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Il fascino di Vico, il paese "scelto da San Valentino" che celebra l'amore lungo una strettoia larga 50 centimetri

Il 14 febbraio, giorno di San Valentino, Vico del Gargano, paese delle arance, attende l'arrivo di migliaia di visitatori per festeggiare gli innamorati

Nel centro storico di Vico del Gargano, tra i vicoli e le suggestive stradine del borgo adagiato sulla Montagna del Sole, a pochi metri dalla chiesa di San Giuseppe, c’è una strettoia pittoresca di appena 50 centimetri, lunga circa 30 metri, che perlopiù il 14 febbraio di ogni anno, gli innamorati raggiungono per scambiarsi auguri ed effusioni.

Ribattezzato il ‘Vicolo del Bacio’, è talmente stretto che i fidanzatini sono quasi costretti a sfiorarsi. Appena dopo, c'è uno slargo e una panchina su cui sedersi per stringersi in un abbraccio.

La tradizione vuole che il vicolo in questione fosse una sorte di luogo benedetto per coppie di innamorati, uomini in cerca di amore e donne in attesa di compagnia. I fidanzati si davano appuntamento da direzioni opposte, per attraversarlo e potersi toccare ad ogni passaggio.

San Valentino, venerato nella chiesa Madre del paese, è il Santo a cui i vichesi affidano la protezione degli agrumi e delle campagne; in suo onore il paese viene addobbato con allori ed agrumi, che concorrono a rendere particolarmente unica l’atmosfera. Unico al mondo è il baldacchino di arance e limoni che accoglie la statua del Santo, costruito con grande maestria da esperti volontari del posto. Quest’anno il 14 febbraio è il Mercoledì delle Ceneri, giorno penitenziale per eccellenza. Come già nel 2018, dunque, si vivrà la celebrazione e la processione in maniera esclusivamente penitenziale, rinviando i festeggiamenti al fine settimana e la tradizionale processione a domenica 18 febbraio.

È dal 1618, da 406 anni, che i vichesi hanno legato il nome e il destino del proprio paese al Santo a cui è dedicato il 14 febbraio. A colorare d’amore e di gioia il particolare momento ci sarebbe anche il frutto simbolo di Vico del Gargano, l’arancio, che se staccato dall’addobbo del Santo e donato all’altra metà, secondo tradizione si trasforma in uno speciale filtro d’amore.

Tra vie, archi, chiese, piazze si respira aria di amore, tra portali allestiti con decorazioni, cuori, profumate e succulente arance, alloro, mimose e ghirlande. Oltre che al vicolo c'è il pozzo delle promesse, presso il quale le coppie si promettono amore e rinnovano il loro sodalizio di innamorati.  

Si narra che è stato San Valentino a scegliere i vichesi e non il contrario. Difatti, il paese venerava e riconosceva come patrono, San Norberto, che si celebra il 6 giugno. Più di 400 anni fa una delegazione del paese si recò a Roma per chiedere al Pontefice di cambiarlo. Il Papa accolse la richiesta dei vichesi e insieme si recarono nelle catacombe per scegliere un nuovo Santo. Nel camminare, un membro della commissione fu urtato dal dito di una statua di un Santo, appunto quello di San Valentino.

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