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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Cade dal monopattino, avvocato suggerisce di dire che è stato tamponato: "Così pigliamo qualcosa"

La dinamica dell'incidente stradale del monopattino tamponato da un'auto suggerita dall'avvocato Michele Mongelli a una cliente che si era rivolta a lui dopo la caduta del figlio

Nelle carte dell’inchiesta che grazie alla denuncia di un notaio (qui l'approfondimento) ha svelato il sistema truffaldino dei finti incidenti stradali costituito dagli avvocati Michele e Alessandro Mongelli, viene riportato anche un episodio in cui uno dei due fratelli suggerisce a una giovane cliente di fornire una versione diversa di un sinistro stradale in cui sono rimasti coinvolti i suoi due figli, altrimenti “non prendiamo niente” precisa.

L’avvocato Michele Mongelli fornisce lo spunto di inscenare un falso incidente stradale, aggiungendo di avere già disponibile un’autovettura per simulare un “falso tamponamento”.

Nella caduta dal monopattino condotto dalla sorella, probabilmente per via di una busta, il figlio della donna si era procurato delle ferite a una gamba e la rottura di un dente. Contattato al telefono, l’avv. Mongelli invita la giovane madre a sostenere la dinamica del monopattino travolto da un’auto.

"La istruisce affinché qualora glielo chiedano dica che i dati relativi al sinistro sono in possesso dell’avvocato” e “ribadisce che non deve dire che è caduto da solo altrimenti non prendono niente”, ma “che il figlio a bordo di un monopattino è stato tamponato da una macchina. Aggiunge che la macchina l’ha già lui”.

L'intercettazione che inchioda l'avvocato

Michele Mongelli: “Il monopattino si può portare, è come una bicicletta”

Cliente: “E poi non fanno di nuovo la multa come l’hanno fatta l’altra volta? Ti ricordi avvocato?"

Michele Mongelli: “No, mica è intervenuto qualcuno. Hai capito?”

Cliente: “Ah, a posto. A posto”

Michele Mongelli: “Digli come ti ho detto io, che stava sopra il monopattino, è stato tamponato da dietro da una...da una macchina…”

Cliente: “Da dietro?”

Michele Mongelli: “Che già la tengo io. Ok?”

Cliente: “A posto, a posto avvocato”

Michele Mongelli: “Statti tranquilla”

Cliente: “A posto”

Michele Mongelli: “Così pigliamo qualcosa. Ciao’”

Cliente: “Sì. Ok ciao”

Successivamente, presso il pronto soccorso del Policlinico Riuniti di Foggia, si acquisivano le certificazioni sanitarie ed il referto di pronto soccorso dal quale si evince come la madre avesse effettivamente riferito ai medici che il figlio era stato vittima di un incidente stradale, esattamente così come le aveva detto di riferire il legale.

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