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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Italia Viva serra le file nel Terzo Polo per le Comunali 2024: “Nei grandi centri lavoreremo con Azione”

A delineare percorso ed allenze per le Amministrative nel Foggiano sarà, di volta in volta, il confronto con gli iscritti

Le manovre nei maggiori centri al voto nel 2024 sono già iniziate. Allo stato attuale, sono 16 i comuni chiamati alle urne l’anno prossimo, dopo Foggia, che eleggerà sindaco e Consiglio comunale nel turno elettorale straordinario indetto ad autunno per gli enti sciolti per infiltrazioni mafiose.

Si tratta di Apricena; Biccari; Carlantino; Castelnuovo della Daunia; Celle di San Vito; Deliceto; Isole Tremiti, che tornerà ad elezioni un anno dopo il decesso del suo sindaco Giuseppe Calabrese; Orta Nova, nel caso in cui dovesse ravvisarsi l’insussistenza dei presupposti per lo scioglimento per condizionamento mafioso; Poggio Imperiale; San Giovanni Rotondo; San Severo; Stornarella; Torremaggiore; Troia; Volturara Appula; Volturino.

I comuni superiori a 15mila abitanti sono San Severo, San Giovanni Rotondo, Orta Nova (sempre nel caso in cui non intervenga lo scioglimento per mafia) e Torremaggiore. Ed è soprattutto lì che si muovono i partiti, più che nei piccoli centri, dove spopolano le civiche che racchiudono diverse sensibilità.

Italia Viva, già proiettata Amministrative del 2024, fa sapere che “sarà presente da protagonista”. I coordinatori provinciali Rosa Cicolella e Aldo Ragni dettano la linea e frenano eventuali fughe in avanti, provando, per quanto possibile, a serrare le file nel Terzo Polo. Nonostante il cortocircuito a livello nazionale, infatti, anche come dichiarato a FoggiaToday dalla coordinatrice foggiana, sui territori l’alleanza regge.

“A partire dalla città di San Severo, il coordinamento provinciale convocherà gli iscritti di Italia Viva per definire il percorso che ci porterà a condividere le linee programmatiche, la coalizione e il candidato sindaco – scrivono i due coordinatori - Si tratta di elezioni amministrative ed è indubbio che si valuterà di caso in caso la soluzione migliore ma, almeno nei grandi centri, come stabilito nell'ultima assemblea provinciale degli iscritti, lavoreremo con Azione e le altre forze politiche e civiche liberal-democratiche ad una nostra proposta alternativa ai poli tradizionali”.

Insomma, le posizioni, in ciascun territorio, si delineeranno solo dopo un confronto con la base, come già stabilito in occasione dell’assemblea provinciale del 20 aprile scorso a Foggia, alla presenza di Teresa Bellanova. In quel solco, si lavora con le forze intenzionate a costruire un’area riformista.

Proprio in quel di San Severo, il segretario cittadino di Azione, l’avvocato Marco Infante, ha fatto sapere che il partito è pronto a siglare un patto con Forza Italia e i civici del movimento Città Civile, per stilare insieme un programma. Per il momento, non ci sono state interlocuzioni con i renziani che, più in generale, avevano già fatto sapere di non avere preclusioni da un punto di vista ideologico, ma anche in questo caso, si decide con gli iscritti.

“Italia Viva metterà a disposizione dei progetti per le amministrative i propri valori e le proprie ragioni fondanti con la consapevolezza che la costruzione di una proposta elettorale passa anche dall'impegno che metteremo in campo”, concludono nella nota Cicolella e Ragni.

Ad Apricena, Matteo Viggiani, uno dei renziani più attivi, con un suo comitato, ha già lanciato la sfida per riconsegnare “dignità politica” alla città. Il suo è un avviso ‘esplorativo’, per sondare eventuali disponibilità al dialogo sul territorio, fatte salve le indicazioni che arrivano dai coordinatori provinciali.

Un perimetro, a titolo personale, lo traccia, e lascia fuori l’attuale Pd, M5S, Fratelli d’Italia e Lega, segnale che potrebbe essere indicativo anche di un certo sentiment. C’è posto per “chiunque si riconosca in valori politici liberali, moderati e riformisti”.

Invita a mettersi in cammino, nonostante la strada sia ancora lunga, e individua cinque priorità: cultura, sicurezza, famiglia, meno tasse e più lavoro. “È ora – scrive Viggiani - il tempo da cui partire per inaugurare una nuova casa - una nuova famiglia - che sia in grado di restituire una nuova dignità politica ed un nuovo volto alla nostra città, che sia capace di riflettere la sua bellezza e la sua cultura”. 

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