L'erosione delle coste garganiche avanza: "Effetti devastanti, serve soluzione"
Il consigliere regionale Paolo Dell'Erba riaccende i riflettori su una annosa questione e chiede l'intervento della politica
Il problema c’è ed è atavico: le coste garganiche si stanno consumando. Colpa delle mareggiate che, soprattutto d’inverno, erodono le spiagge che vengono letteralmente divorate dal mare. E non sono al sicuro neppure le coste rocciose.
“È necessario riaccendere i riflettori sulla questione dell’erosione delle coste che in alcuni punti della parte nord del Gargano sta determinando effetti devastanti”, è l’allarme lanciato dal consigliere regionale di Forza Italia Paolo Dell’Erba. In particolare, focalizza l’attenzione sulla zona costiera nella parte tra Chieuti e San Menaio dove la spiaggia rischia di sparire completamente.
“Mi auguro di non essere il solo ad accorgersi che la situazione peggiora di anno in anno – commenta – e che l’assenza di frangiflutti lungo tutto il tratto di costa garganica rende la costa vulnerabile, cosa che invece non sta accadendo da Termoli a salire per tutta la parte Adriatica dove questo tipo di intervento è stato fatto da anni”.
Una soluzione che, però, presenta qualche difficoltà. “Sarà necessario trovare una soluzione – continua il consigliere – per consentire anche le attività di trasporto in mare dei massi frangiflutti, che in quel tratto costiero è più complesso, problematica che potrebbe essere superata con alcune azioni preventive. In passato sono stati approvati a livello europeo dei progetti ma per quello che ci è dato sapere non hanno risolto il problema”.
“È necessario che i rappresentanti del nostro territorio – conclude – si muovano a livello di Parlamento italiano ed europeo per fare il punto della situazione e sostenere un’azione determinata per salvare la costa garganica che subisce le conseguenze di un dissesto idrogeologico di particolare rilevanza”.