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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Dimenticare Bari, Marchionni suona la carica: "Clima spogliatoio positivo, ora ritroviamo le nostre antiche certezze"

Allo Zaccheria arriva la Vibonese, squadra in lotta per evitare i playout: "Partita difficile e per nulla scontata. L'attacco? Se non segna la colpa è di tutta la squadra"

Obiettivo ritrovarsi. Ritrovare quel Foggia che fino a un mese fa è stato la sorpresa positiva del girone C di serie C. Una squadra dai valori tecnici non impressionanti, ma capace di colmare il gap attraverso certi valori - dall'organizzazione di gioco alla cattiveria agonistica, passando per la capacità di isolarsi dai problemi societari - che nelle ultime settimane sono mancati. Domani si scende di nuovo in campo, allo Zaccheria arriva la Vibonese, a caccia di punti preziosi per la salvezza. Quella salvezza che il Foggia ha opzionato, ma non ancora conseguito aritmeticamente. Per questo non sarà una partita facile, malgrado il valore dei calabresi sia inferiore a quello di Catanzaro, Avellino, Ternana e Foggia. "Se il Foggia si ritrova può giocarsela con chiunque, se invece sarà come nelle ultime tre partite andremo incontro ad ulteriori difficoltà", il commento tranchant del tecnico laziale. Un concetto elementare, ma del tutto condivisibile, perché rimarca l'esigenza di ritrovare quella verve che si è andata dissolvendo dopo la sconfitta interna col Catanzaro: "Da Avellino in poi non ci siamo stati con la testa. Dispiace, perché avremmo potuto fare di più. A Bari c'erano le condizioni per fare la storia e vincere dopo tanti anni, mi è dispiaciuto non aver approfittato della paura del Bari. Forse ne avevamo di più noi". 

Con la paura non si va da nessuna parte, ma anche con il non gioco e una manovra lenta si produce ben poco. E contro una squadra che punterà in primis a non prendere gol, è fondamentale ritrovare la fluidità del gioco: "Studiando la Vibonese ci siamo accorti che hanno tanti uomini sotto la linea della palla, ti fanno giocare, ma poi sono bravi a chiudere gli spazi. Dobbiamo ricercare i fraseggi per sviluppare le nostre idee e imporre il nostro ritmo". 

E si torna a parlare di attacco, solo 4 le reti realizzate nel 2021: "Purtroppo non è solo colpa degli attaccanti, inoltre ultimamente prendiamo troppi gol. I numeri parlano chiaro, bisogna cambiarli. Fino a Natale segnavamo tanto e subivamo poco. Ma penso che nelle ultime partite i gol presi sono arrivati più per demeriti nostri, per questo dobbiamo svegliarci e stare più attenti per ritrovare le sicurezze che abbiamo perso". Intanto, si svuota l'infermeria, con il solo Turi tra gli indisponibili: "Abbiamo recuperato quasi tutti, sono contento perché così il tasso tecnico aumenta così come la concorrenza. La sana competizione mi mette nelle condizioni di fare delle scelte". 

Non nasconde la delusione per le ultime prove che avrebbero dovuto pesare il grado di maturità della squadra: "Mi aspettavo qualcosa di più. Col Catanzaro avevamo tanti under eppure ce la siamo giocata. Dopo non è andata come speravo, abbiamo fatto tantissimi passi indietro e il primo responsabile sono io. Adesso dobbiamo dimenticare queste quattro sconfitte, fare tesoro degli errori. Ad Avellino non siamo scesi in campo, con la Ternana per molto tempo non siamo andati in difficoltà. Mi fa rabbia perché avremmo potuto giocarci queste partite con maggiore spensieratezza. Adesso ci attende una sfida ancora più pericolosa, perché può sembrare una gara più facile, ma di scontato non c'è nulla. Se arriverà un risultato positivo allora la squadre si sbloccherà e tornerà il Foggia di prima". 

Smentisce i rumors su disordini nello spogliatoio, specie dopo il diverbio nel post gara col Bari evidenziato dalle telecamere: "Il clima è positivo, è da un po' che non vedevo i ragazzi con questa voglia di dare una sterzata al momento negativo. Quando c'è un confronto e queste sono le risposte è positivo, ma poi serve il riscontro sul campo che è un'altra cosa rispetto all'allenamento. È lì che si vede quello che realmente siamo riusciti a capire da questo momento". 

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