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Cronaca Piazza Padre Pio

In un clima pesante ripulite piazza Padre Pio e piazza De Gasperi

Dopo Piazza Giordano, ieri mattina è toccato a Piazza Padre Pio e Piazza De Gasperi, ma i manti erbosi portano i segni, evidenti, di una cura del verde che manca da troppo tempo

Le puntualizzazioni che il sindaco Gianni Mongelli ha inviato non più tardi di un paio di settimane fa all’indirizzo della curatela fallimentare di Amica (“la rimozione dei rifiuti spetta ad Amica, anche in parchi e giardini; alle cooperative spetta la cura - successiva- del verde”) sono servite evidentemente a “svelare l’arcano”, riportando una parvenza d’ordine rispetto a ruoli e mansioni (e responsabilità) di azienda di igiene urbana e sue (ex) collegate. 

Ed ecco che finalmente - dopo mesi di abbandono di parchi e giardini a causa del recente fermo forzoso delle cooperative (si attende che la manutenzione del verde sia affidata, tramite gara, ai privati dopo il fallimento di Amica) e di un lavoro, pregresso, andato avanti a singhiozzo per problemi economici - i primi polmoni verdi della città, ridotti ormai a discariche, sono tornati a respirare.

Pulizia Piazza Padre Pio e Piazza De Gasperi: foto

Quelle “puntualizzazioni” (o intimazioni) hanno sortito i primi effetti: ieri mattina un drappello di operatori ecologici era al lavoro presso Piazza Padre Pio e Piazza De Gasperi. Da tempo non si vedono scope e ramazze, le aree verdi sono tornate praticamente nuove. Rimosse cartacce, vetro, plastica, resti di party notturni e di alcove di fortuna.

Certo, i manti erbosi portano i segni, evidenti, di una cura del verde che manca da troppo tempo: in alcuni punti l’erba quasi non cresce più. Ma, per la gioia dei residenti, oggi si è tornati a sedere all’ombra degli alberi, confidando, ora, nel senso civico dei cittadini. 

La pulizia delle aree tuttavia - ed è questa la nota più inquietante - si sarebbe svolta in un clima non certamente sereno per i lavoratori che sarebbero stati “invitati” a più riprese - e neanche troppo gentilmente - ad interrompere il lavoro e ad allontanarsi.

Una circostanza che fa il paio con quanto sarebbe avvenuto sabato scorso ad un volontario alle prese con la pulizia di Piazza Giordano, anch’egli avvicinato ed “invitato” portarsi via scopa e ramazza.

Vicende che sarebbero note tanto all’azienda Amica e all’amministrazione comunale quanto alla magistratura, se è vero che in Procura giace un esposto di Amica contro ignoti in cui si denuncerebbe il clima di intimidazione in cui sarebbero costretti a lavoratori di Amica e Dauniambiente.

E che va ad aggiungersi ad un clima di già forte difficoltà e tensione psicologica che da tempo stringe nella morsa Corso del Mezzogiorno e Palazzo di Città. 

 

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