Monti Dauni flagellati dal maltempo: la sicurezza del territorio è a rischio
Il sindaco di Biccari chiede interventi straordinari ed urgenti a Regione e Provincia. Ingenti i danni prodotti dalla bomba d’acqua del 15 ottobre
Giannicola De Leonardis si schiera dalla parte del sindaco di Biccari, Gianfilippo Mignogna, che ha richiesto interventi straordinari ed urgenti a Regione e Provincia per la messa in sicurezza del territorio (“altrimenti alla prossima pioggia sarà peggio di prima”), messo a dura prova dalla bomba d’acqua che ha colpito i Monti Dauni nella notte tra il 14 e il 15 ottobre scorsi.
Abbandonati, senza personale e senza risorse, i piccoli comuni del subappennino dauno hanno dovuto fronteggiare in solitudine i gravi disagi derivanti dal maltempo, che hanno prodotto ingenti danni, tanto da richiedere lo stato di calamità naturale. “Una richiesta che sostengo con convinzione, perché il Comune non può provvedere a liberare strade, pulire canali e riparare condotte idriche unicamente con le risorse del proprio esiguo bilancio, ma necessita di contributi straordinari da parte della Regione Puglia e della Provincia di Foggia. E alla luce di quanto è purtroppo accaduto, e potrebbe ripetersi nell’immediato futuro, sarebbe opportuno anche verificare la tenuta dei lavori fatti negli anni precedenti, e procedere a un monitoraggio del territorio per prevenire e scongiurare ulteriori disastri”
La mattina del 16 ottobre il sindaco di Motta Montecorvino, l’avv. Antonio Santacroce, si era sfogato così sulle pagine di Facebook: “Lo dico e lo ripeterò ovunque. Gli avvenimenti di ieri, in particolare l'esondazione straordinaria di torrenti e fiumare, hanno, ancora una volta, evidenziato in tutta la sua pro-rompente gravità la situazione in cui versano i Monti Dauni. Di fatto, ieri, i Monti Dauni, Lucera in testa, oltre a dover affrontare, come sempre da soli, l'ennesima emergenza, sono rimasti per diverse ore sostanzialmente privi, tra gli altri, del fondamentale servizio sanitario”