneri raddoppino. È Petermann, assoluto padrone della mediana, a realizzare il gol del 2-0, grazie anche alla complicità di un Viscovo in evidente giornata no (si ripeterà anche successivamente, ndr). A quel punto il Foggia può gestirla a suo piacimento, anche perché il Picerno sembra accusare il colpo. Ma le variabili del calcio sono sempre infinite. Al 17' Vivacqua trova il corridoio giusto per sbucare alle spalle della retroguardia rossonera e beffare Dalmasso con un preciso lob. Zeman mette mano alla mediana, in chiaro affanno, con Di Paolantonio e Garofalo, ridonando la corsia mancina a Nicolao.

Ma la gara è riaperta anche per le scelleratezze offensive dei rossoneri. Un Petermann formato trequartista manda due volte in porta Merola, ma il 18 rossonero sciupa. Dall'altra parte, Dalmasso ringrazia l'assenza di maglie del Picerno pronte a raccogliere il perfetto cross basso del foggiano De Cristofaro. Ma la più ghiotta occasione capita sul sinistro di Ferrante al 33', che finalizza con un sinistraccio, una perfetta ripartenza azionata da Merola e rifinta da Curcio. Fortuna che c'è Viscovo, ancora una volta formato 'ricotta' sul diagonale di Ferrante, due minuti dopo. Doppietta per il bomber, cui subito dopo Zeman concede la standing ovation per far entrare Turchetta. Il gol di Parigi in pieno recupero serve a rendere più palpitante il finale di gara. Il boato della Sud, sulla punizione di Reginaldo terminata sul fondo, ha il sapore del sospiro di sollievo.

Foggia-Picerno 3-2

FOGGIA (4-3-3) Dalmasso; Garattoni, Girasole, Buschiazzo, Rizzo (11'st Nicolao); Rocca (11'st Di Paolantonio), Petermann (38'st Maselli), Gallo (10'st Garofalo); Merola, Ferrante (38'st Turchetta), Curcio. A disposizione: Alastra, Rizzo Pinna, Vitali. Allenatore: Zeman

PICERNO (4-4-2) Viscovo; Finizio, Ferrani (22'st Allegretto), Garcia Rodriguez, Setola; De Cristofaro (30'st Parigi), De Ciancio (22'st Esposito), Pitarresi, D'Angelo (36'st Reginaldo); Gerardi (22'st Senesi), Vivacqua. A disposizione: Albertazzi, Eduardo, Dettori, Guerra, De Franco, Viviani, Di Dio. Allenatore: Colucci

Arbitro: Calzavara di Varese

Assistenti: Voytyuk di Ancona – Laghezza di Mestre

Quarto assistente: Lascaro di Matera

Marcatori: 36'pt Ferrante (F), 9'st Petermann (F), 17'st Vivacqua (P), 37'st Ferrante (F), 49'st Parigi (P)

Ammoniti: Parigi (P)

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