rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità

Alberto Curci e la residenza artistica al PactZollverein, in Germania: la sua nuova scommessa è 'Hic et Nunc’

Nuovo importante traguardo per il ballerino professionista e coreografo foggiano, che dallo scorso settembre si è trasferito ad Essen: il fondo per le arti dello spettacolo ha deciso di premiare il suo nuovo progetto di ricerca artistica

Nuovo importante traguardo per il ballerino professionista e coreografo foggiano, Alberto Curci, che dallo scorso settembre si è trasferito ad Essen, nella zona NordRhein - Westfalen, in Germania. “Il fondo per le arti dello spettacolo”, spiega Curci, “ha deciso di premiare il mio nuovo progetto ‘Hic et Nunc’, prosieguo di ‘Die Illusion der Zeit’. E se il primo traguardo è stato importante, questo per me è un punto a cui mai lontanamente avrei pensato di arrivare”, ammette.

Dal 1° marzo al 30 aprile, infatti, oltre a ricevere fondi dal Ministero tedesco delle Arti e Media, Curci potrà contare su una residenza artistica presso uno dei più importanti centri di danza e ricerca presenti in Germania, il PactZollverein. “Per questo nuovo progetto”, spiega il ballerino e coreografo a FoggiaToday, “utilizzerò il metodo creato e premiato lo scorso anno (qui i dettagli), ma sarà incentrato sulla comunicazione tra essere umano e piante”. Il progetto è stato proposto per la rassegna TakeHeart, del fondo statale dello spettacolo, che si occupa di valutare e finanziare progetti ritenuti validi attraverso una giuria composta da 40 professionisti del settore giunti da tutta la Germania.

‘Hic et Nunc’, il concept | La locuzione latina Hic et Nunc significa letteralmente ‘qui e ora’ e rappresenta perfettamente l'esistenza con la sua fragilità e condizione finita. L'essere umano è imperfetto ma cerca continuamente l'eccellenza migliorando le sue capacità con l'esercizio, la sperimentazione, la creazione di macchine e strumenti sempre più avanzati: un costante processo di crescita possibile solo grazie alla proiezione nel futuro. Progresso che, con l'intenzione originaria di migliorare le nostre vite, le influenza alternando la nostra percezione quotidiana della realtà, generando una reazione a catena di input che a poco a poco anestetizzano il nostro istinto primordiale e introducono nuovi canali comunicativi che si frappongono tra il nostro essere e la realtà che ci circonda.

Cosa succederebbe se la società perdesse mode e modelli, schemi e figure da imitare a discapito dell'accettazione?  Se l'essere umano cominciasse a concepire la tecnologia come supporto a ciò che si è e non condizione indispensabile per definire cosa sarà? Siamo davvero diversi da altri sistemi di vita come le piante?  Cosa abbiamo in comune? Perché ne siamo così distanti anche se sentiamo il bisogno di ristabilire un contatto con il ritmo naturale? Questa ricerca mira quindi a ricreare un contatto con l'ambiente circostante, creando un ponte tra l'ecosistema e le ultime scoperte tecnologiche. Hic et Nunc è un ritorno allo stato primordiale e al momento presente, che permette sia alla natura che alla tecnologia di coesistere nella consapevolezza reciproca, proiettando l'essere umano verso la riscoperta del mondo che lo circonda, in un presente vissuto senza aspettativa di futuro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alberto Curci e la residenza artistica al PactZollverein, in Germania: la sua nuova scommessa è 'Hic et Nunc’

FoggiaToday è in caricamento