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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Cerignola

A Cerignola la maggioranza chiede la testa della presidente del Consiglio comunale

La mozione di sfiducia all'avvocato Sabina Ditommaso, presidente provinciale del Partito Democratico, arriva in aula

Era pronta da giugno la mozione di sfiducia al presidente del Consiglio comunale di Cerignola, Sabina Ditommaso, e tra dieci giorni arriverà in aula.

Sarà un Consiglio comunale monotematico a decidere le sorti dell’avvocato e presidente del Pd di Capitanata, che sembra destinata a lasciare la carica.

Giovedì 30 novembre, alle 16:30, o il giorno successivo in seconda convocazione alle 17:30, salirà sul 'banco degli imputati'.  

In 14, praticamente tutti, hanno firmato la mozione di revoca protocollata oggi, ma datata 26 giugno.  

Nulla a che vedere con l’episodio risalente a fine gennaio, quando l’avvocatessa è stata denunciata per una presunta aggressione da una collega, a sua volta querelata dalla diretta interessata.

La mozione in tre pagine, dopo un breve excursus normativo e giurisprudenziale, elenca le motivazioni della richiesta di rimozione dalla carica. “Ha ripetutamente rinunciato al suo ruolo di imparzialità al di sopra delle parti e degli schieramenti politici”, si legge in premessa.    

Nel documento si fa riferimento alla “persistenza di comportamenti non improntati all'imparzialità nei confronti dei consiglieri comunali, in particolare quelli di minoranza, e non giustificati da una mera applicazione dei regolamenti”.

È accusata, inoltre, di non aver rispettato la volontà dei consiglieri di minoranza e dei loro capigruppo di far parte delle commissioni da loro indicate. Il suo categorico rifiuto non motivato è stato oggetto di dibattito in ben tre Consigli comunali.

Pesante, poi, la critica sulla “gestione personalistica del ruolo”: avrebbe impedito in più occasioni ai consiglieri comunali di minoranza di intervenire al dibattito e avrebbe gestito a propria discrezione il tempo che avevano a disposizione, “in diverse circostanze limitando gli interventi attraverso la disattivazione del microfono”.

I colleghi riferiscono che ha preso parte a riunioni di maggioranza intervenendo su temi di natura prettamente politica, cercando di far prevalere il suo peso politico in qualità di dirigente di partito e, quindi, “venendo meno al ruolo super partes e neutrale a lei affidato “

E ancora, in diverse occasioni, durante la conferenza dei capigruppo, “i punti all'ordine del giorno erano già decisi, come era decisa la data di convocazione del Consiglio comunale, impedendo ai consiglieri comunali di predisporre l'ordine del giorno e la data di convocazione dello stesso Consiglio”.

I consiglieri comunali di maggioranza, attraverso un documento politico, avevano chiesto le sue dimissioni. Pare non sia intenzionata a rassegnarle prima del voto. Più probabile, semmai, che in caso di revoca, opponga ricorso e chieda la reintegra.  

A norma dello Statuto comunale la revoca “non è efficace se contestualmente il Consiglio non provvede all'elezione del nuovo Presidente”.

A occupare il posto di Sabina Ditommaso potrebbe essere Dino Giurato, consigliere comunale di Con Emiliano, o almeno così si vocifera. L’operazione, si mormora, sarebbe funzionale anche ad uno smistamento di deleghe: una volta occupate tutte le postazioni, non ci sarebbe altra soluzione che liberare una casella per accontentare tutti.

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