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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica

Il Consiglio dei ministri impugna la legge salva-poltrone della Regione Puglia

Era stata ribattezzata 'legge anti-Decaro' e allunga il mandato dei consiglieri in caso di dimissioni del presidente

Il diretto interessato l’aveva definita una “legge anti-decenza” più che una “legge anti-Decaro”. E il Governo ha deciso di impugnarla. È la norma, anche detta ‘salva-poltrone’, che allunga il mandato dei consiglieri regionali in caso di dimissioni del presidente, contenuta nella legge della Regione Puglia n. 32 del 29 dicembre 2022 recante ‘Diposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2023 e Bilancio pluriennale 2023-2025 della Regione Puglia (legge di stabilità regionale 2023)’.

L’articolo 96 modifica la legge del 2005 che disciplina l’elezione del Consiglio regionale e del presidente della Giunta regionale e così dispone: “Nei casi di scioglimento anticipato del Consiglio regionale previsti dallo Statuto, a esclusione delle ipotesi previste dal primo comma dall’articolo 126 della Costituzione, si procede all’indizione delle nuove elezioni del Consiglio e del Presidente della Regione Puglia entro sei mesi. Il predetto termine decorre dalla presa d’atto da parte del Consiglio regionale; quando lo scioglimento è conseguenza delle dimissioni del Presidente della Regione, la presa d’atto deve avvenire entro trenta giorni dalla presentazione delle stesse.”.

Era stata ribattezzata legge anti-Decaro perché il mandato dell’attuale sindaco di Bari scade a maggio del 2024 e la legislatura un anno dopo. E l’eventuale ‘staffetta’ con Emiliano con l’introduzione della nuova norma non sarebbe così vicina. “Invece di pensare al futuro di Decaro, qualcuno ha provato a spiegare ai cittadini pugliesi, come sia possibile che in un periodo come questo, di difficoltà per tanti, dei consiglieri di maggioranza e di opposizione si trovino d’accordo nel garantirsi altre dieci buste paga da 10mila euro ciascuna oltre la fine naturale del loro mandato?”, scrisse sui social il primo cittadino.

Il Consiglio dei ministri ha ravvisato una violazione dell’articolo 126, terzo comma, della Costituzione che prevede lo scioglimento del Consiglio in caso di dimissioni del presidente. L'uno non può sopravvivere all'altro.

Nella stessa riunione il Consiglio dei ministri ha deliberato di non impugnare il Bilancio di previsione della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2023 e pluriennale 2023-2025.

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