rotate-mobile
Cronaca Rodi Garganico

Riattivazione del Tribunale di Rodi Garganico, il cerino passa al Ministero della Giustizia: se ne discuterà a Roma

Mercoledì il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, riceverà una delegazione composta dai sei sindaci del comprensorio, dal presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Foggia, Gianluca Ursitti e dal presidente dell’associazione ‘Avvocati Garganici’, Giovanni Maggiano. Le richieste dal territorio

La riapertura del Tribunale di Rodi, priorità per il territorio garganico e questione capitale per gli operatori della giustizia del Foggiano, finisce sul tavolo della ministra al ramo, Marta Cartabia. Il prossimo mercoledì, 16 marzo, il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, riceverà una delegazione composta dai sei sindaci del comprensorio (Rodi Garganico, Vico del Gargano, Peschici, Ischitella, Carpino e Cagnano Varano), dal presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Foggia, Gianluca Ursitti e dal presidente dell’associazione ‘Avvocati Garganici’, Giovanni Maggiano, impegnato in prima linea in quella che definisce “una battaglia per il territorio”.

La convocazione è la risposta diretta alle sei delibere recentemente inoltrate dai primi cittadini dei Comuni ‘orfani’ del tribunale cassato con la riforma della geografia giudiziaria del 2013, che ha portato alla soppressione di 7 presidi di giustizia (le sedi di Lucera, San Severo, Apricena, Cerignola, Manfredonia, Rodi Garganico e Trinitapoli) lasciando attivo il solo Tribunale di Foggia. Una, sostanzialmente, la proposta che verrà avanzata: la riattivazione dell’ufficio giudiziario chiuso 9 anni fa. “In alternativa, ma in via assolutamente subordinata”, aggiunge l’avvocato Maggiano, “chiediamo di far diventare ministeriale l’ufficio del giudice di pace di Rodi Garganico (che in questo momento è comunale, ovvero con tutti gli oneri a carico delle amministrazioni); dopodiché servirebbe anticipare l’entrata in vigore della riforma dell’aumento delle competenze dei giudici di pace, che è slittata ad ottobre del 2025”.

Si tratta, puntualizza il presidente dell’associazione ‘Avvocati Garganici’, di richieste subordinate “perché la priorità è la riapertura di quello che si candida a diventare il Tribunale del Gargano. Un territorio come quello di Capitanata, di oltre 7200 chilometri quadrati, con 700mila abitanti, più vasto addirittura di altre regioni in cui ci sono diversi tribunali, e con gravi fenomeni di criminalità organizzata, non può continuare ad avere un solo tribunale, che si è dimostrato inadeguato a garantire una celere risposta di giustizia ai cittadini che ne fanno richiesta”. All’incontro parteciperà anche il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Foggia, Gianluca Ursitti, che potrà illustrare le gravi criticità e carenze, sia strutturali che logistiche, del Palazzo di Giustizia di Foggia e l'impossibilità di smaltire i 12mila processi in fase dibattimentale, anche per mancanza di aule in cui celebrare i processi.

Il confronto romano è stato accordato in tempi abbastanza rapidi, “e di questo ringrazio il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, stimato collega, che conosce molto bene la realtà garganica avendo patrocinato spesso dalle nostre parti”, aggiunge Maggiano. “Noi siamo consapevoli di aver fatto tutto quello che è nelle nostre possibilità. Speriamo sia arrivato il momento storico giusto affinché la giustizia torni ad essere di casa sul Gargano, e questa ‘tortura’ finisca al più presto”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Riattivazione del Tribunale di Rodi Garganico, il cerino passa al Ministero della Giustizia: se ne discuterà a Roma

FoggiaToday è in caricamento