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Sel, al Referendum due “Sì” per l’acqua bene comune

La tornata referendaria non sarà accorpata a quella elettorale del 15-16 maggio. Il segretario provinciale denuncia lo sperpero di denaro pubblico

Prosegue la battaglia di Sinistra Ecologia e Libertà contro la privatizzazione dell’acqua, una nota di primissimo piano nell’agenda politica e programmatica di Sel a tutti i livelli.

Storce il naso Domenico Rizzi sulla possibilità, oramai quasi concreta, di non accorpare la tornata referendaria alle votazioni del 15-16 maggio , che si dovrebbe svolgere invece il 12 giugno. Purtroppo le notizie sopraggiunte dalla Capitale inducono al pessimismo: il Ministro Maroni ha infatti dichiarato di essere orientato a NON accorpare le votazioni ed a far svolgere quella referendaria il 12 giugno - con un sperpero di denaro pubblico non indifferente - ricorda Rizzi.

Ieri a Roma il Comitato promotore dei referendum (“2 sì per l’acqua bene comune”) avevano organizzato un presidio davanti a Montecitorio per chiedere che la tornata referendaria fosse accorpata a quella delle elezioni amministrative. “Ad ogni modo i referendum si terranno entro il 15 giugno e noi siamo convinti che gli italiani non si faranno cogliere impreparati: invitiamo tutte le compagne ed i compagni (nonché tutti i cittadini che hanno a cuore il proprio futuro e quello dei propri figli) ad appoggiarci in questa battaglia e a sostenere senza esitazione i “Sì” ai due quesiti della campagna referendaria” dichiara il consigliere provinciale di Sel
 

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