rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Torremaggiore

C’erano una volta l’ospedale e il medico di notte: cittadini in rivolta a Torremaggiore

Il comitato a difesa dell’ormai ex ospedale di Torremaggiore attende il piano di riordino ospedaliero e si ribella alla decisione di ridurre l’orario di presenza del medico nel Punto di Primo Intervento

Il comitato apartitico di cittadini per la difesa dell’ormai ex Ospedale ‘San Giacomo di Torremaggiore’, esattamente come nel 2010, quando cioè vennero chiusi definitivamente l’ospedale e il punto di Pronto Soccorso - quest’ultimo per fortuna riaperto e trasformato in punto di Primo Intervento dopo una battaglia condotta insieme dall’allora Amministrazione Comunale guidata dall’ex sindaco Ciancio - alza nuovamente la voce dal momento in cui la direzione sanitaria dell’Asl di Foggia non porta a termine il piano di riordino ospedaliero concordato nel 2011, che comportava l’attivazione di servizi ambulatoriali e della RSA ed inoltre riduce l’orario di presenza del medico nel punto di Primo Intervento nelle ore notturne dalle 20 alle 8 "per andare a sopperire alle mancanze in altri punti di Pronto Soccorso della Provincia".

Il referente Lorenzo De Santis evidenzia: “Ogni volta che si deve tagliare a subirne le conseguenze è sempre Torremaggiore, come in passato anche oggi. Non è possibile subire ancora la riduzione e l’eliminazione di servizi per la nostra comunità. In questo caso parliamo del diritto alla salute, di essere curati con efficienza”.

E sottolinea: “Questa limitazione comporterà un sovraffollamento del Pronto Soccorso dell’Ospedale di San Severo, dove già normalmente le attese sono di ore. Il punto di Primo Intervento di Torremaggiore solo nell’ultimo anno ha effettuato tra i 6500 e 7000 accessi di pazienti, e serve un territorio che comprende anche San Paolo di Civitate, Serracapriola ed il paesi limitrofi del Subappenino Dauno”.

I cittadini che compongono il comitato, che si mettono a disposizione del sindaco Monteleone, concludono: “Siamo stufi di vedere disattesa ogni promessa fatta e sottoscritta, anzi di subire ulteriori danni. Per questo chiediamo alle istituzioni regionali e sanitarie di intervenire in tempi immediati per riportare il normale orario di apertura del punto di Primo Intervento alle 24 ore, oltre che di raggiungere il completamento del piano di riordino concordato nel 2011 e ad oggi ancora incompleto”

In Evidenza

Potrebbe interessarti

C’erano una volta l’ospedale e il medico di notte: cittadini in rivolta a Torremaggiore

FoggiaToday è in caricamento