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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Stornara

Drammatico incidente sul lavoro: 23enne muore travolto dal terreno dopo uno scavo

E' successo questa mattina, in località Contessa, a Stornara. Nulla da fare per Francesco Albanese, 23enne del posto: è deceduto sul colpo

Drammatico incidente sul lavoro, nel Foggiano. Un giovane operaio, Francesco Albanese, è deceduto quest'oggi, in località 'Contessa', in agro di Stornara, durante i lavori di messa in opera di un impianto di irrigazione.

Il fatto è successo questa mattina, in prossimità di un terreno agricolo: il giovane, che il prossimo mese avrebbe compiuto 24 anni, è morto schiacciato dal terreno accumulato in corrispondenza dello scavo effettuato e che, franando, lo ha travolto senza lasciargli scampo.

A nulla, infatti, sono valsi gli sforzi degli operatori del 118, giunti sul posto insieme ai carabinieri e ai vigili del fuoco: il ragazzo è morto sul colpo.

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Lutto cittadino a Stornara

Dolore e sgomento per l'accaduto a Stornara, comunità e sindaco sotto choc per l'incidente in cui ha perso la vita Francesco Albanese: "Ancora una volta la nostra comunità si trova a piangere un nostro concittadino deceduto sul posto di lavoro per un tragico e gravissimo incidente. In attesa che venga verificata con rigore la dinamica che ha portato a questa tragedia, dobbiamo dire a gran voce che, in ogni caso, questo è intollerabile e non più accettabile. In occasione dei funerali sarà proclamato il lutto cittadino la nostra comunità di Stornara si stringe attorno alla famiglia, ai cari della vittima e a tutti i colleghi e le colleghe" il commento del sindaco Roberto Nigro.

I messaggi di cordoglio 

"Oggi una giovane vita purtroppo è stata spezzata per un’incidente sul lavoro nell’agro di Stornara. Si tratta di Francesco Albanese, un giovane di 23 anni che avanti a sé aveva tutta una vita da vivere. A nome della Cgil dei 5 Reali Siti voglio esprimere solo profonda sofferenza e cordoglio alla famiglia ed estendere questo sentimento a tutta la Comunità di Stornara. Non ci sono parole e non c’è altro da aggiungere, se non tanta tristezza e dolore" il commento di Daniele Calamita coordinatore Cgil Cinque Reali Siti.

La Camera del Lavoro di Foggia, assieme alle categorie provinciali dei lavoratori dell’edilizia - Fillea - e dell’agricoltura - Flai - esprimono sconcerto e indignazione per l’ennesima vittima sul lavoro in Capiatanata, a meno di una settimana dello sciopero di due ore indetto nei settori delle costruzioni e della metalmeccanica a livello nazionale dopo il tragico crollo sul cantiere di Firenze che ha causato la morte di cinque operai. “Non si può morire a 23 anni, non si deve morire di lavoro, di lavoro c’è bisogno per vivere” affermano i segretari generali Gianni Palma (Cgil), Savino Tango (Fillea) e Giovanni Tarantella (Flai). “Alla famiglia del giovane Francesco Albanese, deceduto in agro di Stornara, va il nostro cordoglio. Attendiamo che gli organi preposti accertino le condizioni di lavoro,  sicurezza e rispetto delle norme nel cantiere, ma non possiamo assistere inermi a una strage. Serve cultura della responsabilità, serve formazione, serve prevenzione”. 

“Nel 2023 sono state 4.308 le denunce di infortunio all’Inail in provincia di Foggia, un media di 12 al giorno. Gli incidenti mortali sono stati 15. Tutto questo avviene mentre il Governo predispone misure inadeguate sul versante della sicurezza, con gli organici degli enti ispettivi ridotti all’osso e un numero di aziende controllate annualmente irrisorio. La Cgil proseguirà la sua azione di mobilitazione e informazione, a partire dal ruolo che svolgono i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza”.

Così Luca Maggio, coordinatore foggiano di Uil Puglia: "Ancora un morto sul lavoro, per l’ennesima volta una giovane vita con speranze e sogni davanti si interrompe bruscamente. Foggia e la Puglia sono ai primissimi posti In Italia per numero di morti sui luoghi di lavoro. Da tempo, la nostra organizzazione sindacale chiede l’istituzione di una procura speciale, l’esclusione dagli appalti delle aziende che non rispettano le norme sulla sicurezza, investimenti e assunzioni negli ispettorati e in tema di formazione e prevenzione. È nostro intento chiedere un confronto urgente alla Prefettura per ribadire la piattaforma elaborata dalle organizzazioni sindacali e rilanciata nel corso dello sciopero del 21 febbraio scorso".

Questo invece il commento di Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia: "Quanti morti ancora dobbiamo contare prima che tutti - istituzioni e imprese in primis - accolgano l'invito dei sindacati a mettere la sicurezza sul lavoro e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici al primo posto?. Chiediamo che la Regione Puglia si attivi con urgenza nel convocare un tavolo istituzionale dedicato al quale chiamare gli enti ispettivi, le associazioni datoriali e le rappresentanze sindacali per definire strategie sul versante della prevenzione e della vigilanza nonché repressione per chi non rispetta le norme. Mentre il Governo propone misure inadeguate chiediamo che qui nella nostra regione vi sia un segnale in controtendenza, anche rispetto alla selezione delle imprese che accedono ai contributi pubblici. Dobbiamo fermare questa strage, non perdiamo un minuto di più".

Le dichiarazioni della senatrice del M5S Gisella Naturale: "Mentre leggiamo sui media che il ragazzo deceduto a Stornara è il n182 dall'inizio dell'anno, è d'obbligo una riflessione: Francesco Albanese era un giovane di 23 anni, aveva tutta la vita davanti, aveva voglia di lavorare, ma in un modo inaccettabile il luogo di lavoro si è trasformato in motivo della sua morte. Terribile definirlo con un numero, così come lo è per coloro che lo hanno preceduto. Incredibile è anche pensare ai numeri che sta dando questo Governo, che pensa di correre ai ripari con quella che è una patente a punti: se muore un operaio, le aziende perdono 20 punti e dovranno fare un corso per recuperare. Sì, la vita di un lavoratore vale 20 crediti, anzi meno perché si può lavorare con 15 crediti e 5 si recuperano con un corso di formazione. Soluzioni incredibili che puntano tutto a quando già le tragedie sono accadute, non è così che si fa prevenzione, i corsi vanno fatti ante e non post. Inoltre vanno incrementati i controlli e resi strutturali, concreti e credibili. accontenta nessuno. Stornara è in lutto e così tutti noi come è giusto che sia, ma se Francesco resterà solo un numero e argomento per una notizia di cronaca, anche questa grave perdita cadrà nel vuoto senza poter essere di alcun insegnamento e monito".

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