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Mafia, Metta contro la relazione del Prefetto: "Dovevano attaccare me, ma hanno infangato la città e anche l'Audace"

L'ex sindaco di Cerignola attacca a testa bassa dopo la diffusione della relazione prefettizia: "Con un documento così al massimo si scioglie un condominio" ironizza. Dentro la relazione anche la squadra di calcio della città e la famiglia Grieco

Dopo la diffusione della relazione del Prefetto di Foggia Raffaele Grassi, scritta sulla scorta del lavoro effettuato dalle Commissioni di accesso agli atti e che ha portato allo scioglimento del consiglio comunale di Cerignola per infiltrazioni mafiose, l’ex sindaco Franco Metta scrive alla città. Ed è l’ennesimo attacco a chi “lo ha voluto fuori”. Metta parla di “decisione politica”.

“Sognavo una reazione del genere, ma nemmeno nei miei sogni la immaginavo cosi ampia, intensa, diffusa e convinta. Ora posso dirlo – dichiara -: lo so da mesi che avrebbero sciolto il mio Comune, per impedirmi di esserne Sindaco per altri 6 anni. Lo so da quando lo annunciarono il noto estortore/ giornalista e i suoi epigoni. Molto influenti, chissà mai perché,  in Prefettura ed in Procura. Lo so da quando il Prefetto Mariani lo preannunciò a destra e soprattutto a manca ( a sinistra, intendo). Lo so da quando vennero in 80, con auto di servizio in quantità,  per notificarmi un foglietto con dieci paroline. Mai vista tanta Polizia, Carabinieri, Guardie di Finanza per una mera notifica”.

“Lo sapevo – scrive-, ma ho lavorato lo stesso, con la morte nel cuore. Piangendo di notte, moltiplicando sforzi ed energie. Perché tutti lavorassero sempre per cambiare Cerignola. Giravo per il Comune; incitavo; sollecitavo; incoraggiavo tutti. Con il sorriso sul volto,  la morte nel cuore. Non so dove abbiano coltivato tanto odio personale. Ma, alla fine, devo ringraziarli. Mai avrei nemmeno sognato tanto apprezzamento, tanta solidarietà,  tanta vicinanza. Sono stato Sindaco per quattro anni, ma in una settimana mi hanno chiamato “Sindaco” a voce altissima migliaia di persone. Mi sono sentito più Sindaco in questa settimana, che in tutti i quattro anni precedenti!”

“Voglio dire a tutti e ad ognuno: grazie di cuore. E vi ricambierò tanto amore con tutto l'amore che potrò. Mi batterò, per voi, per me, per Cerignola. E vincerò questa battaglia, fosse l'ultima cosa da fare nella mia vita. Una sola cosa mi addolora profondamente. Dovevano abbattere Metta, non hanno esitato ad infangare una città intera: imprenditori, lavoratori, persone, aziende. Fango su tutti. Fango pretestuoso, immeritato, ingiustificato. Senza rispetto per niente, per nessuno. Nemmeno per la nostra Audace (il riferimento è alla famiglia Grieco, entrata nella relazione del Prefetto in quanto collegato ad "elemento apicale di clan mafioso", ndr).

“Questa sera si piange di rabbia e di dolore in molte case, di gente innocente. Mi dispiace” continua Metta, che attacca: “A tutti dico: sapete chi dovete ringraziare! A tutti prometto che darò battaglia fino in fondo. Con una relazione così – affonda- al più si scioglie un condominio, non gli organi elettivi di una città di 60mila abitanti”.

“Adda passà la nuttata, scrisse Eduardo. In fondo l'ora più buia è proprio quella che precede l'alba. Hanno voluto togliermi sei anni di lavoro,  che avrei dedicato a finire di cambiare in meglio questa Città. Il vostro affetto e il vostro apprezzamento mi dicono chiaro che, ancora una volta, hanno sbagliato strategia”.

E preannuncia il suo prossimo impegno politico: “Non 6 ma 10 anni vi dedicherò. Dopo aver vinto questa sacrosanta guerra. In nome di tutti voi. Per la nostra Cerignola. Nostra. Mai loro!” conclude.

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