rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Monte Sant'Angelo

Scacco all'intoccabile Decaro e alla sua Bari, il centrodestra nel mirino di D'Arienzo: "Non siete voi lo Stato"

Il commento del coordinatore della Puglia di Avviso Pubblico, Pierpaolo D'Arienzo: "E' scandaloso quello che sta avvenendo a Bari, deve far riflettere tutti, politica e cittadinanza"

Sull'ipotesi scioglimento per mafia del Comune di Bari e, quindi, sull'invio in città di una commissione d'accesso che scartabellerà atti e documenti alla ricerca di prove di condizionamenti o infiltrazioni della criminalità organizzata - che carte alla mano Decaro ha provato a dimostrare di aver sempre combattuto - da Monte Sant'Angelo, sciolto nel 2015, interviene il due volte sindaco, nonché coordinatore della Puglia, Pierpaolo D'Arienzo: "E' scandaloso quello che sta avvenendo a Bari, deve far riflettere tutti, politica e cittadinanza".

Il numero in Puglia dell'associazione nazionale degli enti locali antimafia rimarca la necessità di innovare l’art. 143 del Tuel D.lgs. 267/2000 relativo alla procedura di scioglimento dei consigli comunali, "correggendone alcune storture a favore di una formulazione che preveda tra le altre cose un contraddittorio tra le parti, delle sanzioni anche per l’apparato burocratico - dove spesso si annida il vero condizionamento - nonché una riforma dell’istituto del commissariamento, rendendolo "meno istituzionale e più umano" e quindi più prossimo al cittadino".

D'Arienzo attacca i parlamentari del centrodestra, artefici a suo dire, ma anche a dire del sindaco di Bari e presidente nazionale Anci: "Fino ad oggi, sulla base delle esperienze maturate in provincia di Foggia, avevamo assistito ad insediamenti di commissioni d’indagine con poteri d’accesso e di accertamento motivate dalla necessità da parte dello Stato, per il tramite dei Prefetti, di verificare la sussistenza di "concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare degli amministratori". Lo Stato e non un gruppo di parlamentari, peraltro in piena campagna elettorale".

Pierpaolo D'Arienzo conclude. "Se così è, quella che oggi viene minata non è la credibilità del Sindaco Antonio Decaro, persona e amministratore per bene, oppure la credibilità di una comunità come quella di Bari, fatta per la quasi totalità da persone oneste e laboriose al pari di quelle di Monte Sant’Angelo, Mattinata, Manfredonia, Cerignola, Foggia e Orta Nova, per citarne alcune. Ciò che oggi verrebbe completamente distrutta è la credibilità di uno Stato che si definisce democratico, dove una "squadra" di parlamentari può condizionare un Ministro della Repubblica, sia esso dello stesso colore politico, sia esso di colore diverso. La lotta alla mafia deve essere trasversale".

Durante la conferenza stampa Decaro ha mostrato la foto pubblicata il 18 marzo da Marcello Gemmato, in cui si vedono i parlamentari baresi riuniti attorno al tavolo con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che ha ribadito: "Capisco la sua amarezza, questo Governo ha dichiarato guerra alle mafie non certo gli amministratori"

"Sono passate due settimane da quando ho chiesto a Decaro, all’indomani dei 130 arresti eseguiti in città, di far convocare un Consiglio monotematico per discutere delle infiltrazioni mafiose che riguarderebbero il capoluogo pugliese. Purtroppo ad oggi nessuna risposta, voglio ricordare che per garbo istituzionale almeno un sì o un no ad un parlamentare, già consigliere comunale della città di Bari, sarebbe dovuta. Ma capisco che in questa vicenda sia un po’ tutto saltato, che l’arroganza prevalga sul garbo e che si stia preferendo mettere la testa sotto la sabbia, come gli struzzi, piuttosto che inseguire la verità; meglio le luci del Bifest che quelle della sala consigliare. Mi chiedo cosa si cerca di nascondere e se non si ha nulla da nascondere perché non parlarne? Un pensiero va, in ultimo, al movimento 5 Stelle, paladino di giustizia e legalità (sulla carta ?) che a Roma segue la nostra conferenza stampa in Parlamento mentre a Bari non firma la convocazione di consiglio comunale presentata da Fratelli d’Italia girandosi dall’altra parte. Sic transit gloria mundi".

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 8 persone e lo Studio Ovale

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scacco all'intoccabile Decaro e alla sua Bari, il centrodestra nel mirino di D'Arienzo: "Non siete voi lo Stato"

FoggiaToday è in caricamento