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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Morti sul lavoro, la strage senza fine in Capitanata: quattro vittime in due mesi

Francesco Albanese, 23 anni di Stornara, Walter Mugnano, sessantenne di San Giovanni Rotondo, Giuseppe Matera, 51enne di Cerignola e Michele Lafiosca 53enne di Gravina di Puglia. Il 50enne Antonio Caputo ha trovato la morte nella Bat

Nel 2023 Foggia è stata la provincia pugliese che ha registrato il più alto numero di infortuni mortali sul lavoro dopo Bari: 15 contro le 34 vittime di Bari. Subito dopo ci sono Lecce con 13, Brindisi con otto, Taranto e Bat con quattro.

Rispetto ai settori, 61 infortuni mortali hanno interessato industria e servizi, 16 l’agricoltura, 1 il settore pubblico. In tre casi si trattava di lavoratrici.

Quanto alle fasce d’età, il maggior numero di incidenti mortali – 48 su 78 - si sono verificati nella fascia 50-64 anni.

Quattro casi nella fascia 20-24 anni, in due casi le vittime avevano oltre 75 anni. Non meno grave il report Inail del 2023 relativi agli infortuni: 27.580 le denunce, una media di 75 denunce al giorno. Sedici di questi sono avvenuti in itinere.

La Puglia è la quarta regione in Italia per incidenza rispetto al numero di occupati secondo le statistiche elaborate dall’osservatorio Vega. 

a Capitanata è una delle province d'Italia dove si muore di più sul lavoro: almeno una vittima al mese. Nel 2023, per quanto riguarda casi ordinati per incidenza degli infortuni mortali, Foggia è risultata ottava con 12 morti su 175mila occupati. L'indice di incidenza è stato di 68,6 (il report).

Nel 2023 sono almeno quattro le vittime del lavoro accertate in Capitanata: l'ultima tragedia è avvenuta ieri 27 febbraio a Stornara, in località Contessa, durante i lavori di messa in opera di un impianto di irrigazione in prossimità di un terreno agricolo. Francesco Albanese, di 23 anni, è morto schiacciato dal terreno accumulato in corrispondenza dello scavo effettuato e che, franando, lo ha travolto senza lasciargli scampo.

In circostanze diverse, la stessa sorte era toccata a Walter Mugnano, l'idraulico sessantenne deceduto nel pomeriggio del 17 febbraio sulla Sp 45 bis San Giovanni Rotondo-Foggia. L'uomo, mentre percorreva l'arteria a bordo dell'auto di lavoro, è uscito fuori strada ribaltandosi a ridosso di un uliveto.

L'11 febbraio, nei pressi di una farmacia di viale Ofanto, Giuseppe, corriere di una ditta specializzata di trasporti, è deceduto a 51 anni per un malore mentre stava scaricando della merce in farmacia. Il 31 gennaio scorso, un suo concittadino, Antonio Caputo, aveva trovato la morte tra Melfi e Palazzo San Gervasio, in agro di Spinazzola, mentre era a bordo del suo autoarticolato.

Un'altra vittima del lavoro è Michele Lafiosca, 53enne di Gravina di Puglia, deceduto il 16 gennaio in prossimità dello svincolo di Deliceto sempre sulla Statale 655 'Bradanica' Foggia-Candela, in corrispondenza di Ascoli Satriano.

Due incidenti simili, che per le circostanze in cui sono maturate, farebbero pensare a un malore alla guida.

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