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Martedì, 30 Aprile 2024
Politica Apricena

Alfonso Zuccarino scende in campo per il suo "buon paese": "Apricena merita un buon sindaco"

L'imprenditore ha annunciato la sua candidatura con la lista 'Un buon paese'. Oggi è attivo nel settore della distribuzione automatica di caffe e altri prodotti con due società. In passato fu presidente dell'Apricena calcio e del Foggia

Alle prossime elezioni comunali ad Apricena ci sarà un nuovo candidato sindaco. Alfonso Zuccarino ha accolto l'invito a candidarsi per la lista 'Il buon Paese'. Classe 1961, diplomato all'istituto tecnico Nautico di Termoli nel 1980 con il voto più alto dell'istituto, nell'82 si è arruolato nella Capitaneria di porto prestando servizio a Bari, Termoli, Civitanova Marche, dove è stato vicecomandante del porto. 

Nel 1986, l'inizio dell'attività imprenditoriale con la Bip snc, operante nel settore delle comunicazioni. Oggi è attivo nel settore della distribuzione automatica di caffè e altri prodotti con due società: il gruppo Alegria spa – fondato nel 2015 e i cui soci sono Alfonso, la moglie e i 2 figli, che lavorano in azienda – con sedi a Apricena, Bari, Andria e Pesaro; la Coffee Club srl con sede a Tirana, dove opera dal 2002. Attualmente, le società del gruppo impiegano 30 unità in Italia e altre 30 in Albania. Attivo anche nella comunità apricenese, diventa presidente della pro loco Apricena nel 2003 e fino al 2013 s’impegna nell’organizzazione di feste patronali ed eventi sociali partecipati e originali: memorabile il concerto del gruppo funky americano Kool ‘nd Gang.

Tra le sue passioni c'è anche il calcio. Dal 1994 al 2001 ha ricoperto l'incarico di presidente dell'Apricena calcio società con la quale festeggiò la promozione in serie D. Nel 2001 entrò nel Foggia calcio, sull'orlo del fallimento, poi scongiurato. Fu presidente nella stagione 2001/02 conclusasi con la finale playoff di serie C2 persa contro il Paternò. Nella stagione successiva cedette la presidenza, restando però in società e festeggiando la vittoria del campionato che condusse i satanelli in serie C1. 

"Apricena è la comunità a cui appartengo e in cui è radicata la storia mia e della mia famiglia. Qui ho sperimentato quanto possa essere gratificante ed entusiasmante darsi da fare per contribuire a migliorare la vita di chi ti sta accanto, rendere più gioiosi i momenti di convivialità sociale o raggiungere insieme un traguardo sportivo. Qui ho lavorato alla costruzione dell’impresa creata anche per offrire opportunità di lavoro a chi le aveva perse o non ne aveva avute. Da qui sono partito per affrontare le sfide che la vita mi ha posto davanti, facendo di me quel che sono", il commento di Zuccarino. 

Apricena, paese abitato da gente laboriosa e da giovani che si impegnano per la comunità: "Le cave di pietra e i campi coltivati rendono evidente il buon lavoro svolto nei secoli per trasformare preziose risorse in occasioni di lavoro e sviluppo, benessere e bellezza. Siamo eredi di tradizioni che affondano le loro origini nei millenni alle nostre spalle e siamo stati eletti a custodi di patrimoni culturali, materiali e immateriali, il cui valore non è misurabile solo con il denaro".

"Siamo chiamati, tutti noi, a confrontarci con temi politici, sociali, economici, culturali epocali. Sfide che non possono essere affrontate isolando la nostra comunità dal resto della Capitanata, della Puglia e dell’Italia. La carenza di lavoro - aggiunge Zuccarino - è una delle cause che produce l’emigrazione dei più giovani, spesso i più formati e più competenti, che ci impoverisce culturalmente ed economicamente; l’aumento dell’età media ci impone di ripensare le politiche sociali comunali e i servizi dedicati all’assistenza e la cura. È arrivato il momento di confrontarsi con la sostenibilità ambientale e sociale del nostro modo di produrre e lavorare, con l’indispensabile transizione ecologica per cogliere le opportunità che saranno generate. Occorre strutturare servizi pubblici locali efficienti, economicamente sostenibili per i cittadini, e garantiti in tutte le zone del paese, per ridurre le marginalità e le disuguaglianze economiche e sociali".

"Apricena richiede l’impegno delle donne e degli uomini di buona volontà. La nostra comunità - prosegue il candidato sindaco - in questa fase ha bisogno di impegno condiviso, partecipazione attiva, confronto costruttivo. Le contrapposizioni ideologiche sganciate da contenuti reali e le alleanze familistiche sono state, sono e saranno un danno per Apricena. Mettiamo insieme storie diverse, cerchiamo le ragioni che ci uniscono, ascoltiamo le voci degli altri e impegniamoci per il nostro buon paese. Apricena merita un buon sindaco". 

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