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Economia

Piano Ataf, sigle sindacali contro Mainiero e la commissione Bilancio: “Aria fritta”

Sindacati: “Esternazioni che attengono più a logiche di contrapposizioni politiche che a questioni di merito legate alla sorte di una delle più importati realtà produttive della nostra città”

Le organizzazioni sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl, cisal non ci stanno e puntano il dito contro il consigliere comunale Giuseppe Mainiero e l’intenzione della commissione Bilancio di presentare un documento che smentisca il nuovo piano di efficientamento dell’Ataf siglato dall’azienda insieme i sindacati.

Rammaricati, le OO.SS. hanno racchiuso in pochi punti il loro dissenso: “Negli anni passati tutti i dipendenti per salvare il proprio posto di lavoro e permettere di effettuare il Piano di Ristrutturazione del debito presso il tribunale, hanno dato all’azienda incrementi di produttività a costo zero dimostrando senso di responsabilità e attaccamento all’azienda. E non solo. In questa fase è avvenuta una transazione tra azienda e amministrazione comunale per dei debiti regressi accumulati, circa quindici milioni, da parte del Comune. Questa transazione ha permesso all’Ente di non essere commissariato e, contemporaneamente, portato liquidità nelle casse dell’azienda. Anche grazie a questo, il consigliere Mainiero, le cui dichiarazioni dell'inattendibilità dell'accordo sottoscritto tra le scriventi e l'Ataf, stanno trovando grande risonanza sulla stampa cittadina, oggi, può occupare la poltrona di consigliere comunale.

Per quanto riguarda i tempi accessori, la contrattazione nazionale ne demanda il valore necessario, alla contrattazione di secondo livello. Il calcolo è effettuato in base a dei criteri oggettivi, tra cui il tipo di esercizio che si esercita, al tempo per il controllo del mezzo e il trasferimento in linea. Tenuto conto di tutti questi criteri si è quantificato ventotto minuti il tempo necessario per i tempi accessori. Il valore concordato è abbondantemente al di sotto della media nazionale.

Il ticket riconosciuto al personale non rappresenta un premio "elargito" al personale bensì l'affermazione di un diritto, quello della consumazione del pasto a fronte di un incremento della prestazione di lavoro per effetto della saturazione dell'orario (da 37 a 39 ore per il personale del movimento e da 38 a 39 ore di quello degli impianti fissi e uffici).

Sui permessi sindacali vogliamo sottolineare, siamo stati una delle prime aziende di trasporto ad effettuare degli accordi sui permessi sindacali, proprio perché il sindacato dell’azienda si è sempre contraddistinto per responsabilità e serietà, portando dai 1200 permessi annuali diviso sei sigle sindacali a seicento, oggi a 75 per sigla. Facciamo presente che nell’anno 2014 il totale permessi erogati tra quelli cosiddetti territoriali e aziendali in un numero di 440 circa ben al di sotto delle giornate disponibili.

Vorremmo, infine, esprimere tutto il nostro rammarico e quello dei lavoratori di fronte ad esternazioni che attengono più a logiche di contrapposizioni politiche, paradossalmente espresse da una parte politica che non si può considerare all'opposizione dell'attuale amministrazione comunale, che a questioni di merito legate alla sorte di una delle più importati realtà produttive della nostra città. E' proprio vero che spesso, le campagne elettorali, mettono in gioco dinamiche leggibili solo dagli addetti ai lavori: alla gente comune, ai cittadini che usano i mezzi pubblici e ai lavoratori che su quei mezzi passano gran parte della loro giornata gli argomenti agitati in questi giorni e sopra riportati, appaiono per quello che sono: aria fritta".”

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