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Foggia 'Città di Umberto Giordano'. Nella strategia del brand il Teatro Mediterraneo: "Lo sistemeremo anche con i fondi dell'amministrazione"

L'avviso Italia City Branding 2020 puntava a favorire progetti cantierabili in tempi rapidi. In ragione della collocazione alta in graduatoria, il quinto posto su 31 capoluoghi, il Comune potrebbe accedere al finanziamento dell’intera opera tramite successive fonti, anche a valere sul Recovery Fund

"I 140 mila euro sono destinati alla progettazione". All'assessore alla Cultura del Comune di Foggia Anna Paola Giuliani sembra di spiegare l'ovvio in riferimento all'assegnazione del finanziamento per il Teatro Mediterraneo di via Marina Mazzei.  

Del resto, è sufficiente ripescare l'avviso Italia City Branding 2020 per rendersi conto, anche solo leggendo la sintesi introduttiva, che "finanzia la progettazione definitiva ed esecutiva di investimenti pubblici realizzabili in tempi rapidi", scritto a caratteri cubitali.

Il 3 novembre 2020, InvestItalia, struttura di missione a supporto della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha pubblicato l'avviso 'lampo', a carattere sperimentale, per selezionare 20 città pilota con le quali elaborare e attuare piani di investimento con una prevalente componente infrastrutturale, che valorizzassero le potenzialità attrattive delle città italiane rispetto agli investimenti nazionali e stranieri, puntando a sviluppare un brand cittadino. I comuni capoluogo di provincia , esclusi quelli delle città metropolitane come Bari, potevano presentare richiesta di finanziamento entro il 25 novembre.

Non a caso si parla di "investimenti pubblici realizzabili in tempi rapidi", perché l'intenzione del Governo era favorire progetti immediatamente cantierabili che per la loro realizzazione potrebbero accedere anche alle risorse messe a disposizione dal Recovery Fund, opzione allettante per il Comune di Foggia, o comunque essere poi totalmente finanziati da successive fonti di finanziamento. In ragione della collocazione alta in graduatoria, Foggia ha buone probabilità di accedere al finanziamento dell’intera opera.

A InvItalia sono arrivate 60 proposte. Nella graduatoria finale, elaborata il 18 dicembre e pubblicata pochi giorni dopo, alcune città si sono posizionate a pari merito e, in considerazione della dotazione finanziaria dell'avviso (20 milioni di euro), sono state ammesse 31 proposte, non solo 20. Foggia però ha centrato in pieno l'obiettivo piazzandosi al quinto posto con 72 punti. Il punteggio massimo assegnato a Brescia è 79, il più basso è 61. Nella classifica, Foggia è risultata la prima città capoluogo del Meridione e prima tra le tre città capoluogo della Puglia che hanno presentato domanda.Il brand per Foggia è la "Città di Umberto Giordano".

Il bando di gara

Il 25 febbraio scorso, il Servizio Cultura del Comune di Foggia ha pubblicato il bando mediante procedura aperta per affidare il servizio di ingegneria. Scade il 31 marzo. L'importo a base d'asta è di 340.883,40 euro. I 200 mila euro in più derivano dal cofinanziamento comunale, esplicitamente richiesto dall'avviso di InvItalia, che ammonta complessivamente a 300mila euro (diverso utilizzo di mutuo), cifra che si raggiunge sommando oneri aggiuntivi e Iva.

Per essere precisi, saranno affidati la progettazione definitiva ed esecutiva, il coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione e la relazione geologica, servizi tecnici finalizzati all’adeguamento funzionale e normativo, adeguamento strutturale, progettazione acustica, progettazione antincendio e abbattimento delle barriere architettoniche. L'Anfiteatro deve ottenere il nulla osta del Servizio sismico provinciale, il nulla osta preventivo dei vigili del fuoco e il certificato di agibilità.

Il brand Città di Umberto Giordano

Come si evince dalla determina propedeutica al bando di gara, a firma del dirigente Carlo Dicesare, la rifunzionalizzazione e l'adeguamento dell'Anfiteatro Mediterraneo si pongono come "elemento della più ampia strategia di costruzione di un forte segno culturale distintivo ed esclusivo della "Città di Umberto Giordano" (il brand) sintetizzando così notorietà e immagine della stessa attraverso il consolidamento presso fruitori (turisti e cittadini), stakeholders ed investitori, della percezione di una città vivibile, accogliente ed attrezzata, che fonda i suoi cardini in un sistema di offerta culturale e di sviluppo della filiera economica da esso derivante, con il beneficio di destagionalizzazione dell'offerta culturale (lirica, concerti, teatro, eventi live)".

Quello inserito nella determina, è uno stralcio della "descrizione sintetica dell'idea progettuale e del suo sviluppo nelle attività previste" nella scheda della documentazione inviata a InvItalia, peraltro allegata alla delibera di giunta n. 8 del 25 gennaio che l'approvava insieme alla convenzione.

Nella proposta progettuale si esplicita meglio il concetto di "Foggia quale centro ufficiale della cultura in un’ottica di integrazione tra beni culturali e territorio e tra cultura, turismo ed economia locale, oltre che punto d’approdo e di partenza verso altre mete e località di interesse turistico e culturale, dislocate nella provincia che è ancora oggi il maggior polo turistico della regione".

L'azione viene inquadrata nella cornice dell'area dell'intervento, incardinata tra i nascenti Campi Diomedei (il parco urbano archeologico che sta prendendo forma), la Cittadella dell'Economia, l'università e il quartiere fieristico, e collegata proprio attraverso la figura del compositore alla rifunzionalizzazione dell'ex distretto militare tramite il Cis Capitanata, dove sarà realizzato il Polo Museale Giordaniano, il primo al mondo dedicato interamente all’opera di Umberto Giordano.

Il Teatro Mediterraneo, secondo i propositi esplicati nella scheda, diventerà "elemento cardine delle 'notti estive foggiane', tassello di una offerta turistica integrata".

Il progetto milionario per il ripristino

Non è un mistero che occorrano milioni per rimetterlo in sesto. L'adeguamento strutturale con annessa gestione dell'Anfiteatro era stato inserito come project financing tra i progetti del programma "Da periferia a periferia". Dal Dpcm del 25 maggio 2016 che finanziava quel programma sono passati 5 anni. L'importo stimato dei lavori era quantificato in 1.792.400,97 euro. Solo 300mila a carico del bilancio comunale, tra cui Boc, il resto dei privati. Stessa somma e riferimento al Dpcm sono stati inseriti nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche.

Nel Bilancio 2020, approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 94 del 25 agosto 2020, l'importo complessivo del progetto ammonta a 4.725.000 euro. Le spese tecniche generali, in quel computo, sono stimate per l'appunto in 440mila euro, somma oggetto dell'appalto dei servizi di ingegneria, e cioè il costo della progettazione esecutiva.

Il progetto di finanza - c'era pure stata una richiesta avanzata dall'ingegnere Marcello Salvatori - comporta alcune criticità da valutare attentamente. La formula pubblico-privato avrebbe un senso nel momento in cui si riuscisse a realizzare la copertura per rendere fruibile l'anfiteatro anche nei mesi invernali. Chiaro che un Comune vorrebbe riservarsi la gestione, altrettanto che da giugno a settembre un privato da solo non sarebbe in grado di confezionare una programmazione di grandi nomi. In extrema ratio, a conti fatti dopo la progettazione si potrebbe arrivare alla considerazione che si farebbe prima a costruirne un altro, ma non è questo il caso.

Il Comune ha accantonato fondi per 850mila euro (più altri 650mila per il Teatro Tenda) a disposizione per il Teatro Mediterraneo.

Si farà trovare pronto anche quando il governo promuoverà i bandi per la distribuzione delle risorse economiche del Recovery Fund, che per l'appunto finanzierebbero progetti esecutivi e immediatamente cantierabili. Tanto di guadagnato se riuscisse a intercettare quei fondi. È risoluta l'assessore Anna Paola Giuliani: "Sistemeremo il Mediterraneo, anche con i fondi dell'amministrazione".

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