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Sabato, 27 Aprile 2024
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Alfredo Traiano e quel cognome che ha scelto: in 15 minuti il riscatto di una vita di lacrime e dolori

Quarto premio per il regista Lorenzo Sepalone che ripercorre la drammatica storia di Alfredo Traiano, che ha perso la madre quando aveva quattro anni, uccisa dal marito e lo zio Francesco, vittima della sanguinosa rapina al Bar Gocce di Caffè

Quarto premio per Lorenzo Sepalone, il regista foggiano de 'Nel cognome che ho scelto', la storia di Alfredo, figlio di Giovanna Traiano, vittima di femminicidio nel 2003, e nipote di Francesco, morto il 9 ottobre 2020, dopo 23 giorni di agonia, per le gravissime ferite riportate durante una rapina avvenuta all’interno del suo bar. 

Nel cognome che ho scelto

In 15 minuti la pellicola mostra una storia di dolore e di riscatto evidenziando la straordinaria forza di un ragazzo che non ha mai smesso di lottare e che giorno dopo giorno continua la sua battaglia contro ogni forma di violenza. Alfredo Traiano aveva quattro anni quando il 21 febbraio 2003 la sua mamma fu uccisa dal marito, dal quale voleva separarsi, con un colpo di pistola sparato alle spalle nella Chiesa della Beata Vergine di Foggia. Giovanna aveva appena 25 anni.

Cresciuto con i nonni materni (“i miei supereroi” li ha sempre chiamati), ha deciso di cambiare il cognome con quello materno. Oggi studia Giurisprudenza.

 "Non dovevi farlo, ora ti ammazzo come ti vedo”. “Non scherzo, ti scarico il caricatore in bocca”. Questi i messaggi scritti con la penna rossa ritrovati tra i fogli dell’agendina che Giovanna portava con sé gli ultimi giorni della sua breve vita. L'assassino fu condannato a 18 anni di carcere. 

La morte di Francesco Traiano

Alfredo trovò nello zio Francesco, fratello della madre, un amico con cui poter crescere. Il minorenne accusato di aver gravemente ferito il barista durante la rapina avvenuta all'interno del bar-tabaccheria 'Gocce di Caffé' di via Guido Dorso, è stato condannato a 16 anni di carcere.

Secondo le risultanze investigative, fu proprio il minore - del gruppo di cinque arrestati il 25 febbraio 2021 - a colpire con un coltello il commerciante 38enne. Nel corso del processo, il giovane aveva confessato di aver sferrato la coltellata durante la colluttazione col barista, ma senza l'intenzione di uccidere. "Non volevo ucciderlo, non volevo colpirlo all'occhio" (le intercettazioni choc).

Il 15 luglio 2022 la Corte d'Assise di Foggia aveva condannato Antonio Bernardo e Antonio Tufo, rispettivamente a 30 anni di reclusione; 28 anni erano stati inflitti a Cristian Consalvo. A dieci anni Simone Pio Amorico, l’unico con una posizione ritenuta subalterna al gruppo.

Il documentario di Sepalone

Il documentario - prodotto da Sguardi Liberi per il progetto 'Motore Ciak Azione', organizzato dalla scuola media Giovanni Bovio di Foggia, in rete con la sede di Manfredonia dell’istituto Michele Lecce, vincitore del bando 'Cinema e Immagini per la Scuola' promosso dal ministero della Cultura e dal ministero dell’Istruzione e del Merito - è stato presentato in anteprima all'Altrocinema Cicolella di Foggia, l'8 giugno scorso. 

Il progetto coordinato artisticamente da Sepalone, promuove l’alfabetizzazione al linguaggio cinematografico consentendo agli studenti della Scuola Bovio e dell’Istituto Lecce di acquisire competenze nel cinema attraverso lezioni teoriche ed esperienze pratiche.

L’iniziativa è finalizzata a far sperimentare agli alunni tutte le fasi di una produzione audiovisiva, dalla scrittura alla post-produzione, offrendo loro l’opportunità di prendere parte alla realizzazione di un prodotto audiovisivo vivendo in prima persona la preparazione, il set e la postproduzione.

Dopo i premi vinti al festival 'Inventa un Film', all'Asti International Film Festival e al festival Via dei Corti, il documentario si è aggiudicato il primo premio 'Cinema Solidale' della quindicesima edizione del Roma Film Corto. "Ringrazio il direttore artistico Roberto Petrocchi e la giuria del festival. Ringrazio il protagonista del documentario Alfredo Traiano, la produzione Sguardi Liberi, la Scuola Bovio di Foggia, la mia fantastica troupe e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del nostro film" il commento del regista. 

lorenzo sepalone

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