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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Troia

Una bomba da disinnescare: l'ex discarica di Giardinetto tra i 'siti orfani' da bonificare individuati dal Mite per il rischio ambientale

Il 17 novembre la Regione Puglia ha stilato una lista di siti orfani prioritari per il rischio ambientale accertato. Ora che entrano ufficialmente nell’elenco approvato, entro il 5 gennaio 2022, il Mite - Ministero della Transizione Ecologica - dovrà realizzare il piano d'azione la cui predisposizione si basa sulle informazioni fornite dalle singole regioni secondo le modalità indicate dal ministero

Con decreto 222 del 22 novembre, su proposta delle regioni, il Mite ha individuato l'elenco dei “siti orfani” da bonificare, ovvero siti potenzialmente contaminati per i quali il responsabile non è individuabile e quindi è rimasto a carico della pubblica amministrazione.“Un passo importante" evidenzia Giovanni Vianello, deputato tarantino componente della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali. “Un lavoro che abbiamo fortemente voluto e iniziato con la legge di bilancio 2019 quando con l’ex. ministro Sergio Costa abbiamo pianificato la bonifica dei cosiddetti 'siti orfani' stanziando 105.589.294, che saranno ora finanziati dal Pnrr.

“Si tratta di siti inquinati che non sono Sin e quindi sono sempre stati ignorati dallo Stato e le incombenze sono ricadute sempre sui singoli comuni che non avendo strumenti e risorse necessarie alla bonifica, poiché le autorità non hanno potuto rivalersi sugli autori dell'inquinamento, sono rimasti “orfani” causando danni per l'ambiente e la salute.”

Il 17 novembre la Regione Puglia ha stilato una lista di siti orfani prioritari per il rischio ambientale accertato. Ora che entrano ufficialmente nell’elenco approvato, entro il 5 gennaio 2022, il Mite - Ministero della Transizione Ecologica - dovrà realizzare il piano d'azione la cui predisposizione si basa sulle informazioni fornite dalle singole regioni secondo le modalità indicate dal ministero. "Un altro passo molto importante, ma non ancora definitivo, per la tutela ambientale dei nostri territori su cui si dovrà vigilare fino alla completa attuazione".

Oltre all'ex opificio I.a.o. srl sito in località Montecalvello-Giardinetto a Troia, rientrano nella misura l'impianto di discarica Rsu Nubile Srl in Contrada Autigno a Brindisi, l'ex inceneritore Rsu Saspi di via Vecchia Lizzanello di Lecce, la discarica abusiva Colacicco in località masseria Luparelli al Comune di Santeramo in Colle in provincia di Bari. Infine l'ex opificio zincherie Adriatiche e aree limitrofe sulla Sp 82 Diso-Spongano a Diso in provincia di Lecce.

Nel gennaio di quest'anno era scaduto il bando di gara per l'affidamento dei lavori di messa in sicurezza d'emergenza, un appalto da oltre 23 milioni di euro finanziati dalla Regione con fondi Por Puglia 2014-2020 (leggi qui). Circa 300mila le tonnellate di rifiuti stoccati.

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