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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia Ischitella

Un parco fotovoltaico nella Laguna di Varano. Allarme Wwf: "A rischio ecosistema di un'area protetta"

Il progetto, presentato al Ministero dell'Ambiente, prevede l'utilizzo di 1,43 km² della superficie lagunare di Varano, per l'installazione di 263.200 pannelli fotovoltaici, capaci di produrre 175 MWp sufficienti ad alimentare circa 92mila utenze elettriche

Un progetto destinato a far discutere, non tanto per le finalità - sulle quali gli spunti di analisi non mancherebbero di certo - quanto per il luogo nel quale verrebbe realizzato. Stiamo parlando del parco fotovoltaico flottante nella Laguna Costiera di Varano - poco distante dal Crocefisso di Varano -, il cui studio preliminare ambientale è stato presentato di recente al Ministero dell'Ambiente. 

Come si può leggere nello studio, il progetto redatto dall'ing. Luigi Severini prevede l'utilizzo di 1,43 km² della superficie lagunare di Varano, per l'installazione di 263.200 pannelli fotovoltaici, capaci di produrre 175 MWp sufficienti ad alimentare circa 92mila utenze elettriche.

Il progetto rispetterebbe il principio Dnsh ("Do not significant Harm") relativo alla sostenibilità ambientale degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: "È stato sviluppato adottando scelte tecniche che assicurino il minore impatto possibile sull'ambiente e sull'ecosistema e un importante contributo alla mitigazione dei fenomeni dei cambiamenti climatici", si legge nella premessa dello studio. 

A questo si aggiungerebbero anche vantaggi all'economia del territorio, "con particolare riferimento al settore produttivo dell'acquacoltura, della pesca nelle acque interne, nonché per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti ittici, utilizzando modelli di sviluppo sostenibile". 

Buoni propositi e vantaggi, almeno sulla carta, che non trovano il minimo assenso del Wwf Foggia, che attraverso un post sui social non ha nascosto la preoccupazione per un progetto che sarebbe sbagliato anche solo proporre: "Parliamo della Laguna di Varano, una delle zone più tutelate della provincia di Foggia, una zona umida di valore internazionale, che fa parte del Parco del Gargano e rientra nella rete Natura 2000", fa presente a FoggiaToday Maurizio Marrese, presidente del Wwf Foggia. 

Un impianto di qualsiasi tipo andrebbe a intaccare pesantemente l'habitat della fauna selvatica, uccelli in particolare: "La laguna rappresenta uno dei luoghi di svernamento più importanti degli uccelli. Qui si riproducono tante specie, ultimamente abbiamo anche registrato la presenza di fenicotteri. Si tratta di una zona dal punto di vista naturalistico importantissima che andrebbe tutelata. Questi progetti non si dovrebbero neppure proporre, perché non hanno senso. Parliamo tanto di turismo, delle bellezze del nostro territorio. Le persone vengono sul Gargano soprattutto per ammirare i nostri tesori naturalistici che, con progetti di questo tipo, andremmo a compromettere". 

Oltretutto, malgrado le rassicurazioni, non sarebbe escluso del tutto l'impatto ambientale: "Con l'installazione sull'acqua si andrebbe a togliere habitat alla fauna, ma poi ci sono anche dei lavori che prevedono scavi all'interno della laguna. Non dimentichiamo che siamo nella zona dove c'è il Crocefisso di Varano. Ci sono poi gli impianti a terra di raccolta dell'energia". 

Ciliegina sulla torta, anche un errore sulla 'forma' del parco fotovoltaico, che si ispirerebbe alla sagoma del Cisto di Clusio, fiore endemico del Gargano: "È una pianta endemica che si trova esclusivamente a Lesina e non ha niente a che vedere con Varano. Se questi sono i presupposti...". 

Né i riferimenti alla sostenibilità ambientale e alla finalità di attenuare il cambiamento climatico sarebbero una esimente: "Le fonti di energie rinnovabili hanno un valore che non contestiamo affatto. Siamo anzi favorevoli, purché i progetti vengano pensati con sapienza. Non dovrebbero compromettere gli ambienti naturali e la bellezza dei luoghi. Sarebbe come se qualcuno pensasse di sistemare un impianto sul campanile della Basilica di San Michele a Monte Sant'Angelo". Senza dimenticare la crisi ambientale che Lesina e Varano stanno vivendo. Non sono passati molti mesi dalle segnalazioni di casi di anossia: "Siamo di fronte a un ecosistema fragile. Un impianto del genere non farebbe che aumentarne i problemi". 

I tempi sono ancora lunghi, ma il Wwf auspica una presa di posizione degli enti coinvolti, dal Parco del Gargano, passando il comune di Ischitella (a cui fa riferimento la zona interessata), la Provincia di Foggia e la Regione Puglia: "L'appello che faccio a loro è che il principio di proteggere l'ambiente non rimanga sulla carta, ma trovi riscontri oggettivi. Questo progetto non può passare. È giunta l'ora che la politica prenda una decisione; non si può parlare di turismo e poi continuare ad avallare l'installazione di parchi eolici e fotovoltaici. O puntiamo sul turismo e le bellezze naturalistiche o trasformiamo la provincia di Foggia in una nuova Silicon Valley". 

Anche il Wwf non starà a guardare, trattandosi di un caso non soltanto locale: "Sarà affrontato a livelli più alti. Ma ripeto quanto detto prima: è un progetto di cui non si dovrebbe neppure parlare, altrimenti potremmo accettare di tutto, anche che una impresa voglia realizzare un grattacielo di trenta piani sulla costa". 

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