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Martedì, 30 Aprile 2024
COMUNALI 2024 SAN SEVERO / San Severo

Centrodestra di Capitanata allo sfascio: la coalizione non esiste più, tre candidate a San Severo

Personalismi e lotte intestine, da Manfredonia a San Severo saltano gli schemi.

La coalizione, semplicemente, non esiste più: il centrodestra si è sgretolato nei principali centri chiamati alle urne, e la frammentazione del voto sarà inevitabile.

Personalismi e lotte intestine hanno prevalso. Il dato politico desta molta preoccupazione, soprattutto tra i maggiorenti dei partiti. Non si assisteva ad un simile sfascio da tempo immemore.

A San Severo, il tavolo è saltato e il centrodestra si è spacchettato in tre. Forza Italia punta tutto sulla sua Rosa Caposiena e aggrega alcune civiche di centrodestra. In calce al comunicato che ufficializza la sua candidatura a sindaco si leggono le sigle di Direzione Italia, Azzurro Popolare, Centrodestra Civico, Indipendenza e Caposiena sindaco.

Udc, Nuovo Psi, Puglia Popolare, Pop (il movimento di Napoleone Cera), Io Sud, il Movimento Schittulli e la Consulta Cittadina per San Severo sostengono Anna Paola Giuliani.

Fratelli d’Italia e Lega, invece, nelle ultime ore hanno aderito al progetto di Lidya Colangelo

“Preso atto della volontà, da parte di alcuni partiti, di proporre candidature proprie in vista delle elezioni amministrative dei prossimi 8 e 9 giugno, abbiamo deciso di sostenere chi, in questi anni, si è sempre coerentemente contrapposto al centrosinistra in Consiglio comunale”, hanno scritto la coordinatrice locale dei meloniani, Luciana De Lallo, e Gianluca Orlando, coordinatore del partito di Salvini.

Il ‘liberi tutti’ era nell’aria, come in quel di Manfredonia.

Niente da fare per Leonardo Lallo e Rosario Di Sciscio. Convince la coalizione civica ‘anti-Miglio’ di Colangelo, figura considerata vicina al centrodestra.   

Rosa Caposiena non l’ha presa bene, e non le manda a dire sui social: “Ho mantenuto 10 anni il centrodestra in piedi. Sono stata la più suffragata in assoluto e ho partecipato a competizioni nazionali con la città che mi ha sempre premiato. Dopo aver invocato l’unità di una coalizione per mesi, Fratelli d’Italia, unitamente alla Lega, non hanno avuto il coraggio di far scendere Lallo e tradiscono il centrodestra scegliendo Lidya Colangelo, che per due anni ha simpatizzato con Miglio, ed è appoggiata principalmente da gente di centrosinistra ed è stata candidata alla provincia un mese fa nelle liste di Nobiletti, presidente di centrosinistra. Questo è accanimento personale dettato da beceri sentimenti di invidia e vendetta. Vergogna”.

Del resto, Lidya Colangelo non ha fatto mistero, proprio formulando il suo in bocca al lupo alle competitor, che il suo sia “un contenitore civico trasversale, che va oltre le ideologie e sceglie prima di tutto le persone”. Almeno l’obiettivo è comune, vale a dire archiviare l’amministrazione di centrosinistra.

A Manfredonia il copione sembra lo stesso. Alla proposta politica di Gianni Rotice, Udc e Lega con Vincenzo Di Staso candidato sindaco, che sarebbe legata a doppio filo alle Europee, finora non ha aderito Fratelli d’Italia, che potrebbe virare su Antonio Tasso. Nella coalizione dell’ex parlamentare i meloniani ravviserebbero una discontinuità.

Il deputato di Forza Italia Giandiego Gatta, invece, sarebbe orientato a scegliere ‘Manfredonia 2024’ con Ugo Galli. Anche in questo caso, dunque, il centrodestra sembra destinato a procedere in ordine sparso. 

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