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Venerdì, 26 Aprile 2024
Calcio

Shock in Seconda Categoria, giocatore del Chieuti aggredito da tre avversari

La denuncia del presidente del San Giorgio Chieuti Domenico Musolo, che minaccia di ritirare la squadra qualora la Federazione non prenda provvedimenti

Scene che davvero hanno ben poco a che fare con il calcio. Un calciatore aggredito a calci e pugni da alcuni avversari. È quanto accaduto nel corso della semifinale playoff del campionato di Seconda categoria molisana, tra Portocannone e San Giorgio Chieuti.

A darne notizia è proprio la società chieutina in una nota corredata da foto che ritraggono l'inqualificabile episodio: “Dalle foto si vede chiaramente il 'branco' che colpisce con calci e pugni il nostro calciatore steso a terra, che cerca in tutti i modi di proteggersi. Il tutto sotto gli occhi della moglie e del figlioletto presenti in tribuna”, commenta il presidente Domenico Musolo, che aggiunge: “Questo gesto delinquenziale è proseguito allorquando i tre, non soddisfatti dell’azione posta in essere, rincorrevano lo stesso malcapitato nei pressi dello spogliatoio; si fa notare che durante la gara tutti i cancelli erano aperti ed alcuni sostenitori locali dopo aver offeso e minacciato la moglie del nostro calciatore hanno cercato di entrare nel recinto di giuoco”.

“Alla luce dei fatti sopra descritti, la gara, i relativi provvedimenti disciplinari, l’inadeguatezza del direttore di gara, l’assenza di forza pubblica (addirittura la moglie del nostro calciatore colpito ha chiamato i Carabinieri), la leggerezza con cui la federazione ha gestito questa tipologia di gara (poteva benissimo esse designato un Commissario di Campo), passano in secondo ordine. Qui – rincara il massimo dirigente del San Giorgio – siamo di fronte ad una aggressione che non appartiene ai principi sanciti dall’ordinamento sportivo. Siamo di fronte ad un’azione premeditata che merita una serissima riflessione”.

Musolo, infine, minaccia scelte forti, in assenza di drastici provvedimenti da parte della Federazione: “In merito ai fatti accaduti il sottoscritto e i propri tesserati interessati si riservano la facoltà di richiedere al Consiglio Federale l’autorizzazione a ricorrere alla giurisdizione statale, in deroga al vincolo di giustizia, qualora siano integrati gli estremi di reato perseguibili a mera querela di parte. Noi diciamo basta! Non si può mettere a repentaglio l’incolumità e la vita di ragazzi e padri di famiglia che giocano per divertimento. Questo modo di fare non ci appartiene. Pertanto qualora la Federazione non prende drastici provvedimenti l’Asd San Giorgio si ritirerà da ogni competizione.

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