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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Il PD porta a Foggia il ‘Modello Ercolano’: così battiamo il racket delle estorsioni

Ospite il promotore ed ex sindaco di Ercolano, Nino Daniele: "Dare uno strumento contro la solitudine è la vera forza di questa strategia". Presenti Piemontese, Rauseo, De Pellegrino, Rotice e Arena

Il PD, compatto, c’è e porta a Foggia il ‘Modello Ercolano’. Gran parterre nella Sala Rosa del Palazzetto dell’Arte di via Galliani, dove nel tardo pomeriggio di ieri, con Raffaele Piemontese, Mariano Rauseo, Alfonso De Pellegrino e Massimiliano Arena, a presiedere l’incontro sul tema scottante dell’usura e del racket delle estorsioni, c’erano anche il presidente di Confindustria Foggia, Gianni Rotice e soprattutto lui, Nino Daniele, ideatore e promotore di un modello che ha fatto breccia nei cuori e nelle teste di imprenditori e commercianti di Ercolano. In 70, grazie alla coraggiosa iniziativa dell’ex sindaco della città campana, hanno trovato la forza di fare squadra e denunciare il racket delle estorsioni.

Ad aprire l’incontro il consigliere comunale, Alfonso De Pellegrino, che ha ricordato come a Foggia anche i liberi professionisti siano finiti nel mirino degli estorsori: “Dobbiamo fare in modo che chi ha voglia di investire sul nostro territorio non si veda costretto ad aggiungere alla voce “costi” la parola estorsione” ha detto. “La sconfitta elettorale non ci scoraggia a proporre le nostre idee e grazie a Nino, credo che da oggi il mio impegno sarà più forte delle istituzioni” ha sottolineato l’esponente in Consiglio comunale del Partito Democratico.

“Bisogna parlare di legalità, ma anche praticarla” ha esordito invece il segretario cittadino dei democratici, Mariano Rauseo, secondo il quale in una città dalle 1000 emergenze c’è bisogno di una forte risposta culturale: “Non possiamo restare indifferenti” ha poi precisato prima di passare la parola al segretario provinciale, Raffaele Piemontese, che ha prima annunciato la proposta di deliberazione del ‘Modello Ercolano’ in tutti i 61 comuni della provincia di Foggia, poi disegnato il quadro dell’attività estorsiva, riportando paure, incertezze e dolori delle vittime: “Nino, tu sei la prova che la politica non è tutta uguale, noi ci ispiriamo a te e al tuo modello” ha concluso.

Interessanti e vivaci anche gli interventi di Gianni Rotice – che ha evidenziato come i costi dell’illegalità non si possano più sopportare – e di Massimiliano Arena, che con un pizzico di ironia non ha fatto mancare bordate e siluri all’indirizzo dell’amministrazione comunale, in un intervento critico, ricco di citazioni e spunti interessanti: “Sappiamo che ci diranno che non vi è la copertura finanziaria, ma giova invece a qualcuno se altre 100 attività chiudono?” ha chiesto l’avvocato ed esponente del Partito Democratico.

Convegno il 'Modello Ercolano' a Foggia: le foto

Vibrante, emozionante e significativo il contributo di Nino Daniele. Il presidente dell’Associazione antiracket “Ercolano per la legalità”, ha rimarcato la vera strategia del modello nato dall’esperienza di pratiche consolidate nel tempo, come la lotta degli imprenditori di Capo d’Orlando alla mafia: “Dare uno strumento contro la solitudine è la vera forza di questa strategia”. La solitudine, sì, quella condizione che rende un imprenditore debole di fronte alle mafie. Ma è la “fiducia” l’elemento che dal 2005 al 2010 ha caratterizzato l’azione di prevenzione e contrasto al racket delle estorsioni attuato - nonostante le resistenze di un territorio spaventato e minacciato dalla Camorra - dall’ex primo cittadino di Ercolano: “La parola più importante è stata fiducia, perché i clan fanno della sfiducia dei cittadini verso le istituzioni, la loro arma vincente”.

All’opposizione, ma promotori e protagonisti della vita politica a Foggia. Il Partito Democratico, orgoglioso, conferma compattezza, sintonia e unione d’intenti sui temi più caldi e sentiti dalla comunità foggiana; a partire dall’usura e dal racket delle estorsioni, dall’idea di trapiantare a Foggia e in tutti i comuni della provincia un modello che prevede – per tre anni - l’esenzione dal pagamento dei tributi per i commercianti, gli artigiani, gli imprenditori e i liberi professionisti che denunciano i taglieggiatori.

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