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Millico superbo, il Foggia ne fa tre e sbanca il 'San Filippo'

La squadra di Cudini coglie il terzo successo stagionale in trasferta e supera la squadra di Modica con un rotondo 3-0. Apre Gagliano al 20' su splendido assist dell'ex Torino. Nella ripresa Tascone raddoppia e nel finale ancora Millico la chiude con uno spettacolare destro a giro. Il Messina chiude in nove per i rossi a Manetta e Frisenna

Il primo test di maturità è superato. Il Foggia sbanca il ‘San Filippo-Franco Scoglio’ di Messina e prosegue la marcia verso i playoff. I rossoneri, non solo consolidano il decimo posto, ma si fa minaccioso anche nella corsa alle posizioni più autorevoli. Una vittoria sudata, specie nel primo tempo, nel quale la squadra di Cudini ha dimostrato ancora una volta grande forza d’animo, predisposizione al sacrificio e, per una volta, quel cinismo che spesso è venuto meno. I riflettori sono tutti puntati su Vincenzo Millico: suo il meraviglioso assist per il gol di Gagliano che ha sbloccato la partita; suo l’eurogol che ha chiuso la contesa in pieno recupero. In mezzo, i rossi di Manetta e Frisenna (entrambi per doppia ammonizione) e il gol di Tascone, giunto al 12’ della ripresa, quattro minuti dopo il rosso al difensore del Messina. La squadra di Modica ha dato buone indicazioni nel primo tempo, fermandosi solo davanti alle parate di un sontuoso Perina. Nella ripresa errori banali e un eccessivo e ingiustificato nervosismo hanno di fatto agevolato il compito dei satanelli. 

PRIMO TEMPO - Il primo quarto d’ora darebbe ragione ai timori della vigilia. Il complicato incipit rossonero è da imputare più all’approccio morbido che al cambio di modulo. Sì, avete capito bene. A Messina Cudini decide di sorprendere tutti, rispolverando il caro 4-3-3, risolvendo contemporaneamente le due incognite relative all’assenza di un riferimento nella difesa a tre come Riccardi e del quarto di centrocampo Vezzoni. Nella linea a quattro, c’è di nuovo Rizzo, che parte centrale con Salines largo a sinistra. Il ritorno al passato concede una nuova chance a Tenkorang che l’ex Lecco non sfrutterà appieno.
Dicevamo, meglio il Messina almeno nel primo quarto d’ora. La squadra di Modica spinge con frequenza, i tempi della riaggressione sono perfetti anche perché il Foggia rinuncia quasi totalmente al fraseggio affidandosi al lancio lungo. Perina deve sporcarsi i guanti già sullo spauracchio Zunno al 9’. Poi, però, la furia peloritana un po’ si attenua, lasciando la possibilità al Foggia di guadagnare campo. Così, emergono le imbucate di Tascone e, soprattutto, le invenzioni di Millico. Definire perla la pallina che l’ex Toro consegna a Gagliano - bravo a bucare Fumagalli con un preciso diagonale mancino - è puro eufemismo. La concretezza rossonera non immalinconisce i padroni di casa, anche se la squadra di Modica si infrange sui guantoni di Perina, strepitoso Emmausso al 22’ (destro dal limite respinto in angolo) e al 26’ (bomba al volo dal centrodestra). Il Foggia attende, ma quando riparte fa male. Serve il piedone di Fumagalli per ricacciare indietro la conclusione mancina di Rolando, entrato in area al termine di una perfetta transizione rifinita da Gagliano. 

SECONDO TEMPO - Dalle prime battute si intuisce l’intenzione del Messina di non cambiare più di tanto l’interpretazione dello spartito. C’è però un episodio, il rosso a Manetta per doppia ammonizione all'8', che censura i propositi della squadra di Modica. La rete di Tascone quattro minuti dopo - su orrore in uscita di Pacciardi - ne aggrava la portata. Di fatto, la partita si chiude poco prima che si raggiunga la prima ora di gioco. Modica getta nella mischia Polito e Giunta, Cudini risponde richiamando Tascone e Gagliano inserendo Martini e Tonin, che seguono l'innesto di Di Noia per Tenkorang (sciupone al 9' dopo una bella percussione in area). Si gioca poco: il duplice episodio a sfavore accresce il nervosismo, specie nel Messina che fa davvero poco per nasconderlo. Ne paga le conseguenze la qualità della manovra, assai meno piacevole rispetto a quella mostrata nella prima frazione. Il Foggia può controllare, Cudini richiama anche Odjer ed Ercolani (dentro Marino e Papazov). La difesa rossonera ‘trema’ solo al 29’, quando Plescia (subentrato a Emmausso) sfiora l’eurogol con una volée mancina. Un lampo che non accende più di tanto le speranze dei peloritani, anche perché poco dopo Frisenna pensa bene di rimediare due gialli in pochi secondi lasciando i suoi in nove. Nove che è multiplo di tre, come i gol che i rossoneri segnano. L’ultimo lo realizza Millico con un fantascientifico destro a giro, dopo essere penetrato in area controllando il pallone con il tacco. La maniera più dolce per chiudere un sabato più che gioioso. 

Messina-Foggia 0-3: il tabellino 

MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Lia (38’st Salvo), Manetta, Pacciardi; Ortisi; Frisenna, Franco (25’st Scafetta); Rosafio (14’st Giunta), Emmausso (25’st Plescia), Ragusa (14’st Polito); Zunno. A disposizione: Piana, Zona, Dumbravanu, Firenze, Luciani, Signorile, Cavallo, J. Fumagalli, Civilleri. Allenatore: Modica 

FOGGIA (4-3-3) Perina; Silvestro, Ercolani (27’st Papazov), Rizzo, Salines; Tenkorang (10’st Di Noia), Odjer (27’st Marino), Tascone (20’st Martini); Rolando, Gagliano (20’st Tonin), Millico. A disposizione: De Simone, Nobile, Castaldi, Schenetti, Marino, Antonacci, Manneh, Papazov, Di Noia, Embalo. Allenatore: Cudini

Arbitro: Luongo di Napoli

Assistenti: Moroni di Treviglio - Brunozzi di Foligno

Quarto ufficiale: Ceriello di Chiari

Marcatori: 20’pt Gagliano (F), 12’st Tascone (F), 48’st Millico (F) 

Ammoniti: Franco (M), Odjer (F), Tascone (F), Manetta (M), Ragusa (M), Giunta (M), Marino (F), Frisenna (M) 

Espulsi: 8’st Manetta (M) per doppia ammonizione, 36’st Frisenna (M) per doppia ammonizione 

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