rotate-mobile
Calcio

Gallo perde il "suo" Foggia dopo mezz'ora: Pazienza azzecca tutte le mosse

La squadra di Gallo crolla mentalmente e fisicamente, gli ofantini restano in partita trascinati da un super Malcore. Male Vuthaj e il pacchetto arretrato e le scelte in corsa del mister non convincono

“Il risultato è casuale, la prestazione no”, recita uno dei più celebri assiomi di chi a Foggia ha fatto la storia e anche di più. Epperò, l’esito del derby di Capitanata (o del Tavoliere, fate un po’ voi) è stato tutt’altro che frutto delle contingenze, ma determinato oltremodo dalle prestazioni. Gagliarda quella del Cerignola, soprattutto dopo l’illusoria gemma di Peralta; scialba quella dei rossoneri, che pure erano riusciti a raddoppiare ben oltre i confini temporali entro i quali avevano ottenuto il consenso di mister Gallo. Per il tecnico dei satanelli, il Foggia aveva smesso di essere il “suo” Foggia già dopo la mezz’ora del primo tempo. E quindi, il gol di Peralta, nella logica zemaniana era stato sì casuale (una perla, nata però da una errata uscita del Cerignola). Per converso, la formazione ofantina ha avuto il pregio di crederci sempre, come ha rimarcato Pazienza nel post gara. Nei giocatori la fiamma della speranza è stata costantemente alimentata dalla fiducia nei propri mezzi e dalla consapevolezza non tutto fosse perduto anche sullo 0-2. Ci sarebbe poi tanto altro da dire, a cominciare dalla gestione della partita e dalla lettura delle situazioni clou. Lineari, quasi scontati (anche per una oggettiva carenza di alternative) i cambi di Pazienza, poco convincenti nelle scelte degli uomini e nella tempistica, quelli di Gallo. In primis, non ha convinto la scelta di tenere fino al 90’ Vuthaj, completamente fuori partita e, per l’ennesima volta, a disagio nel lavoro da attaccante di manovra. Quasi impietoso è apparso il confronto con il collega Malcore, protagonista non solo per l’assist e il gol messi a referto, ma per la prestazione da attaccante di alto livello (per la categoria). Ma la partita di ieri ha messo a nudo anche i difetti che lo straordinario lavoro di Gallo è riuscito a contenere: l’assenza di qualità dalla cintola in su. Un 3-5-2 con mezzali di gamba, ma con poca capacità di attaccare gli spazi e rifinire, alla lunga può essere un problema. Così come andrà fatto qualcosa nel reparto avanzato, dove nessun giocatore, al netto di qualche sparuta eccezione, ha dimostrato di essere da alta classifica. La 'palla' ora passa a mister Gallo, che per la prima volta - dopo l'infausto esordio con la Gelbison - si trova a dover fronteggiare una brutta sconfitta ed evitare che la stessa assuma conseguenze negative per il futuro. Già a partire dalla trasferta con il Monterosi, il Foggia dovrà ritrovare quella "bava alla bocca" che per vari motivi (anche fisico-atletici) la squadra ha perduto nella seconda parte del derby. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gallo perde il "suo" Foggia dopo mezz'ora: Pazienza azzecca tutte le mosse

FoggiaToday è in caricamento