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Virata sulle Province: c'è l'emendamento che rinvia le elezioni al 30 giugno 2019

E' in discussione alla Camera di deputati. Se approvato, comporterebbe lo slittamento delle elezioni, inizialmente fissate per il 31 ottobre, ad anno nuovo. Ma c'è parere negativo della Commissione

Province, la politica di Capitanata si potrebbe rilassare. Stando a quanto contenuto in un emendamento del Governo al decreto Milleproroghe in discussione in queste ore alla Camera dei Deputati, infatti, il 31 ottobre prossimo non dovrebbe esserci alcuna elezione. E questo in virtù del comma 2 bis dell'Art.1 che proroga la permanenza degli organi in scadenza al 30 giugno 2019.

Se la modifica dovesse passare, toccherà ancora al presidente attuale, Francesco Miglio, sedere sulla prima poltrona di Palazzo Dogana (per la quale, in verità, sono già iniziati i giochi di politica ed amministratori). L'emendamento è il tentativo di sottrarre la materia al caos che investe le province dai tempi della riforma Delrio e che sarebbe proseguito, con elezioni sfalsate temporalmente tra territorio e territorio e fra gli stessi organismi del medesimo territorio (come nel caso della Provincia di Foggia).

Chiaro che alla base vi è anche un ragionamento politico: con gli attuali numeri nelle amministrazioni, soprattutto al Sud, difficilmente Lega e M5S potrebbero dire la loro. Lo slittamento al 30 giugno 2019, invece, consentirebbe di svolgere le elezioni di secondo livello dopo le tornate amministrative e, pertanto, dopo aver capitalizzato il consenso nei Comuni e tra gli amministratori.

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