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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

L'Orlando furioso sfida il commissario dei Fratelli d'Italia: "Resto in Amiu, deluso da Bignami"

Vito Oronzo Orlando, commercialista e politico di lungo corso della destra di Capitanata, con un passato in Consiglio regionale, sottolinea che la maggioranza dei consiglieri comunali dei Fratelli d’Italia e il sindaco lo hanno invitato a rimanere in carica nel CdA di Amiu

“Bignami mi ha telefonato sabato 17 aprile sperando di dettare ordini, senza una convocazione ufficiale, senza che sia avvenuta una qualsivoglia presentazione, armato solo della spocchia necessaria a dare ordini telefonici consistenti in una perentoria e unilaterale richiesta di dimissioni”.

Vito Oronzo Orlando, commercialista e politico di lungo corso della destra di Capitanata, con un passato in Consiglio regionale, sottolinea che la maggioranza dei consiglieri comunali dei Fratelli d’Italia e il sindaco lo hanno invitato a rimanere in carica nel CdA di Amiu: “Non riconoscendomi nel ruolo sterile di passivo attore di una sceneggiata male interpretata dal commissario Bignami, mi sono dimesso sì, ma da Fratelli di Italia”.

Orlando, come anticipato da Foggiatoday, non si è però dimesso dall’Amiu perché, spiega, “i diktat del commissario sono apparsi come volontà personali, vuote di contenuti politici, vocati al solo scopo di rappresentare se stesso senza ascoltare i protagonisti della storia e nel totale disconoscimento del divenire e del contesto in cui è nata l’intera diatriba nel partito a Foggia. Non si accorge che l’eccessivo protagonismo è cagione del fallimento di  qualsivoglia azione politica, specie di quella che attiene al ruolo di commissario politico, il quale nella sue iniziative deve innanzitutto dimostrare la capacità di interpretare una leadership reale, cosa non facile, mentre è sicuramente più semplice ostentare un vuoto autoritarismo a cui si contrappongono, come avvenuto, fatti diversi e obiettivi risolutori certamente mancati”.

Orlando ha anche assicurato che in Amiu Puglia Spa non vi sarebbe alcuna procedura in corso per l’avvio di un concorso pubblico finalizzato a nuove assunzioni. E aggiunto che circa il suo diretto coinvolgimento nella procedura di individuazione ed eventuale acquisizione di un immobile per la nuova sede operativa a Foggia, “la stessa era già stata avviata dall’azienda oltre un anno prima del mio recente insediamento”

“Allora mi chiedo allora a chi posso dare fastidio? Il mio ruolo istituzionale è un problema per qualcuno animato da scopi poco nobili? In verità le mie dimissioni, quelle però da Fratelli di Italia, sono state determinate dalla delusione, dalla supponenza dei vanagloriosi diktat del commissario e certamente dalla scarsa qualità politica complessiva che ha caratterizzato l’intera vicenda, la quale mi ha però visto sbattuto sui giornali in un racconto grottesco che assolutamente non mi appartiene. Alla luce di quanto innanzi esposto, affermo con orgoglio, che ho intenzione di continuare il difficile compito che mi è stato affidato in nome di quel concetto di politica e di etica ancora vivo in molti che, come me, hanno agito e agiscono nell’interesse della collettività, vivendo ogni giorno la gratificazione rinveniente dalla fiducia che gli altri hanno riposto nella mia persona, nel mio ruolo politico e nella mia esperienza professionale”

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