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Vincere in trasferta per il salto di qualità, a Messina la prova del nove. Cudini: "Fondamentale l'approccio"

A Messina il Foggia è chiamato a migliorare il rendimento lontano dalle mura amiche. Cudini recupera Salines e Di Noia

Parola d'ordine: continuità. E non potrebbero essercene altre dopo quanto accaduto domenica scorsa. La vittoria contro la capolista Juve Stabia basterebbe da sola a far lievitare le ambizioni e a mutare gli obiettivi; ad appesantire il carico delle aspettative c'è la classifica che ha rivisto dopo oltre due mesi i rossoneri prendersi un posticino nella zona sinistra della classifica. 

Che cosa chiedere, dunque, alla squadra? Fare di meglio è possibile, perché c'è un aspetto su cui la squadra di Cudini ha fin qui lasciato a desiderare: il rendimento lontano dallo 'Zaccheria'. E se si vorrà consolidare la zona playoff, invertire il trend in trasferta sarà fondamentale, anche perché da qui alla fine i satanelli dovranno giocare ben 4 gare lontano dalle mura amiche e solo 2 in casa. 

E dunque, si parte da Messina, prima delle due trasferte consecutive. Di fronte, i satanelli non avranno la squadra impacciata della gara di andata, ma una formazione che ha dato una netta sterzata tirandosi fuori dalla zona playout e strizzando l'occhio ai piani alti. Merito del cambio di modulo, ma non solo: "Hanno trovato gli equilibri giusti, sono una squadra in salute che attacca avanti. Dovremo fare un'ottima partita, non sempre ci riesce in trasferta. In casa forse ci sentiamo più protetti e responsabili di dover dimostrare qualcosa in più al nostro pubblico. Fuori casa dobbiamo ricercare questo stesso stimolo". 

Il tasto battuto resta quello. Perché il Foggia diventi davvero grande, occorre che il livello delle performance (e, di conseguenza, i risultati) in casa e in trasferta si equivalgano: "Dovremo migliorare nelle prestazioni e nell'atteggiamento, ma il miglioramento va dimostrato sul campo. Se vogliamo raggiungere qualcosa di importante dobbiamo cambiare. Andiamo a Messina con entusiasmo e grossa consapevolezza, ma potremo portare a casa un buon risultato solo se approcceremo bene". 

Difende a spada tratta i suoi attaccanti, in particolare Gagliano, che dopo il gol vittoria con il Monopoli non ha più trovato la porta: "Tutti stanno dando il massimo. Per Gagliano quella con la Juve Stabia è stata la sua prima partita da titolare, bisogna dare il tempo di entrare in un meccanismo che preveda l'impiego per novanta minuti. Ognuno ha le sue caratteristiche, cerchiamo di lavorare e mettere tutti nelle condizioni migliori per far bene". Tra gli attaccanti disponibili c'è anche Embalo, tormentato dai guai fisici: "Carlos ora sta bene, si sta allenando con continuità. Fa parte del gruppo e quando sarà chiamato in causa sono sicuro che darà il suo apporto come ha sempre fatto. Il suo problema prima era dare continutà negli allenamenti". 

Domani sarà ancora fuori Santaniello, che deve guarire dalla lesione riportata all'adduttore: "Sembrava qualcosa di più grave. Deve fare un percorso, speriamo il più breve possibile". 

Quel che è certo è che domani torneranno a disposizione Salines e Di Noia, entrambi out domenica scorsa per un attacco febbrile. Due rientri fondamentali anche per fronteggiare le squalifiche di Riccardi e Vezzoni che creano un buco in difesa e sull'out di sinistra. Proprio l'ex Feralpi Salò potrebbe essere impiegato come quarto a centrocampo: "A sinistra abbiamo due soluzioni, l'altro è Antonacci. Vediamo fino a domani". 

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