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Arrivederci treno tram Foggia-Manfredonia: “È stato definanziato”

Le informazioni in possesso del consigliere regionale Paolo Campo aggiungono un nuovo capitolo alla saga: “Le risorse destinate a quel progetto saranno investite in altro per evitare che si perdano”

Il progetto del treno-tram da Foggia a Manfredonia è stato definanziato, almeno per il momento. A riferire le ultime da Bari, nel corso del convegno ‘Pnrr, Fesr, Fsc: Quali prospettive per la Capitanata?’ organizzato dalla Cgil di Foggia, è stato il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Paolo Campo.  

“Il finanziamento del treno tram potrebbe slittare alla prossima programmazione dei fondi europei a causa delle incertezze che hanno segnato la fase della gestione commissariale del Comune di Manfredonia”, ha detto nel suo intervento nell’auditorium della biblioteca provinciale. Il tiremmolla sui binari, prima destinati alla tecnologia di trasporto su rotaia, poi condannati allo smantellamento per cedere il posto ad una corsia riservata del Bus Rapid Transit, per ritornare, da ultimo, all’idea originaria, avrebbe suggerito di rimandare la scelta e, contestualmente, di dirottare altrove i fondi. Lo stesso allarme era scattato già tre anni fa e in dieci anni il treno tram ha viaggiato solo nella fantasia, entrando e uscendo dal Piano attuativo del Piano regionale dei Trasporti della Regione Puglia e alimentando il dibattito.

Davanti ad una platea titolata, che riflette sui grandi nodi dello sviluppo e sull’infrastrutturazione del territorio, il consigliere regionale manfredoniano Paolo Campo aggiunge un altro capitolo alla saga del progetto sempre meno avveniristico.

“A fronte delle difficoltà emerse e delle alternative offerte si è pensato di poter procrastinare la decisione ultima sul da farsi – ha affermato l’esponente Pd - Ora il tempo è finito e le risorse destinate a quel progetto saranno investite in altro per evitare che si perdano. La sfida per la connessione veloce e sostenibile da Manfredonia a Foggia si sposterà al prossimo periodo di programmazione, assegnando a noi la responsabilità di scegliere e decidere cosa fare e come farlo”.

A luglio dello scorso anno, l'assessorato regionale ai Trasporti Anita Maurodinoia, aveva ripercorso per sommi capi le interlocuzioni, fino ad arrivare alla riconversione delle risorse per la realizzazione di una linea Brt a basso impatto ambientale. A ottobre, è ricomparso il treno-tram, in un incontro a Bari tra l’assessora, Gianni Rotice e il consigliere regionale Giandiego Gatta, a campagna elettorale ancora in corso.

Solo a gennaio, il progetto era stato oggetto di un incontro nella sede dell’assessorato regionale alla Mobilità. “Sarà ufficialmente inserito nell’aggiornamento del Piano regionale della Mobilità 2030”, aveva annunciato il sindaco Gianni Rotice, che aveva percepito e trasferito ai suoi concittadini la “netta ed univoca volontà tecnico-istituzionale, dopo anni di tentennamenti e dietrofront, di recupero del progetto finanziato con 50 milioni di euro del Patto per la Puglia”.

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