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Domenica, 28 Aprile 2024
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Finanziamenti primarie PD: assolto Emiliano, condannati suo ex capo di gabinetto e imprenditore

Per uno dei due episodi contestati è stato condannato a quattro mesi l'ex capo di Gabinetto, l'on. Claudio Stefanazzi. La stessa pena è stata inflitta a Vito Ladisa

Michele Emiliano è stato assolto dalle accuse contestategli circa i finanziamenti per le primarie del Partito Democratico del 2017, contro Matteo Renzi e Andrea Orlando. “La sentenza del tribunale di Torino chiarisce una volta di più il valore e l’integrità di un uomo che da sempre ha fatto della trasparenza il principio fondante della sua attività politica”. 

“Sapevo sin dall’inizio di queste indagini durate cinque anni di essere completamente innocente. Il fatto che finalmente oggi lo abbia accertato il giudice mi dà una grande gioia, non tanto per me, ma per tutte le persone che mi vogliono bene e soprattutto per la Puglia che rappresento. Ringrazio il mio avvocato, Gaetano Sassanelli, che in questi lunghi anni mi ha difeso nel processo, in un momento per me di sofferenza patita in silenzio per scelta e per rispetto della Magistratura. Sono certo che anche Claudio Stefanazzi riuscirà a dimostrare la sua assoluta estraneità ai fatti contestati. Bisogna sempre avere fiducia nella giustizia”, ha commentato il Governatore. .

Assolto anche l'imprenditore Giacomo Mescia. Per uno dei due episodi contestati è stato condannato a quattro mesi l'ex capo di Gabinetto, l'on. Claudio Stefanazzi. La stessa pena è stata inflitta a Vito Ladisa. 

Così il presidente del gruppo Pd in consiglio regionale, Filippo Caracciolo. “Sin dal primo momento abbiamo avuto la certezza che il presidente fosse estraneo alle accuse ricevute. La giustizia ha fatto il suo giusto corso chiarendo definitivamente l’accaduto. Ci auguriamo che lo stesso possa avvenire, nei prossimi gradi di giudizio, anche per l’onorevole Claudio Stefanazzi e le altre persone coinvolte nella vicenda”.

L'esponente dei dem aggiunge: “La forza d’animo con la quale il presidente ha affrontato il giudizio, sapendo di non avere alcuna responsabilità, è l’esempio di come un uomo delle istituzioni dovrebbe comportarsi in queste situazioni. Archiviata questa dolorosa vicenda si può continuare a lavorare, con maggiore serenità, per il bene della comunità pugliese”.

La pubblica accusa aveva chiesto la condanna ad un anno di reclusione e 90mila euro di multa per il governatore della Regione Puglia. Il pm Caspani aveva proposto la stessa pena per il parlamentare del Pd, Claudio Stefanazzi e otto mesi per gli imprenditori Vito Ladisa e Giacomo Mescia. 

Erano state due le somme al vaglio del tribunale che i due imprenditori avrebbero versato una società del Torinese che si era occupata della campagna elettorale di Emiliano. Per l'accusa si era trattato di un finanziamento occulto.

I consiglieri regionali del 'Gruppo Con' Giuseppe Tupputi, Stefano Lacatena, Alessandro Delli Noci, Gianfranco Lopane e Alessandro Leoci. “Ne eravamo certi e oggi apprendiamo con gioia e soddisfazione dell’assoluzione del presidente Michele Emiliano dall’accusa di finanziamento illecito. Abbiamo sempre nutrito fiducia nel lavoro dei giudici e il Tribunale di Torino ha scritto la parola ‘fine’ a una vicenda che ha rattristato tutti coloro che, come noi, non hanno mai nutrito dubbi sulla trasparenza e correttezza dell’operato del nostro presidente. È una bella giornata per noi, ma soprattutto per la Puglia”.

Dichiarazione del consigliere regionale Fabiano Amati: “Sono contento per l’assoluzione di Michele Emiliano. Solo chi ha vissuto esperienze simili può sapere quanto siano importanti le parole di solidarietà umana e politica dette innanzitutto nella fase delle indagini preliminari, come io ho fatto, e ora nella fase della decisione, come in tanti faranno. E dico questo con un senso di solidarietà piena e con sollievo, perché la vita è più importante delle nostre dispute politiche. Per gli stessi motivi provo dispiacere per Claudio Stefanazzi e Vito Ladisa, e spero che nelle fasi successive del processo anche per loro la sentenza sia di assoluzione".

Così il segretario regionale del PD, Domenico De Santis: "Voglio esprimere la mia felicità per l’assoluzione piena di Michele Emiliano nel processo di Torino per non aver commesso il fatto. Abbiamo sempre creduto nella sua estraneità alle accuse rivolte con il massimo rispetto verso l’operato della magistratura. Il suo atteggiamento di silenziosa attesa in questi anni è esemplare e chiude definitivamente le accuse a suo carico. La vicenda si conclude, dunque, con un’assoluzione; circostanza che è di buon auspicio anche per le altre persone coinvolte, perché confidiamo che nei successivi gradi di giudizio sapranno dimostrare la loro buona fede ed estraneità”.

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