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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica Orta Nova

Orta Nova non ha più un sindaco, Lasorsa lascia: "Strumentalizzata dai media mia reazione a episodi gravi"

Rassegnate le dimissioni comunicate ai suoi concittadini con un videomessaggio

“Le amministrazioni comunali dovrebbero essere accompagnate nel loro complesso percorso, soprattutto in terre difficili come la nostra, sia dai cittadini che dallo Stato, ma alcune volte si respira diffidenza, e la sensazione è quella di procedere da soli. Pertanto, per la mia onestà intellettuale, andare avanti in una situazione del genere, rappresenta soltanto un danno per il vivere civile e per la serenità dei cittadini”.

Domenico Lasorsa ha scelto un videomessaggio di sei minuti, pubblicato in tarda serata, poco prima delle 22, per comunicare alla comunità di Orta Nova la decisione di rassegnare le dimissioni da sindaco, già annunciata alla sua maggioranza con un audio circolato sulle chat.

Da ieri, le dimissioni erano pronte, in una busta chiusa, ma si era preso 24 ore di tempo per riflettere. Questa mattina era assente alla riunione di Giunta, e aveva assunto la presidenza il vice sindaco, l’avvocato Mara Ghezza. “Il percorso termina qui – ha detto ai suoi concittadini - perché sono venute meno le condizioni basilari per continuare un progetto sottoscritto e portato al voto degli elettori”.

Nel suo discorso elenca alcuni degli obiettivi raggiunti nei 46 mesi di amministrazione. Dalla “difficile gestione della fase pandemica” all’avvio della raccolta differenziata porta a porta che ha raggiunto il 64%; l’apertura della villa comunale e di un centro antiviolenza; i numerosi concorsi che “hanno consentito di apportare nuova linfa e nuove risorse umane” in risposta ai numerosi pensionamenti; l’ammodernamento del secondo circolo didattico; gli alloggi Arca Capitanata; il “lavoro più progettuale”, quello della partecipazione ai bandi di finanziamento e ricorda, in particolare, il progetto del Gesuitico e quello di un centro sportivo polivalente.

“Eravamo a conoscenza, sin dall’inizio, delle tante problematiche che la nostra comunità presentava, a partire proprio da quelle legate alla sicurezza, ma nonostante tutto abbiamo accettato questa sfida, quella di tentare di smuovere qualcosa”. I primi anni di mandato, racconta, “non sono stati affatto semplici per i diversi eventi che hanno colpito Orta Nova, dalle stragi familiari ai femminicidi”.

E si sofferma proprio sui “seri problemi legati alla sicurezza del territorio”, ma soprattutto giustifica la sua scelta di proclamare il lutto cittadino dopo morti cruente, come l’omicidio del giovane Andrea Gaeta, figlio del presunto boss del posto.

“Ci siamo ritrovati di fronte a fatti di sangue che hanno visto anche dei giovanissimi come protagonisti, fatti di sangue non legati a questioni attinenti alla legalità, ed è il motivo per cui, di fronte a episodi così gravi, ho avuto una reazione estremamente umana, che mi ha indotto a proclamare il lutto cittadino per ogni vittima coinvolta – spiega Lasorsa - perché ho sempre pensato che debbano essere momenti di riflessione, in cui siamo chiamati a capire che bisogna frenare la violenza che si è consumata troppo spesso in questo paese ed evidenziando che la vita di ogni persona, nella sua sacralità, merita rispetto. Donne, madri, figli vittime di violenza portata alle estreme conseguenze in ambiti familiari o in contesti attinenti alla sfera personale. E questa mia reazione è stata letteralmente strumentalizzata da alcuni media, che hanno cercato di dare interpretazioni tendenziose e completamente sbagliate. Dopo l’ennesimo fatto di sangue, ho semplicemente richiesto al prefetto di Foggia più sicurezza per il mio paese”.

Poi si è insediata la commissione d’accesso. “Improvvisamente, il problema di questo territorio, di questo paese, siamo diventati noi”. Difende l’operato della sua amministrazione. “Noi siamo convinti di aver ben operato nell’interesse dei cittadini ortesi”. Da oggi scattano i 20 giorni prima che le dimissioni diventino efficaci ed irrevocabili, caso in cui si procederà allo scioglimento del Consiglio comunale. Fino ad allora, sarà sostituito dal vice sindaco.

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