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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Socialisti alla riscossa, piantano la bandierina col garofano in Consiglio: “Da Foggia riorganizziamo il partito”

I Verdi negano l’uso del simbolo di Riscossa Civile al cacciatore Di Chiara, ma Scapato archivia subito il caso: “Rappresenterà anche le loro battaglie”

“Ritorno a casa, dove sono cresciuto da ragazzo, quindi nessuno mi può rimproverare cambi di casacca o di convenienza, perché io sono un socialista, lo sono sempre stato. Orgogliosamente, riporto la bandiera del garofano nel Consiglio comunale di Foggia”.

Il consigliere comunale Mino Di Chiara si riappropria così del simbolo che non lo ha accompagnato in campagna elettorale, ma che gli era rimasto cucito addosso. Alla presenza del segretario nazionale del Partito Socialista Italiano Enzo Maraio, suggella la nascita del gruppo consiliare ‘Partito Socialista Italiano – Riscossa Civile’.

“Il Psi qui a Foggia meritava la presenza in Consiglio comunale – ha detto il segretario provinciale Michele Santarelli, peraltro candidato alle Provinciali in quota PSI nella lista del presidente Nobiletti -. La nostra lista, per pochi voti, non ha conseguito il seggio. Per fortuna, l’elezione di Mino ci consente oggi di riportare il simbolo e la storia del partito socialista in questo importante consesso del comune capoluogo. Da qui noi riorganizzeremo il partito”.

La tradizione socialista a Foggia e in provincia “è molto consolidata – ha osservato il segretario nazionale Maraio - e oggi apriamo una fase nuova di grande prospettiva”.

La 'pausa' in campagna elettorale

I rapporti con Mino Di Chiara, fa sapere il leader nazionale, non si sono mai interrotti, nemmeno durante la campagna elettorale. “Ricongiungiamo un percorso politico di sinergia e di sintonia che non è mai mancata".

È lui a ripercorrere quella fase che oggi si lascia alle spalle: “Durante la campagna elettorale, il nostro contributo alla coalizione ha portato, con senso di responsabilità, i nostri i dirigenti a mettersi a disposizione al servizio del progetto, facendo anche dei passi indietro. Quei passi indietro, oggi ci portano a fare un passo tutti quanti avanti, insieme con Mino Di Chiara”.

Chiaro il riferimento all’avvocato Giulio Scapato, socialista di lungo corso. “Le scelte di Mino non erano compatibili con le nostre, ma era un’altra fase storica”, ha aggiunto Maraio. “La sua esperienza era stata messa soltanto in sospensione, non avevamo assunto alcun provvedimento nei suoi confronti”. Per intenderci, avrebbero potuto espellerlo, ma così non è stato.

“È stata una parentesi dovuta a un modo di pensare in maniera diversa rispetto al risultato, ma era nei fatti che io non potessi mai andare da un’altra parte: sono nato e voglio morire socialista”, ha dichiarato il diretto interessato.

È tornato in sella e a lui è stata riaffidata la segreteria cittadina, congelata per qualche mese e rimasta lì ad attenderlo. È, inoltre, componente del consiglio nazionale del Partito Socialista.

I ‘compagni’ hanno ringraziato l’avvocato Luigi Iorio, coordinatore della segreteria nazionale, per quella che oggi Santarelli ha definito “una candidatura di servizio”. Non è stato eletto per 17 voti.

Insieme a lui, già venerdì scorso, Mino Di Chiara aveva già partecipato ad una riunione di coalizione in rappresentanza del Psi, con il sindaco, i capigruppo e i segretari cittadini. In questi giorni, si discute delle nomine nelle società partecipate. “Credo che il sindaco premierà tutte le liste, ma in modo particolare le quattro che non hanno eletto nessun consigliere comunale. Credo che vada riconosciuta alla lista Riscossa Civile una visibilità”, ha affermato Mino Di Chiara.  

La convivenza impossibile in Tempi Nuovi

Il suo addio a Tempi Nuovi-Azione, oltre a modificare la geografia del Consiglio, potrebbe ricalibrare i rapporti di forza all’interno della coalizione. La lista, del resto, aveva ottenuto due assessorati – affidati a Daniela Patano e Lorenzo Frattarolo – anche in virtù della rappresentanza consiliare, e ora il gruppo si assottiglia.

Di Chiara, poi, sgonfia il consenso elettorale dei calendiani: “Quella lista ha 2400 voti di socialisti, gente come Pino Lonigro, Saverio Cassitti, Pasquale Russo (presente stamattina)”.

Non fa mistero degli attriti: “Subito dopo le elezioni siamo entrati in contrapposizione con chi ha messo su la lista. Riguardando a tre mesi fa, dico che se ci fosse stato Sabino Colangelo, probabilmente, le cose sarebbero andate in maniera diversa, perché la componente socialista e di Italia Viva in quella lista fu merito di Sabino Colangelo. Venuto meno lui, gli accordi all’interno di quella lista sono saltati. Sembrava fossimo estranei, perché il garante di quella operazione, purtroppo, era venuto a mancare durante la campagna elettorale”.  

No dei Verdi all'uso del simbolo di Riscossa Civile

Solo un’ora prima della conferenza stampa, è arrivato il diniego all’uso del simbolo da parte di Europa Verde. “I Verdi possono stare sereni e tranquilli, credo che anche a loro farà piacere avere un consigliere comunale che potrà portare le loro battaglie politiche in Consiglio comunale”, ha detto l’avvocato Giulio Scapato, archiviando in fretta il caso. “Il presentatore della lista ha accettato l’adesione”, ha risposto serafico. Il problema non si pone, perché quel presentatore è lui.

“Prendiamo politicamente le distanze dalle affermazioni a mezzo stampa a favore della caccia del consigliere Di Chiara evidentemente in contrasto con i principi statutari e politici dei Verdi”, si leggeva in una nota a firma dell’avvocato Fabrizio Cangelli, co-portavoce provinciale di Europa Verde-Verdi di Foggia che, in premessa, ricordava come la lista depositata recasse la sola dicitura di Riscossa Civile.

In qualità di componenti della stessa lista, negavano il consenso ad utilizzare il simbolo “condiviso anche da Europa Verde-Verdi che non si sente assolutamente rappresentata da chi ha posizioni opposte ed antitetiche a quelle dei Verdi come la tutela della biodiversità e del patrimonio faunistico”.

Solo “qualche mal di pancia”, così lo ha bollato il socialista Scapato. “Il consigliere Di Chiara, sicuramente, cercherà di smussare quelle che sono eventuali angolature che potrebbero dare fastidio ai Verdi, e sicuramente, darà un contributo anche a quelle che sono le finalità ambientalistiche dei Verdi – ha detto l’avvocato -. Non bisogna dimenticare che anche i cacciatori sono ambientalisti”.

Da sinistra, Luigi Iorio, Giulio Scapato, Enzo Maraio, Michele Santarelli e Mino Di Chiara

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