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Sabato, 27 Aprile 2024
Scuola

Al via 'Bullo non è bello': i bambini si raccontano all'Unifg

Due gli appuntamenti, il 4 e il 12 maggio, durante i quali gli alunni della 'Garibaldi' racconteranno anche con elaborati artistici cosa sanno del bullismo

Si chiama ‘Bullo non è bello’ ed è l’attività che l’Università degli Studi di Foggia ha ideato per sensibilizzare i bambini sul tema del bullismo. Inserito nel progetto pilota ‘Progettare insieme per il futuro’ promosso dal Dipartimento di Giurisprudenza e rivolto agli studenti delle scuole primarie, si tratta di una due giorni che vedrà i più piccoli essere parte attiva di un vero e proprio dialogo con gli adulti su un tema caldo e più che mai attuale.

Ci faremo raccontare dai bambini com’è la relazione con gli altri – ha spiegato la direttrice del Dipartimento, la direttrice prof.ssa Donatella Curtotti – e faremo capire loro cosa sono il rispetto e la condivisione. Il bullismo è un fenomeno in crescita. Occorre identificarlo e combatterlo”.

Si parte giovedì 4 maggio quando in mattinata gli alunni di due quinte della scuola primaria ‘Garibaldi’ delle sedi di Foggia e di Borgo Mezzanone verranno accolti con i loro insegnanti nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dove ci sarà un incontro informativo.

A seguire i bambini realizzeranno dei lavori (pensieri, poesie, disegni, racconti) sul tema. Con questi ultimi – sempre in Aula Magna – verrà allestita una mostra visitabile il 12, giorno in cui ci sarà una cerimonia di premiazione con la consegna di un attestato di ‘Laurea contro il bullismo’.

Il progetto – fanno sapere dall’Università – si propone di promuovere la competenza civica ed emotiva attraverso una serie di attività che facilitino i bambini a parlare dei loro vissuti attraverso elaborati, per comprenderli e meglio gestirli sia nel mondo reale che virtuale (la pandemia, infatti, ha incrementato il senso di isolamento e il ricorso al web). L’obiettivo è diffondere i valori della giustizia e della condivisione, nell’ottica del rispetto della persona. Per questo diventa fondamentale il lavoro di sinergia tra Istituzioni, scuola e i soggetti direttamente coinvolti, cioè i bambini e le loro famiglie.

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