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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca San Severo

Giovane schermitrice denuncia violenze: un atleta di San Severo tra gli indagati per stupro di gruppo

Il nome dell'atleta sanseverese è venuto fuori nella giornata di ieri insieme a quello di un altro sciabolatore, Jacopo Pucci. L'indagine è partita in seguito alla denuncia presentata dalla giovane. La violenza si sarebbe consumata nella notte tra i 4 e il 5 agosto 2023 durante un ritiro di giovani atleti a Chianciano Terme

È Emanuele Nardella una delle due persone iscritte nel registro degli indagati per stupro di gruppo ai danni di una giovane schermitrice uzbeka. Il nome dell'atleta sanseverese è venuto fuori nella giornata di ieri insieme a quello di un altro sciabolatore, Jacopo Pucci. L'indagine è partita in seguito alla denuncia presentata dalla giovane lo scorso agosto: la violenza si sarebbe consumata nella notte tra i 4 e il 5 agosto 2023 durante un ritiro di giovani atleti a Chianciano Terme. 

La notizia relativa all'inchiesta, è stata diffusa nei giorni scorsi dopo una intervista rilasciata dalla giovane atleta sulle colonne de Il Messaggero. Secondo quanto raccontato, la giovane si sarebbe ritrovata, insieme agli altri atleti, nel bar di fronte all'hotel dove avrebbe bevuto una bibita. Poi, nei suoi ricordi c'è il buio: "Mi sono svegliata in una stanza, semi incosciente, non avevo energia, non potevo muovermi", ha raccontato. In stanza con lei c'erano altri tre ragazzi (secondo l'accusa, sarebbero tre gli autori della violenza), "uno dei quali era supino su di me". Successivamente, la giovane avrebbe raccontato tutto alla compagna di stanza e, subito dopo, alla madre che la accompagnò all'ospedale 'Bambin Gesù' di Roma. Nel tardo pomeriggio del 5 agosto, la giovane presentò denuncia presso i Carabinieri della Stazione di Chianciano Terme, che avvisarono prontamente il Pm di turno della Procura di Siena circa una presunta violenza di gruppo. "Sto cercando di non leggere le notizie che mi riguardano perché purtroppo mi fa male, malissimo. Rivivo la stessa angoscia. Mi guardo allo specchio e mi vedo come se fossi a pezzi, una persona danneggiata. Non riesco a dormire, fatico a concentrarmi, davanti a me vedo il buio. So che tutti sono preoccupati per me e questo mi dispiace. Ho paura. Come faccio a fare le gare se ci sono quei tre? Non posso salire in pedana e vedere di nuovo quelle persone, le stesse che mi hanno fatto del male. Mi mettono paura, ma io non voglio abbandonare la scherma", ha aggiunto la schermitrice. 

Come riporta Today, secondo l'avvocato Luciano Guidarelli, legale della ragazza, c'è il sospetto che qualcuno l'abbia drogata. Nei giorni successivi all'intervista, il legale non ha lesinato critiche alla Procura e alla Federazione Italiana Scherma, denunciando "un'inerzia da parte della Procura, che neanche ha attivato il codice rosso, e della Federscherma che non ha preso nessun provvedimento nei confronti degli atleti indagati". 

"La Fis ha tempestivamente, e in più occasioni, avuto confronti diretti con la Magistratura inquirente, al fine di conoscere la situazione e gli sviluppi dell’attività investigativa, nel rispetto del segreto istruttorio che contraddistingue la fase procedimentale ancora in corso. Sulla base di tali informazioni e rassicurazioni acquisite, la Federazione – differentemente da quanto riportato – ha dettagliatamente risposto all’avvocato della denunciante, depositando anche la nomina della Federazione per una costituzione di parte civile nell’eventuale giudizio, qualora venisse disposto dalla giustizia ordinaria", la replica della Federazione Italiana Scherma. 

"Nel corso delle indagini preliminari, il titolare del procedimento ha avuto plurimi contatti con la Federazione Italiana Scherma alla quale è stata rappresentata più volte l’impossibilità di comunicazioni formali in pendenza di indagini preliminari. Analoga impossibilità di comunicazione, in considerazione dell'esistenza del segreto istruttorio, è stata rappresentata per iscritto alla Procura Generale dello Sport del Coni. Merita precisare come, ovviamente, spetta al predetto organo federale ogni e qualsiasi competenza in ordine all'eventuale sospensione di attività sportiva di atleti e tesserati. La Procura della Repubblica, nel corso di tutte le indagini sino ad ora effettuate, ha valutato di non procedere con richiesta di applicazione di misura cautelare nei confronti degli indagati non ravvisandone i presupposti, decisione della quale se ne assume ogni responsabilità ed in relazione alla quale è pronta a dare ogni e qualsiasi spiegazione nelle opportune sedi. Merita precisare che nel caso di specie, per il particolare titolo di reato iscritto, il termine di durata per le indagini preliminari è di 18 mesi con decorrenza dal 7.08.2023. La Procura della Repubblica di Siena, alla luce delle emergenze sopra rappresentate, respinge fermamente le accuse di inerzia pubblicamente mosse ed in particolare di inosservanza delle norme in maniera di c.d. codice rosso", ha dichiarato in una nota il Procuratore della Repubblica di Siena Andrea Boni, alla quale ha fatto seguito quella del presidente Federale Paolo Azzi: "Tale ricostruzione fornita dalla magistratura inquirente, conferma in pieno la correttezza dell'operato della Federazione Italiana Scherma e l'attenzione prestata al caso nel rigoroso rispetto dei ruoli e del profondo senso di responsabilità che una vicenda così delicata impone". 

Nel frattempo, come si legge su PianetaScherma, i due indagati si sarebbero autosospesi dalle competizioni. Entrambi avrebbero dovuto partecipare alla prova Open Nazionale in programma nel weekend a Lucca. Sul caso, attraverso una nota, sono intervenuti i legali dei due atleti, gli avvocati Enrico de Martino di Siena, Gian Paolo Del Sasso di Milano e Matteo Antonio Starace di Foggia.

Nella nota, oltre a ribadire l'innocenza degli assistiti, denunciano un "processo mediatico" già partito prima ancora che ci sia stata la possibilità di accedere agli atti delle indagini preliminari: "Oggi (ieri, per chi legge, ndr) sono stati pubblicati sulla stampa i nomi e le foto dei nostri assistiti. A prescindere da come si concluderanno le indagini della Procura della Repubblica – che, leggendo il suo comunicato, ha agito con solerzia e nel pieno rispetto dei diritti di tutti gli attori coinvolti – è estremamente grave che un processo che involge tematiche così delicate si svolga sui mass media quando esistono strumenti giuridici e forme di tutela molto efficaci concesse dall’ordinamento. In sostanza, riteniamo che le questioni siano sia di merito che di metodo. Per quanto riguarda il merito, non possiamo che ribadire in questa fase niente più di quanto già dichiarato, ossia l’innocenza dei nostri assistiti i quali ribadiscono di non aver mai usato violenza a nessuno. Per quanto riguarda il metodo, stiamo invece assistendo, nostro malgrado, a un processo mediatico quando ancora nessuno (quanto meno la difesa degli indagati…) ha potuto leggere gli atti delle indagini preliminari, unici elementi su cui si può svolgere un giudizio, ciò che svilisce la funzione forense: l’avvocato, in particolare, deve ispirarsi a criteri di equilibrio e misura nei rapporti con gli organi di informazione e a tali principi ci vogliamo attenere".

I legali aggiungono: "Riteniamo di non poter aggiungere altro in un contesto in cui si è addirittura arrivati a pubblicare foto e nomi di persone che ad oggi devono essere tratte da tutti come innocenti (quanto meno sino a una sentenza di condanna), che non sono neppure state attinte da una qualsiasi misura cautelare e che dunque hanno pieno diritto, come tutti i cittadini, alla riservatezza, almeno sino alla conclusione delle indagini preliminari che, salvo particolari atti, si svolgono nel segreto istruttorio. Chiediamo dunque nuovamente attenzione e rispetto – nonché equilibrio e misura – in una vicenda delicata e dolorosa per tutti, in attesa dell’accertamento dei fatti da parte della magistratura".

Sanseverese classe 2003, Nardella è cresciuto nel Club Scherma San Severo e attualmente è in forza al Centro Sportivo Esercito. Nel 2019 fu uno dei protagonisti agli Europei Cadetti e Giovani svoltisi a Foggia, quando conquistò l'oro nella prova individuale e nella gara a squadre di sciabola cadetti. Nell'aprile del 2023 ha conquistato il bronzo ai mondiali Under 20.  

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