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Sabato, 27 Aprile 2024
Calcio

Foggia-Catania 1-1: le pagelle dei rossoneri

Riccardi impreciso e protagonista in negativo nell'azione del gol. Bene Tenkorang e Tascone. Santaniello si sblocca, Millico sposta gli equilibri, anche se nel finale tende troppo a forzare la giocata nel tentativo di risolverla da sé

La cronaca della partita 

FOGGIA (4-3-3) Perina 6; Salines 6 (29’st Vezzoni 6) Riccardi 5 Carillo 6 (30’st Ercolani 6) Rizzo 6,5; Tenkorang 6,5 (35’st Odjer 6) Marino 6 (30’st Rolando 6) Tascone 6,5; Tonin 6 (44’st Gagliano s.v.) Santaniello 7 Millico 6,5. A disposizione: Nobile, De Simone, Silvestro, Castaldi, Martini, Antonacci, Manneh, Papazov, Brancato, Embalo. Allenatore: Cudini 6

CATANIA (3-4-1-2) Albertoni 6; Monaco 6 Kontek 6,5 Castellini 6; Rapisarda 6,5 Zammarini 6 (10’st Welbeck 6) Quaini 6 (42’st Bouah s.v.) Haveri 4,5; Peralta 5 (1’st Tello 6,5); Di Carmine 5,5 (42’st Costantino s.v.) Chiarella 5,5 (28’st Cicerelli 6). A disposizione: Furlan, Donato, Curado, Chiricò. Allenatore: Lucarelli 6

Arbitro: Diop 5,5

Assistenti: Paggiola 5,5 – Giudice 6

Perina 6 – Incassa ancora una volta un gol senza che gli si possa imputare alcuna negligenza. Regala un brividino negli ultimi secondi gestendo un pallone con i piedi.

Salines 6 – Tanti errori in avvio, compreso un tentativo di controllo col tacco nella propria metà campo del tutto inopportuno. Poi alza i giri del motore, anche se l’alternanza tra buone e cattive giocate non si arresta. Come quando sfiora il gol con un tiraccio ignorante, dopo aver recuperato una palla da lui stesso persa maldestramente. Chiude con i crampi (29’st Vezzoni 6 – Un quarto d’ora a ricoprire l’ennesimo ruolo stagionale. Si affida alla diligenza senza strafare. Scelta saggia).

Riccardi 5 – Delegato all’impostazione, forse anche per non costringere Carillo a forzare i muscoli capricciosi. La qualità del palleggio è piuttosto modesta e in un paio di occasioni va vicino al patatrac per dei controlli difettosi. Un suo cattivo disimpegno – senza pressione alcuna – genera il gol del Catania.

Carillo 6 – Non è al top, ma ci tiene a far parte della contesa, segno che almeno da parte sua l’atteggiamento è quello giusto. Soffre poco, anche perché il Catania offensivamente è poca cosa. Sfiora il gol di ginocchio, la traversa gli dice no. Peccato (30’st Ercolani 6 – Un quarto d’ora per Carillo, fortuna che il Catania non forzi la pressione e lui può esordire senza grosse ansie)

Rizzo 6,5 – Presenza costante in appoggio a Millico. Non c’è un’azione sviluppatasi sulla corsia mancina che non lo veda presente. E la qualità dei cross non è neanche tanto malvagia. In crescita.

Tenkorang 6,5 – Per dirla alla Ligabue, “finché ne ha sta lì”. Per almeno un’ora dà dimostrazione plastica del perché Cudini abbia fatto il suo nome per il mercato di riparazione. Ha corsa, vede verticale e fa sentire la presenza in area. Non mancano le giocate di qualità, come la verticalizzazione di prima che lancia sullo spazio Tonin in una delle azioni più pericolose del secondo tempo (35’st Odjer 6 – Esempio di professionismo. Da mesi sul piede di partenza, poi lo getti nella mischia e fa il suo con costrutto e utilità. Sfiora anche il gol, se l’ex Kontek non si immolasse sfiorando la decapitazione).

Marino 6 – Un tempo di alto livello, forse la migliore prestazione in maglia rossonera. Perché alla qualità del fraseggio aggiunge anche una fase di non possesso di sostanza. Peccato cali troppo presto, il cambio forse è anche lievemente tardivo (30’st Rolando 6 – Mancino che però, se costretto, non disdegna l’utilizzo dell’altro piede. Nel quarto d’ora e poco più disputato lascia buone impressioni, generando bozze di ottimismo).

Tascone 6,5 – Mezzo voto in meno perché nell’azione del gol anche lui cicca un disimpegno, seppur (a differenza di Riccardi) con la pressione di un avversario. Ma la prestazione è di livello. Quantità, qualità, impostazione e valanghe di palloni catturati. Va pure vicino al gol con una rasoiata che avrebbe meritato maggiori fortune.

Tonin 6 – Cresce alla distanza dopo un primo tempo con molti errori tecnici, ma concluso cagionando il secondo giallo di Haveri. Nella ripresa mette a disagio Castellini con un paio di fiammate sulla fascia (44’st Gagliano s.v.).

Santaniello 7 – Segna un gol da attaccante vero. Il primo gettone in rossonero. Coronamento di una buona partita. Eccellente quando viene incontro a far sponda, un po’ meno nella rifinitura in un paio di occasioni. Ma dal suo arrivo, il salto di qualità nello sviluppo della manovra offensiva è già evidente.

Millico 6,5 – Innamoratissimo del pallone, una passione che rischia di diventare tossica nei momenti in cui sarebbe preferibile affidarsi alla lucidità e al gioco di squadra. Soprattutto nel finale tende troppo a forzare la giocata nel tentativo di risolverla da sé. Inopportuno, un po’ come lanciarsi nell’assolo di ‘Highway star’ dei Deep Purple mentre si sta intonando un canto liturgico durante una messa. Epperò, è per distacco l’elemento in grado di determinare, di cambiare la partita, di spostare gli equilibri.   

Cudini 6 – Giusto rammaricarsi per i due punti persi, ma era anche importante porre uno stop alla striscia di sconfitte consecutive. Anche così si cambiano gli umori. Ora, però, arrivano tre scontri diretti. Vietato fallire.

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