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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Il mistero della Cun a Foggia: "Che fine ha fatto?". Intanto navi cariche di grano dal Panama attraccano nei porti pugliesi

Il senatore Saverio De Bonis, membro della IX Commissione Agricoltura del Senato, evidenzia una certa ritrosia delle associazioni rispetto alla Cun. Intanto il prezzo del grano in Italia scende e arrivano navi dall'estero nei porti pugliesi

“Devo registrare una generale ritrosia, con qualche lodevole eccezione, delle associazioni a rendere davvero efficace lo strumento della Cun, l'unico che possa riequilibrare le distorsioni nel meccanismo di formazione dei prezzi. Si dice a parole di non volere che il grano sia considerato una commodity come le altre, ma intanto non ci si muove realmente in questa direzione. Invece dobbiamo darci da fare affinché la Cun e il nostro grano diventino uno standard internazionale di valore, un valore che sia ripartito in modo equo tra tutti i soggetti coinvolti. E la sede della Cun deve essere Foggia, perché è lì che vi è la maggiore produzione nazionale. Ad ognuno il suo: il Sud è la culla della produzione di grano duro. Dunque lì deve essere la sede dell'organismo preposto". Così il senatore Saverio De Bonis, membro della IX Commissione Agricoltura del Senato, commentando l'audizione sull'affare grano duro tenuta ieri presso la commissione, alla quale hanno partecipato in videoconferenza rappresentanti di Agrinsieme, Coldiretti, Unci Agroalimentare, Uecoop e dell'Associazione Nazionale Produttori Agricoli.

Nel 2019 aveva scritto anche al presidente Sergio Mattarella, al quale aveva rappresentato la grave situazione dei coltivatori cerealicoli dei comuni del Mezzogiorno. La costituzione di una Cun a Foggia per il prezzo del grano duro è in discussione dal luglio 2016 e fa parte del piano dell’allora ministro Maurizio Martina per il rilancio del grano italiano. Sono trascorsi cinque anni.

Il 5 febbraio scorso il deputato del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della commissione Bilancio e componente della Commissione Agricoltura, Giorgio Lovecchio, aveva annunciato l’istituzione della Cun in via sperimentale.

Tre settimane dopo, in un’intervista rilasciata a Foggiatoday, il direttore provinciale della Coldiretti, aveva definito la Cun “una falsa illusione” precisando che la commissione avrebbe monitorato solo gli scambi e che invece sarebbe stato opportuno fare un lavoro serio su i contratti di filiera, senza i quali la Cun non avrebbe risolto granché.

Intanto De Bonis sottolinea come "mentre nei porti pugliesi attraccano indisturbate navi provenienti da Panama, dove tutto si coltiva tranne che il grano, i prezzi del grano italiano crollano in prossimità della trebbiatura. È evidente che si sfrutta, ogni anno, la leva dell'import-export per drogare il mercato nazionale. Un mercato distorto e viziato in cui a perderci sono i produttori e in consumatori, mentre gli industriali si avvantaggiano della depressione dei prezzi"

Il senatore si rivolge alle associazioni di categoria: "Ho chiesto loro come mai i lavori per rendere pienamente operativa la Cun procedano così a rilento. A parole dicono di essere favorevoli a interventi, norme, contratti e istituzioni che riequilibrino il rapporto tra i produttori e gli altri attori del comparto, ma poi di fatto la Cun, pensata proprio per garantire la trasparenza e l'equità, non vede la luce. Attendo le loro risposte scritte, chieste dal presidente Vallardi, in cui si spera si degneranno di chiarire i miei dubbi e le mie domande, che sono poi le domande di tutti gli agricoltori. E auspico che su questo tema vi sia un'ampia condivisione dei colleghi membri della Commissione".

Il senatore conclude: “La speculazione continua e lo dimostra il fatto che se l'anno scorso il grano biologico quotava 40 euro a quintale, quest'anno arriva a malapena a 28 euro. Le semole, per converso, hanno visto un incremento di due euro. Da queste cifre è evidente chi si avvantaggia delle oscillazioni dei prezzi, favorite anche dall'immissione di grani esteri di incerta provenienza e di ancor più incerta qualità e salubrità"

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