Cesa e De Mita a Foggia per dire ‘no’ alla Riforma: “La Costituzione va compresa”
Fa tappa a Foggia il tour dell'Udc programmato su tutto il territorio. Presenti il segretario nazionale e l'ex presidente del Consiglio e della Democrazia Cristiana
Sarà la Riforma Costituzionale il tema portante dell’incontro-dibattito in programma venerdì 11 novembre alle ore 18 all’Auditorium della Biblioteca Provinciale, in viale Michelangelo a Foggia. La manifestazione è organizzata dall’UdC e rientra in un tour di appuntamenti che il partito ha programmato su tutto il territorio, aventi come oggetto il Referendum Costituzionale. Prime tappe del tour sono state Vico del Gargano e San Nicandro Garganico, dove sono stati allestiti banchetti informativi per spiegare ai cittadini la posizione dell'UdC sulla modifica costituzionale.
A fare gli onori di casa nell’appuntamento foggiano sarà l’on. Angelo Cera, che poi introdurrà gli ospiti, il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa e l’on. Ciriaco De Mita. Previsto anche un intervento del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. A moderare l’incontro ci sarà Andrea Covotta, vicedirettore del Tg2.
“Il nostro contributo alla discussione in atto tra favorevoli e contrari alla riforma costituzionale è di sganciare il dibattito da una sbagliata personalizzazione del tema referendario e favorire una maggiore conoscenza della Costituzione che merita di essere compresa soprattutto dai giovani, perché contiene alti ideali di vita civile, sociale e politica”, afferma l’on. Lorenzo Cesa.
“Questa riforma non rispetta la voglia di partecipazione degli elettori. Abbiamo incontrato tanta gente che non ha intenzione di delegare il proprio diritto di voto ad altri. La nostra Costituzione non ha bisogno di essere riformata nella modalità voluta da Renzi che si appresta a distruggere ogni idea di partecipazione attiva degli elettori”, afferma l'on. Angelo Cera, presente a San Nicandro Garganico.
Invece nell'altra tappa di Vico del Gargano, il presidente del Gruppo Popolari Regione Puglia, Napoleone Cera, ha ricordato come molti giovani voteranno contro la riforma: “È un segnale per il premier che ha costruito tutto il suo credito politico sul cambiamento. Che rinnovamento è questo, se proprio i giovani sono contro?”.
